lunedì 21 marzo 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 17 marzo 1998 - Sesta parte

Segue dalla quinta parte.


Avvocato Filastò: Allora, quindi lei ha pagato con questo assegno dallo Scherma e ha preso…
Giancarlo Lotti: Un ho pagato io, l'ha pagato lo Scherma.
Avvocato Filastò: L'ha pagato. Benissimo, questa è una cosa ottima che c'ha detto, perché così possiamo sapere quando è avvenuto...
Presidente: Chi è questo Scherma? Come si chiama questo Scherma?
Avvocato Filastò: ...questo pagamento.
Giancarlo Lotti: Scherma Roberto via Lucciano, 20.
Presidente: Scherma Roberto.
Giancarlo Lotti: Roberto.
Avvocato Filastò: Dunque... Ecco, e questa cosa qui, lei, però, non si ricorda quando è avvenuto questo pagamento. Il giorno non se lo ricorda. Il mese se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Come fo a ricordammi il mese, è passato parecchi anni.
Avvocato Filastò: Fatto il pagamento lei è salito sulla macchina e se riandato.
Giancarlo Lotti: Gl'era di sera, un lo so, se gl'era di venerdì o sabato, un mi ricordo di preciso.
Avvocato Filastò: No, ma voglio dire, una volta effettuato questo pagamento, lei è montato su questa macchina, sì o no?
Giancarlo Lotti: Mah, la macchina l'era bell'e assicurata, potevo anda' via...
Avvocato Filastò: Eh, assicurata e tutto. Lei è salito sulla macchina?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Ed era la prima volta che ci montava sopra?
Giancarlo Lotti: Prima un la potevo pigliare perché se un c'era pagata rimaneva lì, ferma.
Avvocato Filastò: Come? Se...?
Giancarlo Lotti: Se un pagavo la macchina, rimaneva lì ferma. O un gliel'ho spiegato? Io un capi... un lo so. Più chiaro che così.
Avvocato Filastò: Rimaneva lì ferma, dove?
Giancarlo Lotti: Se un tu la paghi una macchina...
Avvocato Filastò: No, lasci stare il "se". Dov'è che rimaneva ferma 'sta macchina.
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Sì, lei ha detto...
Giancarlo Lotti: Ma se uno un paga, che te la danno senza pagare? Un credo.
Avvocato Filastò: Lotti, lasciamo perdere se uno un paga, io voglio sapere: la macchina dove era ferma, la 124?
Giancarlo Lotti: Fori dall'officina era.
Avvocato Filastò: Fuori dall'officina. Molto bene.
Giancarlo Lotti: Pronta. Però se uno un paga la macchina...
Avvocato Filastò: Rotta. Era rotta anche la 124?
(voci fuori microfono) Pronta.
Avvocato Filastò: Ronta. A Ronta questo, eh?
(voce fuori microfono) Pronta.
Avvocato Filastò: A, Ronta. Benissimo. Quanto, tempo è rimasta ferma… Ronta?
P.M.: Ma ha detto "pronta".
(voci fuori microfono): Pronta.
Avvocato Filastò: Pronta o Ronta? Io avevo capito Ronta.
P.M.: Pronta, era pronta...
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Benissimo. Allora fatto il pagamento lei è salito su questa macchina, sì o no?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Fatto il pagamento lei ha preso la macchina?
Giancarlo Lotti: Son salito, l'ho già detto innanzi, che son salito innanzi. Son salito…
Avvocato Filastò: E prima no, non c'era mai salito prima?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Nemmeno provata?
Giancarlo Lotti: Perché un me la dava fino al...
Avvocato Filastò: Ma, senta, io se compro una macchina, specialmente se è usata, la provo, signor Lotti.
Giancarlo Lotti: Eh? Me l’ha fatta provare, però con loro dentro.
Avvocato Filastò: Con loro dentro.
Giancarlo Lotti: Però senza spostalla perché... Dopo l'hanno messa lì, hanno detto: 'ti si dà la macchina pagata’, sennò riman lì. E che dovevo fare... Poi parlai con Scherma e anche lui mi disse: 'va bene, si va su e pago io'. E me la ritirò mese per mese. Questo gl'è quello che l'è. Quello preciso icché ho detto ora.
Avvocato Filastò: Va bene. Allora, ora lei ci spiega...
