venerdì 6 marzo 2015

Ruggero Perugini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 16 gennaio 1998 - Terza parte

Segue dalla seconda parte

Avvocato Filastò: …dianzi ne abbiam parlato - quello che si è definito overkilling, cioè a dire un comportamento da parte dell'assassino in cui avvenivano delle lesioni oltre la necessità dell'uccisione e anche oltre la necessità delle escissioni.
Ruggero Perugini: Questo nell'omicidio del '51.
Avvocato Filastò: Nei successivi no?
Ruggero Perugini: Nei successivi ci sono elementi che colpiscono di più, anzi, il discorso dell'overkilling negli omicidi successivi, diciamo dal '68 al... Se sembra finalizzato, sembra opportunistico, non è 1'overkilling inteso come scarico... Cioè, però sto parlando di sensazioni.
Avvocato Filastò: Ho capito.
Ruggero Perugini: Cioè scarica la pistola per - è una pistola di piccolo calibro d'altronde - per avere la certezza che le vittime siano morte, insomma.
Avvocato Filastò: Benissimo.
Ruggero Perugini: Certo, c'è un'esplosione di numerosi colpi a carico di tutte le vittime.
Avvocato Filastò: Ma secondo lei determinate dalla volontà di assicurarsi la morte.
Ruggero Perugini: Potrebbero essere entrambe compresenti le ragioni. Ma vede, avvocato, io faccio il poliziotto...
Avvocato Filastò: Va bene.
Ruggero Perugini: Per ine è il dato oggettivo che conta.
Avvocato Filastò: Certo.
Ruggero Perugini: Io ho una vittima attinta da tot colpi di pistola.
Avvocato Filastò: Certo. Ci può indicare quali, le caratteristiche comuni di quello che lei ha definito prima, nei termini come lei l'ha definito, modus operandi? Prima di parlare della firma, modus operandi: quali erano le caratteristiche comuni di questi delitti?
Ruggero Perugini: Beh, una importante per esempio è che erano...l'assassino si procurava vittime in aree dove era sicuro di trovarne. Quindi in zone frequentate da coppie, sono frequentate da coppie, in ambiente bene o male rurale, all'aperto, in ambiente di campagna, in... Coppie che erano in macchina e che probabilmente, anzi certamente erano distratte, ecco, in quel momento, nel momento dell'aggressione. Un dato importante è che lui, forse per il fatto che è difficile gestire - ma questo è un dato importante - due vittime nello stesso momento, le attacca, quello che chiamano blitz attack, l'attacco di sorpresa: attacca, uccide subito. Non solo, e si assicura che siano morte poi, prima di procedere, nei casi in cui è riuscito a farlo, alle escissioni di parti del corpo. Questi erano... Altri elementi, ecco elementi, per esempio la scelta della luna assente, o della luna nuova, era un elemento rituale o un elemento opportunistico? Perché potrebbe essere entrambe le cose. Un elemento opportunistico, perché in quelle notti il buio è più profondo e quindi assicura una maggiore copertura all'assassino, quindi. Però poteva anche essere un elemento rituale. In quel caso a noi interessava perché? Eh, perché strutturavamo anche i servizi di prevenzione, ecco perché. Ecco, tenga conto che la Squadra Antimostro si occupava anche dei servizi di prevenzione. Anzi, per un certo periodo, soprattutto.
Avvocato Filastò: Tipo pattugliamento di zone...
Ruggero Perugini: Noi avevamo nelle...soprattutto, un'intensificazione di questo tipo di servizi soprattutto nei periodi privilegiati dal mostro: cioè diciamo la buona stagione, insomma. Quindi da primavera ad autunno inoltrato. Non che non fossero fatti durante il resto dell'anno, ma diciamo in quei periodi noi chiedevamo anche supporto di altro personale, rafforzamento di questi servizi. Che erano finalizzati anche all'identificazione di persone, erano finalizzati a mettere sull'avviso le coppie di stranieri che non conoscevano il fatto. E' di quei tempi, per esempio, l'iniziativa di appendere cartelli di avviso in zone di questo tipo.
Avvocato Filastò: "Occhio, ragazzi!".
Ruggero Perugini: "Occhio, ragazzi!".
Avvocato Filastò: Con riferimento a questo modus operandi, dottor Perugini, voi vi accorgeste che l'autore in alcuni casi aveva modificato il comportamento rispetto a casi precedenti, mettendo a frutto l'esperienza precedente? Le faccio un esempio. Faceste, ricavaste delle indicazioni dal fatto che, per esempio nel 1974, la vittima femminile era stata colpita al torace, cioè a dire si era mirato al torace. Era accaduto che Stefania Pettini non morisse immediatamente e fosse stato necessario per l'omicida finirla a colpi di coltello. E' vero che a partire dal delitto successivo, giugno 1981, la mira riguarda il capo, la testa delle vittime?
