lunedì 26 maggio 2014

Giancarlo Lotti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 3 dicembre 1997 - Ottava parte

Segue dalla settima parte.

Avvocato Filastò: Lei ci è tornato sul posto?
Giancarlo Lotti: Come, su il posto?
Avvocato Filastò: Dopo il fatto ci è tornato?
Giancarlo Lotti: No..
Avvocato Filastò: Come, non ci è tornato con la Polizia?
Giancarlo Lotti: Ah, quello sì.
Avvocato Filastò: Ah, ecco, ci è tornato. Ha fatto anche un grafico, qui.
Giancarlo Lotti: Eh, il sopralluogo per. . .
Avvocato Filastò: Eh, certo. Eh, si capisce. E quindi lei... Ma le vostre macchine, rispetto al furgone - sto parlando della sua e di quella di Pacciani e di Vanni -
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Più o meno, grossomodo, indicando, tenendo come punto di riferimento questo spazio che ha di fronte a sé che è quello là del televisore, a che distanza le lasciaste?
Giancarlo Lotti: Da il furgone?
Avvocato Filastò: Sì.
Giancarlo Lotti: Mah, come fo a giudicare? Gli ho detto quattro o cinque, metri.
Avvocato Filastò: Quattro o cinque...
Giancarlo Lotti: Anche di più, non lo so di preciso.
Avvocato Filastò: Più di 10 metri?
Giancarlo Lotti: No, io unn'ho detto 10 metri.
Avvocato Filastò: No, per dire, ha etto un po' di più di quattro o cinque...
Giancarlo Lotti: Può darsi siano otto metri, di preciso...
Avvocato Filastò: Otto metri. Insomma, otto metri...
Giancarlo Lotti: ... a giudicarlo...
Avvocato Filastò: Quindi, scese di macchina, andando praticamente verso il furgone. E come fa a dire che lei si fermò distante dal furgone? Scusi, lei era lì.
Giancarlo Lotti: Ma un posso mica lasciarla macchina in mezzo alla strada.
Avvocato Filastò: No, e chi gli ha detto di lasciare la macchina in mezzo alla strada.
Giancarlo Lotti: C'è una piazzettina, lascio la macchina lì.
Avvocato Filastò: Sì, sì.
Giancarlo Lotti: Non è che...
Avvocato Filastò: La lascia in do' la vole, questa macchina. La lascia a quattro o cinque metri di distanza, sette-otto, massimo.
Giancarlo Lotti: Ora, sarà stato anche di più...
Avvocato Filastò: Di distanza da questo furgone. Lo ha detto lei, dianzi. Era di più, ce lo dica, insomma, non ci tenga sulle spine. Non è molto difficile...
Giancarlo Lotti: Come fo a giudicare. ..
Avvocato Filastò: Ma come fa...
Giancarlo Lotti: ... può darsi che sian stati 10 metri.
Avvocato Filastò: Ma come, scusi, abbia pazienza, c'era lei in quel posto. Come fa a giudicare una distanza? La distanza si giudica a metri. Si dice: guarda...
Giancarlo Lotti: E come fo a giudicarla?
Avvocato Filastò: Si dice, guardi: fino alla signorina con il golf arancione, fino al televisore, fino al Presidente, fino a lei, avvocato... Insomma, mi dica, ce lo dica.
Giancarlo Lotti: E gliel'ho già spiegato. Otto o nove metri, il massimo.
Avvocato Filastò: Otto o nove metri, va bene.
Giancarlo Lotti: Sennò...
Avvocato Filastò: E lei scende e va verso il furgone. E lei si avvicina... Poi vi avvicinate.
Giancarlo Lotti: Ma s'avvicinan prima loro, là, al furgone.
Avvocato Filastò: Si avvicinano prima loro. Ecco.
Giancarlo Lotti: Il Vanni e il Pacciani.
Avvocato Filastò: Ma lei cosa fa? Si avvicina a loro, o son loro che si avvicinano a lei? Perché, a un certo momento, lei deve essere molto vicino a Pacciani. Guardi, glielo dico subito.
Giancarlo Lotti: Ma io ho detto... scendo dalla macchina e vo su... più vicino a Pietro. Poi mi chiama e allora mi sposto in verso di loro.
Avvocato Filastò: Ah, allora Pietro l'ha chiamato, eh? Gli ha detto,... come gli ha detto? 'Lotti, vieni qua. '
Giancarlo Lotti: 'Lotti, vien qua.' E i' che... E mi mostrano una cosa... che io un sapevo nemmeno tenerla in mano, questa...
