mercoledì 27 gennaio 2016

Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 10 marzo 1998 - Undicesima parte

Segue dalla decima parte

Avvocato Filastò: Passiamo ad esaminare tutti quelli che io mi sento di definire... qui siamo, con riferimento a tutto quell'aspetto scientifico che abbiamo descritto ieri. Con riferimento all'episodio di Baccaiano, siamo nell'ambito del contrasto netto con le dichiarazioni di Lotti. Qui siamo di fronte ai cosiddetti, a quelli che io definisco "mancati riscontri". Ieri si è visto come questa indagine sia a senso obbligato, "ius sub iudicis". In cui, non solo per comando del Giudice, c'è l'ipotesi dei complici, ma addirittura si individuano: Vanni, Faggi. E questo lo abbiamo visto analizzando l'esame di Vanni al dibattimento Pacciani. I cosiddetti riscontri non solo non sono tali, per quelle ragioni giuridiche che vi ha così dottamente e congruamente illustrato il collega avvocato Mazzeo, ma costituiscono, in alcuni casi, addirittura clamorose smentite direi da galera immediata per Lotti e per Pucci. Fino al punto che, alla fine: o calunniatori o "mostri di Firenze", una delle due. Allora, vediamo che cosa dobbiamo cercare. E vediamo seguendo quella che è la relazione introduttiva del Pubblico Ministero ed anche la sua requisitoria orale, che più o meno si equivalgono. Prima di tutto, al Lotti, un primo riscontro è Pucci: lo rinviamo questo, lo vedremo dopo. E anche la lettera di Pacciani a Vanni la vedremo, brevemente, perché ne abbiamo già parlato, in un momento successivo. Beh, c'è poi il Lotti, il quale diceva di essere stato 11 la sera dell'omicidio e che sarebbe confortato dall'orefice. L'orefice è venuto qui al dibattimento e vi ha detto semplicemente che al bar lui ha sentito dire - e non si ricorda se da Lotti o da qualcun altro - che qualcuno quella sera era passato di lì. Bah, sarebbe un riscontro questo? Che qualcuno quella sera sia passato di lì è un dato storico, oggettivo. Sto parlando della domenica. Ma perché? Ma perché voi lo sapete da altre fonti. Lì, a poca distanza, c'era la festa degli Hare Krishna. Sapete quelli che si vestono tutti di giallo, con la testa pelata che dicono "Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare, Hare Hare, Hare Rama, Rama Rama...", "Chi mi chiama? Giovannino che poco ti ama", diceva una novelletta da bambini. Certo che c'è automobili che passano, c'è persone che passano di lì, si capisce. Qualcuno sarà anche qualcuno di questi che frequentano il bar. Eh, per forza. Ma dove siamo? Siamo a due passi da San Casciano. È la strada che si deve oltretutto fare in quel periodo di tempo per andare a San Casciano, perché c'è la superstrada che è interrotta. Che razza di riscontro sarebbe l'orefice? Poi ci sono altre persone che vedono la 128 di Lotti caratteristica e persone che vedono Lotti e Pucci guardare - alle cinque o alle sei - verso la tenda. La prostituta Nicoletti che conferma il precedente sopralluogo di Lotti in quella piazzola. Pucci idem, il passaggio dalla strada sopra, sterrata; e a questo ci sarebbe la conferma della Frigo. La Pia Rontini era seguita. Lotti era omosessuale, Pacciani lo sa. Tant'è vero che c'è l'intervista ai giornali. Io non li ho visti, non lo so se poi sono stati prodotti questi giornali dell'intervista a Pacciani. Poi ci sono i riscontri oggettivi, i due coltelli e... non mi ricordo l'altro, poi mi verrà in mente. Il primo riscontro obiettivo che vi propone nella sua prerequisitoria il dottor Giuttari, è un riscontro da raffreddore. Udienza del 25 giugno del '97, pagina 4, dice il dottor Giuttari: "Il primo riscontro che indico è il rinvenimento di una buca nel bosco degli Scopeti, in prossimità della tenda dei due turisti." Il primo. E qui bisogna esaminarla questa circostanza delle buche. Delle buche, o della buca, non ho capito bene. Eh, bisogna vederla un po' bene, prima di tutto sotto il profilo della attendibilità della circostanza- Perché la prima cosa è valutare se una cosa ha un minimo di serietà, non dico di tipo scientifico ma a livello di buonsenso. Insomma, l'ipotesi qui qual è? Che gli assassini, o l'assassino, immediatamente dopo aver compiuto quella azione, vadano a sistemare qualche cosa dentro una buca a poca distanza dal luogo dove è avvenuto il delitto. È questa, no? La prima domanda è questa: che cosa? Non c'è versi, delle due, una: o i feticci, o l'arma. L'arma? Se questo deve essere un riscontro, no, deve essere un riscontro di qualche cosa. Non deve essere il riscontro soltanto di un "flatus vocis" del signor Lotti. Deve essere