Ruggero Perugini: Il caso di Stefania Pettini; fu raggiunta da numerosissime coltellate, la maggior parte... 99.
Avvocato Filastò: 96.
Ruggero Perugini: Va be'.
Avvocato Filastò: Sì, è uguale. Comunque...
Ruggero Perugini: La maggior parte delle quali non erano funzionali per ottenere...
Avvocato Filastò: Funzionali. Ma alcune sì, però.
Ruggero Perugini: Quelle che poi vengono, mi pare che la perizia De Fazio definì "ludiche".
Avvocato Filastò: Certo.
Ruggero Perugini: Sperimentali. Vede, l'evoluzione del modus operandi dell'assassino obbedisce certamente a...tipico delle personalità psicopatiche è quello di riflettere a lungo su ciò che hanno fatto, come lo hanno fatto, seguono attentamente ciò che viene detto di loro. E molto spesso i media hanno anche una grossa importanza nello strutturare il loro comportamento successivo, perché loro si comportano reagendo o appiattendosi su ciò che dicono i media. Oppure contestandolo, no?, con il loro comportamento. Hanno comunque questo grosso interesse nei confronti del loro omicidio. Questa per esempio è una delle differenze con lo psicotico, al quale non importa assolutamente niente di ciò che si dice di loro e dei loro delitti. E, sì, c'è stata un'evoluzione, c'è stata un'evoluzione del modus operandi di questo autore. Per esempio, raggiunge il culmine con le escissioni anche del seno sinistro delle vittime.
Avvocato Filastò: Io le ho fatto questa domanda perché lei ha parlato, all'udienza del 23 maggio, proprio di un... L'omicidio, lei ha detto, viene memorizzato; tanto che si assiste a un'automatica ripetizione degli stessi atti. Lei ha usato il termine memoria...
Ruggero Perugini: Muscolare.
Avvocato Filastò: Muscolare, esattamente. E da un altro certo comportamento si modificano, perché altri funzionano meglio, insomma si è visto...
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco, io facevo l'esempio di questa scelta diversa, diversificata: da un certo momento in poi l'assassino si accorge che sparare al capo, dal punto di vista dell'arresto, funziona meglio che non sparare al torace.
Ruggero Perugini: Devo introdurre un altro concetto nel discorso.
Avvocato Filastò: Prego, tutto quello che vuol fare.
Ruggero Perugini: Sa, l'argomento è piuttosto vasto, quindi io bisogna che metta dei punti fermi in relazione alle sue domande. Quello che io chiamo "memoria muscolare" fa riferimento alle abitudini. Ci sono abitudini di cui noi non ci rendiamo conto. Quando lei si allaccia le scarpe, fa un nodo di un certo tipo, lo ha sempre fatto così, è difficile che lei cambi. Lei non ne è consapevole, ma quel modo di fare il nodo delle scarpe è una firma di cui lei non è consapevole. Lo stesso discorso se sbuccia un'arancia, se... Ognuno di noi cerca di fare le cose nel modo che gli è più comodo. Però, per molti comportamenti che lui pone in essere in quel particolare modo lui non se ne rende conto, non è consapevole. Se uno ha sufficiente confidenza, dico, con un'arma. Ecco, maneggia l'arma in un certo modo. E magari in passato ha avuto modo di maneggiarla in un certo modo e ha visto che quel modo era buono, per lui era comodo, ci si è trovato bene, insomma, tenderà a ripetere quel tipo di comportamento. Così, per guanto riguarda la concentrazione, la mira dei colpi a una certa parte del corpo. Se non ricordo male, anzi, in relazione con l'omicidio del '51, noi... Anzi, questa è una cosa che il Pubblico Ministero approfondì e cercò di verificare se ci fossero le corrispondenze. E fu dato incarico, fu varato uno studio per vedere se, in relazione all'omicidio del '51, i complessi lesivi, le modalità di comportamento, ecco, nel colpire la vittima di allora, fosse, avesse avuto un qualche riscontro negli omicidi successivi. E di fatto, se non sbaglio, la ricostruzione portò ad accertare che, per esempio, nel '51 abbiamo un tipo di lesioni che sembrano la fotocopia di quelle prodotte sul francese nell'85. Credo che ci sia questa documentazione, dottore.
P.M.: No, non fu acquisita dalla Corte.
Ruggero Perugini: No fu acquisita dalla Corte...
P.M.: Non fu acquisita.
Ruggero Perugini: ...però credo che ci sia, insomma. Volendo può essere riesumata.
P.M.: Non fu ritenuta utile per...
Ruggero Perugini: Sì.
