venerdì 9 maggio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 28 novembre 1997 - Diciannovesima parte

Segue dalla diciottesima parte.

Avvocato Zanobini: Erano cene di paese dove c'era tanta gente di paese? Le domando.
Giancarlo Lotti: Come di paese?
Avvocato Zanobini: Dove c'erano tanti paesani? Erano cene dove c'erano, ha detto una ventina di persone, ha detto anche un nome. C'erano tanti paesani di San Casciano a queste cene?
Giancarlo Lotti: Quelli che conoscevano bene l'avvocato. Tutti un li conosco mica io. Quelli che conoscevo, Oliviero, poi c'era un altro, chi c'era anche...
Avvocato Zanobini: Ricorda se c'era anche la banda? Se c'erano dei musicanti?
Giancarlo Lotti: I musicanti tutti non li conosco.
Avvocato Zanobini: No, le ho domandato...
Giancarlo Lotti: C'era un certo Fusi, un ragazzo che sonava.
Avvocato Zanobini: Ecco, quindi c'erano i musicanti, eh?
Giancarlo Lotti: Sì, ma tutti... come fo a conoscelli tutti.
Avvocato Zanobini: No, non le domando se li conosce tutti.
Giancarlo Lotti: Questi che suonavano, perché il Dori gli riusciva suonare... queste cose qui.
Avvocato Zanobini: Sì, sì, va be', comunque m'ha risposto. Le ho chiesto: ricorda se a queste cene c'era anche gente che suonava, è vero?
Giancarlo Lotti: Portavano delle cose da casa..
Avvocato Zanobini: E suonavano.
Giancarlo Lotti: E suonavano in questo posto... indo' l'era? Verso le parti di Varicondo…
Avvocato Zanobini: Eh. E il Vanni cosa faceva, se lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Cantava. Io non ho mai cantato, sicché... a me non mi riesce. Non c'ho nemmen la voce per cantare. Son queste le cene a cui ha partecipato lei, a cui ha partecipato il Vanni insieme all'avvocato Corsi?
Giancarlo Lotti: Tutte tutte no, non l'ho fatte.
Avvocato Zanobini: No, no, dico, ma il tipo di cena a cui lei ha partecipato insieme al Vanni e all'avvocato Corsi sono queste?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Zanobini: Ecco.
Giancarlo Lotti: Ma ce n'è state altre... ma c'è andato loro, Mario e altre persone.
Avvocato Zanobini: Sì. Ma sempre...
Giancarlo Lotti: Sempre con l'avvocato.
Avvocato Zanobini: Sempre queste cene, no?
Giancarlo Lotti: Diverse volte l'hanno fatte per il partito, però io non ci sono mai andato.
Avvocato Zanobini: Bene.
Giancarlo Lotti: Altre cene ci sono andato.
Avvocato Zanobini: Eh.
Giancarlo Lotti: Questo sì, lo dico.
Avvocato Zanobini: Senta, il Vanni che cosa gli ha detto di questa lettera in relazione all'avvocato Corsi?
Giancarlo Lotti: Quale lettera? Sempre la solita lettera.
Avvocato Zanobini: Sì, sempre la solita lettera, sì.
Giancarlo Lotti: Che doveva far vedere. Sempre la lettera che veniva di…
Avvocato Zanobini: Sì, bene. E poi, dopo? Dopo, che cosa...
Giancarlo Lotti: Che doveva farla vedere.
Avvocato Zanobini: E basta? Poi non gliene ha più parlato?
Giancarlo Lotti: Poi se è ritornato di lassù: 'm'ha detto l'avvocato di star calmo', di non si preoccupare, che l'era preoccupato.
Avvocato Zanobini: Allora gli avrebbe detto poi che gliel'avrebbe fatta vedere?
Giancarlo Lotti: Se c'è andato gliel'ha fatta vedere di certo.
Avvocato Zanobini: Ma lei lo...
Giancarlo Lotti: Io non c'ero mica.
Avvocato Zanobini: Ma lei lo sa se c'è andato?