un riscontro di una circostanza che io vi produco a suffragare una ipotesi accusatoria più generale, e mi sembra chiaro, no? E allora qui, me lo volete dire cos'è che ci mette questa gente dentro questa buca? Cos'è nella vostra impostazione. Io quando faccio... ho fatto anche qualche ipotesi, però l'ho esplicitata, no? Allora sono costretto io a dirvi una delle due: o l'arma, o i feticci, che altro? Non lo so io. L'orologio, l'oro... non lo so, il portafoglio, la carta d'identità, non lo so io, cosa? In una situazione in cui, con riferimento alla buca degli Scopeti, il signor Lotti parla addirittura di queste persone che stanno curve su questa buca per 10-15 minuti, capite? A far che? Ho sentito che - perché non c'ero - ho sentito che il collega ha citato Collodi, Pinocchio. Posso citarlo anch'io. Pinocchio è nel campo dei miracoli, semina le monete d'oro. Anche questa è un'ipotesi da scartare: a seminare cose di questo genere certamente questi non c'andavano, per vedere se spuntava l'albero degli zecchini. Allora cosa? Mettiamo l'arma. L'arma? Questa famosa Calibro 22 che nessuno ha mai trovato, a un certo punto questi qui, chissà perché, si mettono a depositarla a due passi dai cadaveri? Ma che scherziamo davvero! Ma avete mai sentito dire una cosa di questo genere? A un assassino gli può cadere un'arma di mano e può restare lì sul luogo del delitto, ma che ce la vada a metter lui sul luogo del delitto, a due passi! Ha ragione Hitler. I feticci. Allora no: l'arma no. I feticci. I feticci, nella costruzione accusatoria, sono il lucro, sono quello che si raccoglie da questa mietitura. E se devono andare al facoltoso, dovizioso dottore bisogna che gli arrivi questo pacco, eh. E si va a metterli in una buca in terra, anche questi a due passi dai cadaveri? Ma che scherziamo, ma che è questa storia delle buche! Ma a chi gli è venuta in mente questa panzanata, questa grossa panzanata!? Ecco che io vi ho portato, ho tentato di introdurre in questo dibattimento una circostanza che spiegava questa cosa. All'origine c'era un seduta spiritica, di una certa signora Torregiani, di Lodi, la quale, sentite certe dichiarazioni fatte in questo diba... 'ma Dio bono' — dice - 'avvocato, questa storia delle buche è una cosa che mi risulta a me. Ma mi risulta dal 1990', ha detto questa signora. Perché questa signora ha i suoi mezzi medianici, ha avuto, così, la voce... - ma lasciamo perdere di chi, perché è sgradevole parlare, quando c'è il padre qui a due passi, che gli ha detto: 'questo ammazza, poi scava una buca e ci mette dentro i feticci'. Questo, visto come seduta medianica, come fandonia che nasce da una seduta medianica, io l'accetto benissimo. Per carità di Dio, se ne sente dire di tutti i colori, se n'è sentite dire di tutti i colori su questa vicenda del "mostro di Firenze". Che ci sia una medium che dice una cosa di questo genere... Ma questa cosa questa signora la dice poi al signor Rontini, gliela comunica. Io ho cercato, tutto questo, di... questo naturalmente ne parlo perché fa oggetto di una mia istanza, un'ipotesi, eh. Se voi aveste ancora, cosi, il dubbio che questa storia delle buche vi possa portare e possa eventualmente motivare la vostra sentenza di condanna di Vanni, prima voi dovete sentire questa signora. Perché questa signora - come ho tentato di documentare producendovi un documento - è in grado di documentare che questa sua preventiva illuminazione medianica delle buche l'ha certificata in un documento, che io ho allo studio, che vi ho prodotto... ho cercato di produrvi, voi me lo avete reso. Si è fatto, come si dice in Toscana, "anda e rianda". Ma quel documento porta la data del '93. E la data è certa, certificata dal Comune di Lodi. Allora, chissà com'è, chissà come, questa storia esoterica della buca finisce a Lotti. Canali... mah! Tramite, ovviamente, la signora si trasferisce al signor Rontini. Il quale signor Rontini non venga a dire che con questa signora ha avuto una conoscenza appena appena superficiale, perché non è vero nulla. La signora è venuta da me e mi ha lasciato un malloppo di documenti così, fotografie, lettere, biglietti, foto, persino mentre stanno insieme su una nave olandese. Ma l'aspetto straordinario è, appunto, che questa che io considero una panzana va a finire a Lotti. I canali io non lo so quali siano, però son canali che evidentemente esistono. Presidente, mi farebbe fare altri cinque minuti dì pausa e poi si riprende fino alle 2?
Presidente: Va bene.
Avvocato Filastò: La ringrazio. 

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