P.M.: Era il suo datore di lavoro.
Avvocato Filastò: Sì. Ora lei però ci spiega...
Giancarlo Lotti: No... Scusa eh, avvocato...
P.M.: (voce fuori microfono)
(voci sovrapposte)
Presidente: Ritirare...
P.M.:
Dallo stipendio.
Giancarlo Lotti:
Per forza sennò che...
Avvocato Filastò:
Sì.
Giancarlo Lotti:
Me li ritirava un tanto il mese.
Avvocato Filastò:
Ora... Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò:
Va bene.
Giancarlo Lotti:
No, io credo di ave' spiegato bene, un lo so.
Avvocato Filastò:
Lotti, ora lei ci deve spiegare a che cosa serviva quel contratto... quel contratto, quell'atto che a noi ci risut...
Giancarlo Lotti:
E dai con quel contratto!
Avvocato Filastò:
...e dai...
Giancarlo Lotti:
Io un ho fatto contratto di nulla.
Avvocato Filastò:
Lei un l'ha fatto, benissimo. Lei non sa nemmeno che esisteva?
Giancarlo Lotti:
Un l'ho fatto contratto.
Avvocato Filastò:
Lei non sa nemmeno che esisteva? La domanda è se lei sapeva...
Giancarlo Lotti:
Ma lei, avvocato, dice: dai il contratto. Ma perché la insiste su questo qui?
Avvocato Filastò:
Le ho già...
Giancarlo Lotti:
Io il contratto un ho fatto niente.
Avvocato Filastò:
Io l'ho già pregata, signor Lotti, di smetterla di far le domande a me. Sono io che le faccio a lei, lo vuol capire?
P.M.:
Però ha già detto che... un ne sa nulla.
Giancarlo Lotti:
Ma scusi, la insiste sul contratto, e che contratto c'è?
Avvocato Filastò:
No, questo che non ne sa nulla è una risposta che sta suggerendo lei.
P.M.:
L'ha detto tre volte.
Avvocato Filastò:
Non l'ha detto per niente mai, c'è il verbale, non ha mai detto che non ne sa nulla. Ha continuato a dire: 'ma perché mi chiede del contratto?', ha capito?
P.M.:
No, ha detto espressamente che del contratto un ne sa nulla.
Avvocato Filastò:
Eh, allora, suggeriamoglielo meglio. Signor Lotti, sa cosa deve dire adesso alla domanda che le faccio io?
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò:
Deve dire che lei del contratto non ne sa nulla. È quello che le sta suggerendo da tre o guattro volte il Pubblico Ministero.
(voci sovrapposte)
P.M.:
Presidente, no, così... Presidente, mi scusi, così non è... è assolutamente il caso, eh.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò:
Ma è la verità.
P.M.:
Vediamo il verbale.
Avvocato Filastò:
Si vedrà il verbale, certamente: è la verità.
P.M.:
No, ma questo si vedrà...
Presidente: Avvocato, insomma, vogliamo fare l'interrogatorio o fare polemiche e basta?
 (voci sovrapposte)
Avvocato Filastò:
No, io non ce l'ho con nessuno
P.M.:
Con chiunque... con Bertini ce l'ha. Con l'avvocato Curandai ce l'ha.
Avvocato Filastò:
Non ce l'ho con nessuno.
Presidente: Scusi, scusi, scusi...
Avvocato Filastò:
Allora lei...
Avvocato Mazzeo:
Ma la fa finita, Pubblico Ministero!
Presidente: Pubblico Ministero, Pubblico Ministero...
P.M.:
(voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo:
...sennò complicazioni a affari semplici è questa. Ha già risposto, no, è una dichiarazione di vendita quella, è una dichiarazione di vendita.
(voci sovrapposte)
Avvocato Mazzeo:
Quando uno fa una dichiarazioni dì vendita, lo sappiamo tutti perché ci siamo passati, è perché la dà la macchina, non è che la fa...
Presidente: Ora sospendiamo... Avvocato Mazzeo!
Avvocato Mazzeo:
E via, Presidente...
Presidente: O per la miseria!
Avvocato Mazzeo:
É una complicazione a affari semplici questa.
Presidente: Eh, ma allora cosa vogliamo fare il mercato?
Avvocato Mazzeo:
Mi scusi.
Presidente: Eh, no. Non scuso proprio nulla.
Avvocato Mazzeo:
Mi scusi, siamo tutti adulti, eh. Avete visto...  
Presidente: Sospendiamo dieci minuti, per cortesia, e poi finiamo questa... Perché è l'ora di finirla.
Segue...

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