Avvocato Filastò: Quindi, quando Pietro la chiama e gli dice: 'Lotti, vieni qua', a che distanza siete dal furgone? :
Giancarlo Lotti: Come fo a giudicarlo? Un lo so mica...
Avvocato Filastò: Insomma, va be'...
Giancarlo Lotti: ... un metro, poco più.
Avvocato Filastò: O via, poco più. O bravo. Vede... Quindi, vicinissimo.
Giancarlo Lotti: Sì, vicino.
Avvocato Filastò: Dice: 'Lotti, vieni qua.' Lei si avvicina... Ecco, questo furgone, mi pare gliel'ha chiesto qualcun altro, dentro ci aveva la luce accesa?
Giancarlo Lotti: Una lueina accesa, mi pare.
Avvocato Filastò: Ci ha anche la luce accesa. Dice: 'Lotti, vieni qua.' E gli dà una pistola. Va bene, è così?
Giancarlo Lotti: Mah, io non l'avevo mai viste, mai... un sapevo nemmen come fare a adoprarla.
Avvocato Filastò: Comunque, gli dette quest'arma in mano a lei.
Giancarlo Lotti: Sì. Però, lì per lì, un sapevo come fare a tenerla in mano.
Avvocato Filastò: Prima che questo Pacciani le desse quest'arma in mano, Pacciani aveva già sparato contro il furgone?
Giancarlo Lotti: No, prima no.
Avvocato Filastò: Benissimo.
Giancarlo Lotti: Poi vedde che un...
Avvocato Filastò: Va be'
Giancarlo Lotti: ... che un mi riusciva di cosare...
Avvocato Filastò: No, no. No, no, quello... ci si arriva, ci si arriva. Aspetti, aspetti. Non anticipiamo le cose. Lei, prima, questa pistola l'aveva mai vista?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Aveva mai avuto modo di maneggiare una pistola, prima di quella sera?
Giancarlo Lotti: Mai.
Avvocato Filastò: Sa come si mette la pallottola in canna in una pistola?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: Com si toglie la sicura?
Giancarlo Lotti: Se un son pratico, come fo a dirlo...
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: ... che un l'ho fatte...
Avvocato Filastò: No. E basta. Quindi lei non è in grado di dire, siccome lei mi par di capire che di armi, e specialmente di pistole non se ne intende punto...
Giancarlo Lotti: No, nulla, niente. Nulla, nulla.
Avvocato Filastò: E quella era la prima volta in vita sua che prendeva in mano una pistola?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Ma è sicuro?
Giancarlo Lotti: Son sicurissimo.
Avvocato Filastò: O Lotti, via...
Giancarlo Lotti: Son sicurissimo.
Avvocato Filastò: E Pacciani lo sapeva questo?
Giancarlo Lotti: I' che?
Avvocato Filastò: Che lei era la prima volta che pigliava una pistola in mano.
Giancarlo Lotti: Io un gl'ho mica detto... E i' che gli andavo a dirgli...
Avvocato Filastò: No, non gliel'ha detto. Quindi non lo sapeva. No, tante volte, poteva, ne avete parlato prima...
Giancarlo Lotti: Se dico non ho mai visto, è la prima vola qui' giorno lì e basta.
Avvocato Filastò: Però lei c'ha un talento naturale, sa?
Giancarlo Lotti: Come un talento naturale?
Avvocato Filastò: Va be', lasciamo perdere.
Giancarlo Lotti: Ah... se gli dico così...
Avvocato Filastò: Allora lei però l'ha avuta in mano questa pistola. Questa volta.
Giancarlo Lotti: Mah, me l'ha data. Però un sapevo nemmeno come fare...
Avvocato Filastò: Va bene, benissimo. Lei l'ha avuta in mano. Ce la può descrivere?
Giancarlo Lotti: Come, la pistola?
Avvocato Filastò: La pistola, ce la descrive? Ci dice com'era? Lunga, corta... Più corto il manico, più lunga la canna, più corto, più corto la canna del manico, nera, chiara, nichelata... com'era?
Giancarlo Lotti: L'era su il nero.
Avvocato Filastò: Su il nero. Poi, il manico com'era? Più lungo o più corto della canna?
Giancarlo Lotti: No, di quegli normali. Normali come prendere...
Avvocato Filastò: Normali non lo può dire, perché siccome li questa è proprio una di quelle occasioni in cui lei normali non lo può dire. Perché lei, di pdstole, non se ne intende. Non ne ha mai vista una, non ne ha mai maneggiata una. Quindi, lei, normale non lo può dire. Lei ci dice com'era questo manico. Più lungo o più corto della canna?
