mercoledì 28 maggio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 3 dicembre 1997 - Decima parte

Segue dalla nona parte.

Avvocato Filastò: No. Ma lo vide lei che erano due uomini?
Giancarlo Lotti: Quando gl'era, aprirono lo sportello, quell'altro cominciò a alzar la voce. Dice: 'bah, son du' omini.'
Avvocato Filastò: Ah...
Avvocato Filastò: L'avevan visto uno dei due, dietro, l'aveva visto.
Avvocato Filastò: Uno dei due?
Giancarlo Lotti: Eh, se uno gl'ha i capelli lunghi, bisogna vedere come, i capelli lunghi.
Avvocato Filastò: Ma lasci perdere i capelli lunghi. Io voglio sapere: lei lo vide che erano due uomini, o no? Sì, o no?
Avvocato Filastò: Lo vidi quande... quande aprirono lo sportello.
Avvocato Filastò: Come fece a vederlo?
Giancarlo Lotti: Se uno gl'è giù, si vede. Uno gl'ha i capelli lunghi... Un lo so.
Avvocato Filastò: Ma uno, si vede coi capelli lunghi, può essere una donna.
Giancarlo Lotti: Bisogna che sia andato proprio lì, a vedere proprio...
Avvocato Filastò: Appunto. No, io questo voglio sapere. Se lei era proprio lì a vedere. Perché per rendersi conto che questi qui erano due uomini, bisogna che qualcuno li vada da vicino e bene, sa.
Giancarlo Lotti: Ma, l'ha detto precisamente Pietro che gl'eran du' omini.
Avvocato Filastò: L'ha detto Pietro? Che ha detto? Le parole precise, le ripeta.
Giancarlo Lotti: Dice, lui credeva che fosse un uomo e una donna, e invece gl 'eran du' omini.
Avvocato Filastò: Ah, disse così?
Giancarlo Lotti: E s'era incazzato, dice, eran du' omini...
Avvocato Filastò: Ah, s'era incazzato. Ma allora lei si trattenne un po', lì sul posto, dopo.
Giancarlo Lotti: No, m'allontanai un pochino più in su. Poi vedde che m'allontanavo parecchio, dice: 'i' che tu...'
Avvocato Filastò: No, perché lei, vede, quando è stato interrogato nell'incidente probatorio, lei dice: "No, me ne andai dopo che aprì lo sportello."
Giancarlo Lotti: Sì, m'allontanai su. Ma però un'andetti via subito subito, insomma. M'allontanai su.
Avvocato Filastò: Si allontanò su? Su dove?
Giancarlo Lotti: Più verso la macchina, non proprio vicino alla macchina, insomma. M'allontanai di lì, quando veddi questa cosa.
Avvocato Filastò: E perché non se ne andò?
Giancarlo Lotti: Perché mi disse di non anda' via sùbito.
Avvocato Filastò: Anche questa volta, il Pietro gli disse: 'resta qui. ' Chi glielo disse, Pietro?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Mah, per fare che? Scusi, no, per saperlo, per avere un'idea. Dice: 'resta qui.'
Giancarlo Lotti: Un lo so, perché se avevan bell'e fatto tutto loro...
Avvocato Filastò: Appunto, è quello che dico anch'io.
Giancarlo Lotti: Eh, lo so. E poi, a qui' punto lì, impaurito a quella maniera, rimasi come bloccato, a qui' punto lì. E poi, piano piano, presi la macchina e andetti via.
Avvocato Filastò: Ma invece lei dice che... andò via. Nonostante questa volta...
Giancarlo Lotti: No, mi spostai un po' più in su, verso la strada.
Avvocato Filastò: Si è ribellato, sembrerebbe. Perché, durante l'incidente probatorio, disse: "Lui mi disse di star fermo, di non andare via. Non ce la facevo più, io andai via da me."
Giancarlo Lotti: Sì, vedendo quelle cose lì, non erano... tanto uno spettacolo bello.
Avvocato Filastò: Eh, me lo immagino. Insomma, andò via, o non andò via?
Giancarlo Lotti: No, mi disse di star fermo, di non andar via, però...
Avvocato Filastò: E lei ci rimase fermo, o andò via?
Giancarlo Lotti: No, ci stetti un pochino, poi andetti su verso la macchina e andetti via.
Avvocato Filastò: Ecco. E mentre lei rimase, cosa fecero questi, quest'altri due?
Giancarlo Lotti: No, gl'erano lì fermi, però gl'avevan visto che gl'eran du' omini, sicché un potettan far nulla. Le altre cose di...
Avvocato Filastò: Vanni si era messo lo spolverino?
Giancarlo Lotti: Sì, a quei tempi lì, sì.
Avvocato Filastò: S'era messo lo spolverino...
Giancarlo Lotti: Fuori, una volta sola e basta,.
Avvocato Filastò: No, no, ma lasci perdere fuori una volta sola e basta. Quella volta, coi tedeschi, Vanni s'era messo lo spolverino anche questa volta?