Giancarlo Lotti: Come fo a saperlo io?
Avvocato Zanobini: Allora, appunto, non lo sa.
Giancarlo Lotti: Lui mi ha detto, lui c'è andato.
Avvocato Zanobini: Ecco.
Giancarlo Lotti: Come fo a saperlo io.
Avvocato Zanobini: Eh.
Giancarlo Lotti: Se una persona non mi dice i' che fa, come fo a saperlo io.
Avvocato Zanobini: Senta, si ricorda quando ha visto il Vanni parlare nella piazza di San Casciano con l'avvocato Corsi?
Giancarlo Lotti: Con l'avvocato?
Giancarlo Lotti: In un momento... un giorno, non so se era di mattina o sera. Per l'appunto c'ero anch'io lì. Preciso, insieme a...
Avvocato Zanobini: Eh? C'era anche...
Giancarlo Lotti: Ero accanto lì a loro e sicché... ne parlavano di questa lettera, di sta' calmo, di non si preoccupare e basta.
Avvocato Zanobini: Ah, sì? E quindi l'avvocato Corsi parlò così...
Giancarlo Lotti: Però non aveva mica allora la lettera in mano.
Avvocato Zanobini: Eh?
Giancarlo Lotti: Parlavan così.
Avvocato Zanobini: No, non ce l'aveva la lettera. Sì, qua...
Giancarlo Lotti: E io ero vicino a loro.
Avvocato Zanobini: E era vicino...
Giancarlo Lotti: Ormai ero lì.
Avvocato Zanobini: E quindi l'avvocato Corsi parlava a lei e al Vanni di questa lettera?
Giancarlo Lotti: No, perché lui parlava con lui...
Avvocato Zanobini: Eh? Ecco.
Giancarlo Lotti: ... della lettera.
Avvocato Zanobini: Bene. Senta, mi vuol spiegare allora perché il 20 di febbraio del '97, nell'incidente probatorio, a proposito di questo episodio di lei, Vanni e l'avvocato Corsi, nella piazza.
Avvocato Zanobini: Eh? Invece ebbe a dire, su mia domanda: "L'ha visto parlare l'avvocato Corsi con il Vanni?" "Sì, fuori. Io l'ho visto parlare fuori, così". "Fuori dove?" "Verso la piazza".
Giancarlo Lotti: Una volta gl'erano loro due, io non c'ero vicino lì. Allora non mi sono nemmeno avvicinato.
Avvocato Zanobini: "A San Casciano, verso la piazza". "E lei dov'era?"
Giancarlo Lotti: Verso il bar.
Avvocato Zanobini: Eh?
Giancarlo Lotti: Il bar Centrale, indo' c'è l'orologio, c'è un orologio sopra, lì in quella...
Avvocato Zanobini: Allora non era vicino.
P.M.: (voce fuori microfono)
Giancarlo Lotti: Ho detto la prima volta...
Avvocato Zanobini: Eh?
Giancarlo Lotti: La prima volta parlavano fra sé e io non ho sentito, ero vicino al bar. Che vado a sentire i' che dicono?
Avvocato Zanobini: Ah, perché c'è stata una seconda volta?
Giancarlo Lotti: La seconda volta, quella che ho detto di... quando s'era vicino insieme: l'avvocato, io e Mario Vanni.
Avvocato Zanobini: Guardi che lei della seconda volta ne parla ora per la prima volta. Perché lei, invece, su questo preciso episodio, glielo leggo: "E dov'ero?" "E lei dov'era?" "E dov'ero? Che potevo essere sempre lì accanto a loro?" "Non c'era accanto al Vanni?" "No, non c'ero". "E perché cosa parlavano di star tranquillo?" "Non lo so di che parlavano, non posso mica andare a interrogarli". Io le domando: "Della lettera, o non lo sa?" "Lui mi diceva della lettera, poi non lo so mica di cosa dovevano parlare tra sé".
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Zanobini: E io le domando: "Ma lei, loro due che parlavano della lettera, li ha mai sentiti?" E lei risponde: "No".