Giancarlo Lotti: Prende una mano.
Presidente: Prendeva la mano, sta nella mano?
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Eh, per forza. Vorrei anche vedere, una pistola, se c'ha un manico, se non sta nella mano...
Presidente: No, nel senso, non fuoriusciva? No...
Avvocato Bertini: Sta rispondendo. Una pistola che non usciva da...
Presidente: Ah, non usciva dalla mano.
Avvocato Filastò: Non era più lungo della mano.
Presidente: Ecco.
Giancarlo Lotti: Io, le mani piccole un l'ho, sicché...
Avvocato Filastò: E la canna era lunga?
Giancarlo Lotti: Eh, sarà stata... Di preciso, come fo a ricordarmi tutto? Giù per su, lunga così. Di preciso un posso... Come fo a...
Presidente: Il caricatore usciva o no, fuori?
Giancarlo Lotti: Mah, non ho guardato. Perché, a qui' punto lì, un sapevo più i' che fare.
Avvocato Filastò: No..
Giancarlo Lotti: Unn'ho visto bene se c'era...
Avvocato Filastò: Per Pacciani gli dice di sparare. E lei
Giancarlo Lotti: E io un sapevo nemmen come fare a adoprarla sicché, unn'è che...
Avvocato Filastò: Però ha sparato.
Giancarlo Lotti: Ho provato a sparare, prò un so se l'ho preso ni vetro...
Avvocato Filastò: No, no, lasciamo perdere se l'ha preso. Ma i colpi li ha sentiti.
Presidente: Ma ha sparato.
Giancarlo Lotti: Eh, il colpo l'ho sentito quando gl'è partito. Però...
Avvocato Filastò: Quanti?
Giancarlo Lotti: Eh, un lo so mica. Saranno stati due, tre... di preciso, come fo a dirlo.
Avvocato Filastò: Comunque, più d'uno.
Giancarlo Lotti: Eh?
Avvocato Filastò: Più d'uno, comunque.
Giancarlo Lotti: Più d'uno, sì.
Avvocato Filastò: E lei ha sparato contro il furgone, o contro i ragazzi che eran dentro il furgone? Ha mirato contro qualcuno?
Giancarlo Lotti: Io... ho tirato verso il furgone. Se l’ho preso o no, un lo so.
Avvocato Filastò: Beh, a un metro, non piglia' un furgone, è un po' difficile, eh.
Giancarlo Lotti: Eh, lo so...
Avvocato Filastò: Comunque, lei ha sparato contro il furgone, o contro i ragazzi che erano dentro il furgone?
Giancarlo Lotti: Insomma, di faccia così, g'era..
Avvocato Filastò: Eh?
Giancarlo Lotti: Di fronte a il furgone.
Avvocato Filastò: Di fronte al furgone.
Giancarlo Lotti: Di fronte a il furgone.
Avvocato Filastò: Lei ha visto che dentro il furgone c'erano dei ragazzi?
Giancarlo Lotti: Per l'appunto c'era un vetro mezzo opaco, sicché un si vede tanto bene.
Avvocato Filastò: Un si vede tanto bene. Però lei ha detto che aveva sparato contro il vetro. E ora si è capito che il vetro è il parabrezza.
Giancarlo Lotti: Sì.
Avvocato Filastò: Allora un l'ha preso, sa?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Non l'ha mica preso.
Giancarlo Lotti: No?
Avvocato Filastò: No.
Giancarlo Lotti: E avrò preso lo sportello, di preciso...
Avvocato Bertini: Il parabrezza non l'ha mai detto. Nemmeno stamattina ha detto il parabrezza, eh.
Presidente: Ha parlato di vetro opaco, ora, eh. Non è il parabrezza eh.
Avvocato Bertini: Il parabrezza non lo ha mai detto.
Presidente: Ora non confondiamo.
Giancarlo Lotti: Ho visto il vetro opaco.
Presidente: Lotti, chiarisca bene.
Avvocato Filastò: Ha detto vetro, infatti. Ha detto vetro.
Avvocato Bertini: Non c'è solo il parabrezza come vetro, nella macchina.
Avvocato Filastò: Lei, avvocato difensore...
Avvocato Bertini: Sì.
Avvocato Filastò: Avvocato difensore...
Avvocato Bertini: Sì, sono io.
Avvocato Filastò: ... lei non c'era quando io ho chiesto al signor Lotti che cosa intende per vetro. E lui mi ha detto che, per vetro, intende il parabrezza. Ci siamo stati cinque minuti a chiarire questa cosa.
P.M.: Eh, via, avvocato...
Avvocato Bertini: Ha risposta anche a me...