Presidente:  ...da Pacciani.
Ruggero Perugini: No, non è che...
P.M.: No, no, è…
Avvocato Filastò: No, no, è stato condannato...
Presidente: Eh, appunto.
Ruggero Perugini: È stato condannato il Pacciani.
Avvocato Filastò: Quello...di Pacciani.
Presidente: Eh, quello lì, volevo riferirmi a quello lì.
Avvocato Filastò: Sì, l'omicidio in cui lui ha ucciso un certo Bonini che era il compagno, l'amante occasionale...
Presidente: Benissimo...
Avvocato Filastò: ... dell'allora sua fidanzata Miranda Bugli.
Presidente: Okay.
Avvocato Filastò: Un'altra costante che voi...stavo cercando di capire quelli che erano gli aspetti comuni tali da definire la serie, eh.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Un'altra costante era quella dei lunghi intervalli di tempo fra alcuni omicidi...
Ruggero Perugini: Quello era un dato, quello è un dato che ci colpì per la sua stranezza. Cioè, in relazione...cioè, questo tipo di...
Avvocato Filastò: Anche eccezionalità, permette?
Ruggero Perugini: Eccezionalità, proprio. Non è la prima volta, voglio dire, nella casistica, non è la prima volta che un autore colpisce le vittime ad intervalli di tempo piuttosto lunghi. Ma intervalli di tempo erano nell'ordine dei sette anni, dei sei anni. Poi, nell'81, colpì due volte nello stesso anno: primavera e autunno. E poi regolarmente 1'82-'83-'84 e '85. È anche facile prevedere che questa intensificazione dell'attività dovesse continuare. E invece non continuò. E quindi, sul discorso dei lassi di tempo intercorrenti fra gli omicidi del '68, del '74, l'81, ecco, e poi dall'85 fino all'89-'90, in cui mi dovevo occupare delle indagini, sviluppammo una serie di ipotesi, ecco, di considerazioni. E cioè, se fosse stato per qualche motivo impedito, se avesse consumato altri reati che potessero essere stati, diciamo, il Metadone per l'eroinomane, ecco, qualcosa di sufficientemente gratificatorio per lui; oppure se fosse successo qualcosa, se vi fossimo andati troppo vicini...
Avvocato Filastò: Troppo vicini.
Ruggero Perugini: ...tanto da preoccuparlo.
Avvocato Filastò: Tanto da preoccuparlo. Un particolare riferimento all'85,
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Filastò: Quindi, riassumendo, in guesti... Voglio dire, la accentuazione del ritmo, a partire dall'81, e tenendo presente che per l'appunto nell'81 il secondo delitto avviene a quattro mesi di distanza, il più breve intervallo di tempo intercorso da un delitto e un altro. E c'era in carcere Spalletti, a quell'epoca.
Ruggero Perugini: Esatto.
Avvocato Filastò: Ecco, ricavaste, lei ha ricavato un significato da tutto questo, sotto il profilo della...una sorta di interazione dell'omicida con le vostre indagini e con la presenza di qualcuno in carcere?
Ruggero Perugini: Mah, io davo per scontata la interazione dell'assassino con l'indagine. La davo abbastanza per scontata, per quanto si possa dare per scontato qualcosa in questi casi. E proprio perché è tipico di questo tipo di autori.
Avvocato Filastò: Ecco.
Ruggero Perugini: Cioè, il fatto che lui abbia ucciso... Perché in quei periodi...
Avvocato Filastò: È un comportamento ricorrente nella casistica da lei esaminata...
Ruggero Perugini: Beh, sicuramente questo...
Avvocato Filastò: ...questo ostentare una relazione con gli indagatori, in qualche modo...
Ruggero Perugini: È un comportamento regolare.
Avvocato Filastò: Regolare.
Ruggero Perugini: Diciamo che, se c'è una costante comportamentale in questo tipo di delitti, è che l'assassino raccoglie i ritagli di giornale, cerca di informarsi. Cioè, è interessato a ciò che fa... Gli serve anche il feedback, parlarne con altri, perché? perché, perché quello che dice un altro può essere importante per lui. Può essere importante per l'attività di investigazione, può essere importante...cioè, per orientare, per orientarsi a come comportarsi per eludere gli investigatori. E be', non a caso noi abbiamo, noi pigliavamo molto sul serio tutti coloro che venivano, volevano fare dichiarazioni su questo caso. Perché molto spesso quello era un modo adottato dagli assassini per coinvolgersi nelle indagini; più che dare informazioni, riceverne, ricavarne. Quindi...sì, quello è un dato regolare.
Avvocato Filastò: Quello...
Ruggero Perugini: Direi che, se c'è una costante presente in tutti i casi di assassini seriali, è quella.

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