Giancarlo Lotti: E l'aveva, sì.
Avvocato Filastò: Ah, l'aveva. Senta, ora le contesto quello che lei ha detto in un verbale del 26 aprile del '96. Io vorrei sapere, a proposito della faccenda di Francesco Vinci, chi fu a dirgli che l'omicidio dei tedeschi era stato fatto per far scarcerare Francesco Vinci. Chi glielo disse?
Giancarlo Lotti: Pietro.
Avvocato Filastò: Le contesto che, il 15 luglio '96, lei ha detto che glielo aveva detto Vanni.
Giancarlo Lotti: Ma insomma, tutti e due.
Avvocato Filastò: Tutti e due. Va bene...
Giancarlo Lotti: Più preciso non...
Avvocato Filastò: In coro? Tutti e due insieme? In coro, dissero: 's'è fatto...' tutti e due insieme in coro? Oppure prima uno e poi quell'altro?
Giancarlo Lotti: No, tutti e due insieme.
Avvocato Filastò: Tutti e due insieme. E, nell'occasione, gli dissero, per caso, che l'omicidio di Calenzano era stato fatto per scarcerare un certo Spalletti?
Giancarlo Lotti: No, questo un so niente.
Avvocato Filastò: Non sa niente.
Giancarlo Lotti: Di queto Spalletti, no.
Avvocato Filastò: No. Non l'ha mai sentito nominare. Lei sa che, quando avviene l'omicidio di Calenzano, avviene quattro mesi dopo l'omicidio di Scandicci, in galera c'era un certo Renzo (Enzo n.d.r) Spalletti? Lo sa?
Giancarlo Lotti: Questo un so niente, io.
Avvocato Filastò: E che questo omicidio di Calenzano è l'unico omicidio a distanza brevissima di tempo da un altro, quattro mesi? Non lo sa. Spalletti, di Spalletti non le hanno mai parlato loro?
Giancarlo Lotti: No, un...
Avvocato Filastò: Di aver fatto un omicidio per scarcerare un certo Spalletti, un infermiere, magari, uno che lavorava alla Misericordia.
Giancarlo Lotti: Questo, un so niente.
Avvocato Filastò: Non gli han mai detto nulla. Però tutti e due insieme, gli hanno detto che questo omicidio dei tedeschi, l'avevan fatto per far scarcerare Francesco Vinci. Se io le domando questo qui: questa cosa, Vanni e Pietro, tutti e due, gliela dissero - ora sono diventati tutti e due - gliela dissero prima, o dopo l'omicidio dei tedeschi?
Giancarlo Lotti: Innanzi.
Avvocato Filastò: Prima? Infatti è proprio quello che ha detto a pagina 3 del verbale di interrogatorio del 15 luglio 19 96, prima. Ha detto: "Forse, prima." Poi, però, a pagina 11, sempre in questo verbale di interrogatorio, lei racconta che, vedendo questa persona che girava per San Casciano, Vanni gli avrebbe detto: 'è quello che abbiamo fatto uscire perché...'
Giancarlo Lotti: Ma se me lo dican loro, come fo a sapere che l'era la persona che... questo qui.
Avvocato Filastò: Insomma, allora scusi, se gliel'hanno detto prima - torniamo un momentino a quello che ha detto - se gliel'hanno detto prima dell'omicidio dei tedeschi, lei sapeva che dovevano essere ammazzati questi tedeschi. Non lo so io. Cosa le avevan detto per dirglielo prima?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Lei ha detto che gli dissero prima dell'omicidio che avre... facevan l'omicidio per ammazzare... per ammazzare, scusi, per far scarcerare Francesco Vinci. E' così che ha detto.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Allora, come le dissero? 'Guarda, Lotti, che noi s'ha intenzione di far scarcerare uno che sta in galera. E, per far scarcerare questo, ammazziamo due persone', come progetto, come programma, le dissero così?
Giancarlo Lotti: Però un so mica se gl'è uscito subito, o no. Come fo a saperlo.
Avvocato Filastò: No. No, no, lasci perdere se l'è uscito subito o no. Questo è un altro discorso. Io voglio sapere se questi gli fecero questo discorso facendo un programma di ammazzare qualcuno. Perché sa, una cosa è dirla dopo: 'guarda, quando tu sei venuto con noi quel giorno a Giogoli e son morti quei due tedeschi, la ragione era che si doveva far scarcerare Francesco Vinci', questo è un discorso. Fatto prima, invece, il discorso è un altro. Il discorso è: 'Lotti, guarda, fra poco noi si va a ammazzare qualcuno per far scarcerare Francesco Vinci. ' Quali di questi due discorsi le è stato fatto? Ha capito la domanda?
Giancarlo Lotti: Sì, ho capito.
Avvocato Filastò: Se non l'ha capita, me lo dice. E io gliela ripropongo. Se l'ha capita, mi risponda. Quale di questi due discorsi?
Giancarlo Lotti: Sarà stato il primo.