Giancarlo Lotti: Io ho detto: la prima volta gl'erano da sé soli.
Avvocato Zanobini: Ascolti, lo dice ora per la prima volta, perché finora qui c'era stato una volta sola, ha capito?
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Zanobini: Eh. Allora dica qual era la seconda volta. Dica qual era la prima e dica qual era la seconda, sentiamo.
Giancarlo Lotti: Sarà stata un'altra volta che gl'erano insieme e parlavano, o che.
Avvocato Zanobini: Come sarà stata?
Presidente: Dica per bene, Lotti. Dica per bene questa storia, via.
Giancarlo Lotti: Io, quando s'era insieme, si parlava e diceva: 'dice l'avvocato di star tranquillo'.
Avvocato Zanobini: Ascolti.
Giancarlo Lotti: Sempre di questa lettera.
Avvocato Zanobini: Ecco, allora invece io continuo e le dico, e le ricordo quello che lei ha detto a febbraio di quest'anno nell'incidente probatorio : “No, fuori non abbiamo mai parlato di cose così. Però fuori abbiamo parlato di cose così, normali”.
Giancarlo Lotti: Io gliel'ho spiegato innanzi.
Avvocato Zanobini: Le ridomando: "Il Vanni gli diceva che parlava con l'avvocato Corsi della lettera?" E lei mi risponde: "Gli ha fatto discorsi un po' diversi". E io gli ridomando: "Ha mai sentito l'avvocato Corsi e Vanni parlare della lettera?" E lei mi risponde: "No, proprio definitivamente no".
Giancarlo Lotti: Ma quello quando s'era insieme, parlando così, non della lettera.
Avvocato Zanobini: Io gli avevo domandato e gli ridomando...
Presidente: Questa è quello che disse allora. Facciamo sapere cosa dice ora.
Avvocato Zanobini: Infatti.
Presidente: Allora, avanti. Lotti, su.
Giancarlo Lotti: Quando s'era insieme, l'avvocato, io e Vanni, però non è che ha parlato proprio della lettera, parlava di stare... di non preoccuparsi. Ma gl'era il fatto sempre della lettera. Mi spiego male io, non lo so.
Avvocato Zanobini: Ma questo, se non ne hanno parlato, come fa a saperlo lei?
Giancarlo Lotti: Se c'è le genti nella piazza, non si può mica parlare liberamente.
Avvocato Zanobini: No, io gl'ho fatto una domanda. Lei ha detto che lei non li ha sentiti parlare della lettera e l'ha pensato lei. Come mai l'ha pensato?
Giancarlo Lotti: Come ho pensato io?
Giancarlo Lotti: Lui non gli ha mica detto della lettera, gli ha detto di sta' calmo, di non preoccuparsi.
Avvocato Zanobini: Ecco.
Giancarlo Lotti: Per me l'è segno che c'è compreso la lettera.
Avvocato Zanobini: Allora è una supposizione sua, non è che li ha sentiti.
Giancarlo Lotti: Come una supposizione mia.
Avvocato Zanobini: Ha detto "per me". Cosa vuol dire "per me"? Ha detto della lettera non ne hanno parlato 'per me parlavano della lettera'.
Giancarlo Lotti: Sarà stato della lettera, di non preoccuparsi...
Avvocato Zanobini: Ma lo pensa lei. L'ha pensato lei.
Presidente: Facciamo un'altra domanda su questo punto, forse è meglio. Senta... Mi posso inserire io, avvocato?
Avvocato Zanobini: Prego?
Presidente: Mi posso inserire io un attimo?
Avvocato Zanobini: Presidente...
Presidente: Dico, Lotti, senta a me. Lei ha parlato di questa lettera, va be', non si... parlare. Ma il Vanni era preoccupato per che cosa? Per la lettera... aveva anche altre preoccupazioni, o no?
Giancarlo Lotti: Per me...
Presidente: Quali altri problemi aveva il Vanni in quel…
Giancarlo Lotti: Per me gl'era per la lettera, poi non lo so se c'era altre cose, non lo so mica. 

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