Presidente: Sì, avvocato, però.. .
Avvocato Bertini: ... il vetro.
Presidente: Scusi, avvocato Bertini, però dobbiamo precisare una cosa, in questo frangente ha detto che il vetro era mezzo opaco. E non era certamente il vetro del parabrezza.
Avvocato Bertini: Certamente.
Presidente: Questo, ha detto ora. Se dobbiamo stare alle regole. Bene Comunque ci spieghi lei, allora, Lotti. Bene, quello che voleva sapere l'avvocato.
Avvocato Filastò: Allora?
Giancarlo Lotti: Come?
Avvocato Filastò: Ha sparato contro il parabrezza, o contro il vetro opaco?
Giancarlo Lotti: Contro il vetro opaco. Allora ho preso lo sportello, o il vetro... Un lo so io di preciso.
Avvocato Filastò: Un lo sa.
Giancarlo Lotti: Cioè, la paura d'avere la pistola in mano, non son sicuro e l'ho preso o no.
Avvocato Filastò: Ma i ragazzi li ha presi?
Giancarlo Lotti: E come fo a saperlo?
Avvocato Filastò: Glielo dico io, li ha presi. Perché di nove colpi, non ce n'è uno che non è andato a segno, contro quei poveri ragazzi. Lo sa lei questo?
Giancarlo Lotti: Eh, ma c'è stato quell'altro che gli ha sparato di là.
Avvocato Filastò: Lei ha sparato contro i ragazzi, sì o no?
Giancarlo Lotti: Contro il furgone, ho detto io.
Avvocato Filastò: Ah.
Giancarlo Lotti: Però un so...
Avvocato Filastò: Spara tre colpi contro il furgone...
Giancarlo Lotti: ... se gli ho presi.
Avvocato Filastò: ... però lei non sa se ha preso i ragazzi.
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: E i ragazzi li aveva visti, li vedeva dentro mentre sparava? Sì, o no?
Giancarlo Lotti: No.
Avvocato Filastò: No.
Presidente: Senta Lotti... Scusi, avvocato, se mi inserisco un attimo. Però, nell'incidente probatorio lei ha detto che vide che il ragazzo, almeno un ragazzo era a sedere.
Giancarlo Lotti: No, da principio...
Presidente: Quindi vuol dire che allora, anche col vetro opaco, la luce interna fioca...
Giancarlo Lotti: Sì, io ho detto la parte di dietro.
Presidente: ... o qualcosa vedeva.
Giancarlo Lotti: Dalla parte di dietro. Che si spostava. Però un vedevo bene.
Avvocato Filastò: E quando l'ha detto questo... Lei ricorderà che ha detto anche che i ragazzi erano a sedere davanti. Erano a sedere sul sedile anteriore. Poi si è corretto, il giorno dopo, come lei sa!
P.M.: Nell'incidente probatorio ha sempre detto dietro, via... Nei verbali qui ha detto davanti...
Presidente: Comunque, qualcosa vedeva qualcosa, riusciva a vederla.
(voci sovrapposte)
Avvocato Filastò: Il giorno 27 novembre. E il giorno 28 novembre ha detto: 'mi ero sbagliato ieri.' Avvocato Bertini: Il 27 disse anche che vide...
Giancarlo Lotti: O un mi son spiegato bene. Non ho sbagliato.
Presidente: Va bene. Ora facciamo parlare lui, eh. Facciamo parlar lui.
Avvocato Bertini: "... vidi un'ombra." Quindi era palese che l'ombra non poteva esser davanti, ma dietro.
Avvocato Filastò: Certo.
Presidente: Va bene, ora facciamo chiarire a lui.
Avvocato Filastò: Quindi lei, avvocato, sta suggerendo al suo difeso...
Avvocato Bertini: No, io...
Avvocato Filastò: ... di dire che ha sparato...
P.M.: Di dire la verità.
Avvocato Bertini: No, io sto ricordando quello che disse il 27 di novembre in quest'aula.
Avvocato Filastò: Sì.
Avvocato Bertini: Disse che si affiancò al furgone e vide delle ombre.
Avvocato Filastò: Avvocato, io la pregherei di non interrompermi troppo.
Avvocato Bertini: È solo per precisare, avvocato.
Avvocato Filastò: Ha capito? Perché non vorrei andar incontro a uno sfogo che c'ho sullo stomaco da tanto tempo.
Presidente: Va bene, va bene, avvocato. Allora, a questo punto, interrompiamo 10 minuti, perché anche Lotti è stanco. Va bene?
P.M.: Bene. Meglio, meglio...
Segue...

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