Avvocato Filastò: Cioè? Allora, il primo sarebbe: 'si va a ammazzare qualcuno per far scarcerare Francesco Vinci'?
Giancarlo Lotti: Sì, quello che m'hanno riferito a me.
Presidente: Glielo hanno detto prima, via.
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: È così?
Avvocato Filastò: Allora lei, quel giorno che andaste a Giogoli, lo sapeva che andavate a ammazzar qualcuno. Prima.
Giancarlo Lotti: Me l'avevan detto un giorno avanti.
Avvocato Filastò: Il giorno avanti, gliel'avevan detto.
Giancarlo Lotti: Per andare in questo posto qui.
Avvocato Filastò: Ah. Ho capito. E perché, che gliene importava a loro di Francesco Vinci? Glielo hanno detto?
Giancarlo Lotti: A me un me l'ha spiegato per bene.
Avvocato Filastò: Un gliel'hanno spiegato.
Giancarlo Lotti: Fu questo discorso così, e basta. Non c'è altro...
Avvocato Filastò: Non le hanno parlato, non so, d'una pistola, della pistola, che Francesco Vinci era collegato a una pistola...
Giancarlo Lotti: No, questo non me l'hanno riferito.
Avvocato Filastò: Non le hanno mai detto che la pistola gliel'aveva data Francesco Vinci, a loro per caso?
Giancarlo Lotti: No, questo no.
Avvocato Filastò: Ma quando le dissero a questa maniera che avrebbero fatto l'omicidio dei tedeschi per far scarcerare Francesco Vinci, le dissero anche il nome di Francesco Vinci?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Sì? Ah. Allora, senta, quante volte, quando e quante volte lei ha visto questo Francesco Vinci. Quante volte, per cominciare, due, tre quattro, una... Quando e dove.
Giancarlo Lotti: Due volte.
Avvocato Filastò: Due volte.
Giancarlo Lotti: La prima, l'ho visto così, però un sapevo se gl'era questa persona... questo Francesco.
Avvocato Filastò: La prima, lei lo vede...
Giancarlo Lotti: Ma io vedo questa persona.
Avvocato Filastò: Era solo, era con Vanni, era con qualcuno, quando venne la prima volta.. .
Giancarlo Lotti: No, era vicino a i' bar, lì. Ho visto questa persona, così. E passa una persona, un so mica se gl'è quello o un altro. Insomma.
Avvocato Filastò: Scusi, eh, Presidente. No, perché dichiarazione de relato, ho sentito un mugugno di Vanni...
Presidente: Va be'...
Avvocato Filastò: E quindi... Insomma...
Presidente: Va be'.
Avvocato Filastò: Allora, lei com'era, solo quando lo vide la prima volta?
Giancarlo Lotti: Vicino a i' bar.
Avvocato Filastò: Sì, lei era solo e questo signore era solo..
Giancarlo Lotti: Solo, c'è le persone...
Avvocato Filastò: E questo signore era solo.
Giancarlo Lotti: E gl'andava in giù. Io un so mica se gl'era quello lì. . .
Avvocato Filastò: 'Gl'andava in giù', camminava giù per la strada?
Giancarlo Lotti: Verso il... dalla piazza, andava...
Avvocato Filastò: Ma per lei, questa persona, era una persona qualsiasi?
Giancarlo Lotti: Per me...
Avvocato Filastò: Quel giorno lì, era una persona...
Giancarlo Lotti: Per me...
Avvocato Filastò: Mica nessuno le ha detto: 'guardalo Francesco Vinci.' Non gliel'ha detto nessuno, quella volta.
Giancarlo Lotti: No, chi lo sapeva che gl'era proprio lui.
Avvocato Filastò: E come mai gli rimase impressa, questa persona?
Giancarlo Lotti: No, come impressa?
Avvocato Filastò: No, eh, perché scusi...
Giancarlo Lotti: Se passa una persona...
Avvocato Filastò: Poi dopo lei, quando lo rivede la seconda volta e qualcuno gli dice: 'guarda, quello è Francesco Vinci.' Lei si ricorda di averlo visto la volta precedente. mah, a me senta, mi sembra... Ma a me non mi è mai capitato. Voglio dire, lei è la prima volta che lo vedeva, era, questo signore? Quella volta che l'ha visto la prima volta...
Giancarlo Lotti: Io ho visto questo...
Avvocato Filastò: ... lo vedeva per la prima volta?
Giancarlo Lotti: Come fo a sapere se gl'è Francesco Vinci? Questa, l'è una cosa...
Avvocato Filastò: Appunto, lei non lo sa.
Giancarlo Lotti: No, e allora...
Avvocato Filastò: Lei vide una persona qualsiasi, no?
Giancarlo Lotti: Ma perché la insiste su una cosa che... l'è una persona qualunque.
Presidente: No, no, Lotti, non si incavoli. Se...
Giancarlo Lotti: No, io un mi incavolo.
Avvocato Filastò: No, no, ma non si incavola...
Segue...

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