lunedì 20 gennaio 2014

Fernando Pucci - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 06 ottobre 1997 - Prima parte


Presidente: Allora, buongiorno a tutti. Allora, c'è il signor Vanni con l'avvocato Filastò. Fenies, per Faggi; Bertini per Lotti, presente. Zanobini per Corsi Alberto che continua a rimanere assente. Va bene. Poi c'è Pellegrini, c'è Curandai, Colao; c'è l'avvocato Saldarelli. Allora, per le altre parti civili facciamole rappresentare dall'avvocato Curandai. Va bene? Così poi, pian piano, arriveranno tutti quanti. Pubblico Ministero, chi abbiamo oggi?
P.M.: Sì, Presidente, abbiamo Pucci Fernando e Pucci Valdemaro, per ora. Volevo ricordare al Presidente, se fosse possibile, quando vengono sentiti i testi, ricordare di chiedere a ciascuno se vogliono essere ripresi dalle...
Presidente: Avete ragione, perché 1'altra volta mi era sfuggito.
P.M.: Ce ne siamo dimenticati.
Presidente: Mi era sfuggito, perché non vedevo la telecamera di fronte. Quindi non...
P.M.: È sfuggito a tutti. E quindi, magari, abbiamo avuto qualcuno che ha...
Presidente: Bene, domandiamo subito appena arrivano...
P.M.: ... sia pure simpaticamente, ma si è lamentato.
Presidente: Okay.
P.M.: Allora sentirei Pucci Fernando, Presidente.
Presidente: Allora, può entrare Pucci Fernando. Buongiorno.
F.P.: Senza telecamere, eh, mi...
Presidente: Sì, sì. È Pucci Fernando, vero?
F.P.: Sì. Sì, sì.
Presidente: Allora, senza telecamere, me lo dice subito...
F.P.: Sì.
Presidente: Allora, per cortesia non riprendiamo il teste. Signor Pucci, dov'è nato lei?
F.P.: A Xxxxxx
Presidente: Quando?
F.P.: L'XX/XX/XX
Presidente: Bravo. Residente? Dove risiede?
F.P.: A Xxxxxxx
Presidente: Ecco, ora legga quel foglio lì che... Ad alta voce.
F.P.: Aspetti, se non mi metto gli occhiali, non... Un momento, eh, c'ho gli occhiali.
Presidente: Sì, sì.
F.P.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente:  Allora, lei viene come testimone.
F.P.: Sì.
Presidente: Vero? Viene qui a raccontarci di quello che sa di questa vicenda su cui sarà interrogato.
F.P.: Sì.
Presidente: Lei ci deve dire la verità, qualunque essa sia, chiunque sia coinvolto. Va bene?
F.P.: Certo.
Presidente: Per la parte che conosce lei. Solamente i fatti. Non commenti, giudizi suoi, no.
F.P.: Per carità!
Presidente: Quel che ha visto, quel che gli hanno detto, pian piano. E non si preoccupi, non gli succederà nulla. Sarà interrogato, prima dal Pubblico Ministero, che lo ha già sentito; e poi dagli altri difensori che chiariranno.
F.P.: Sì.
Presidente: E poi anche dal Presidente, vedremo un po'... Stia calmo, tranquillo e nessuno gli farà nulla. Va bene? Okay. Pubblico Ministero, prego.
P.M.: Grazie, Presidente. Signor Pucci, volevo chiederle innanzitutto...
F.P.: Si.
P.M.: ... che scuole ha fatto lei?
F.P.: Io, fino alla Quinta Elementare e basta.
P.M.: Ricorda in che scuola andava? Qual era la scuola.
F.P.: No, ma no...
P.M.: Il nome della scuola, no. Lei è stato in un istituto alla Madonnina del Grappa?
F.P.: Sì.
P.M.: E' lì che ha fatto le scuole?
F.P.: Fino... fino alla Terza, feci.
P.M.: Le ha fatte alla Madonnina del Grappa.
F.P.: Sì.
P.M.: Qui a Firenze.
F.P.: Insomma, lassù a Rifredi...
P.M.: A Rifredi.
F.P.: ... in via delle Panche, lassù.
P.M.: A via delle Panche.
F.P.: Sì.
P.M.: Lei ricorda in che periodo le ha fatte, quanti...
F.P.: Mah, ora non me lo ricordo.
P.M.: Quanti anni aveva?
F.P.: Mah.
P.M.: Era durante la guerra, dopo la guerra?
F.P.: Penso dopo la guerra,ma non me lo ricordo, via.
P.M.: Non lo ricorda. Poi però ha detto che ha fatto fino alla Quinta, quindi ha continuato a andare a scuola anche dopo la Madonnina del Grappa?
F.P.: A Montefiridolfi, sì.
P.M.: Ha fatto ancora la scuola. E ha fatto fino alla Quinta Elementare.
F.P.: Sì.
P.M.: Ha imparato, in queste scuole, alla Madonnina del Grappa, o dopo, qualche mestiere, lei?
F.P.: Io sì... No, dopo andavo all'Antinori a fare un po' di falegname, ma... Insomma, a quei tempi davano anche poco di soldi.
P.M.: Di paga. Però lei lo sapeva fare il falegname.
F.P.: Sì.
P.M.: Dove lo ha imparato?
F.P.: All'Antinori.
P.M.: A fare il falegname.
F.P.: Sì.
P.M.: Conosce anche qualche altro mestiere, o... lei fa l'imbianchino, abbiamo sentito...
F.P.: Sì, questi lavoretti così. Sa... ma...
P.M.: Non fisso.
F.P.: No, no.
P.M.: Quindi, l'unico suo datore di lavoro fisso, è stato 1'Antinori.
F.P.: Sì.
P.M.: Ricorda quanti anni c'è stato dall'Antinori?
F.P.: Mah,non me lo ricordo Per dire la verità, non me ne…
P.M.: Tanto tempo, o poco tempo?
F.P.: Mah... poco tempo sono stato, sì.
P.M.: Poco tempo. Poi ha continuato a fare questi lavori di falegname...
F.P.: Sì, questi lavoretti, così... per non star fermo, ecco.
P.M.: Per non star fermo.
F.P.: Sì.
P.M.: Li fa per qualcuno, o li fa solo per gli amici...
F.P.: Anche per clienti, per gli amici, insomma...
P.M.: Cioè, la chiamano e le chiedono di fare...
F.P.: Sì, sì.
P.M.: Quindi lei, come lavori, fa un po' di falegname e un po' di imbianchino?
F.P.: Sì, questi lavoretti da poco.
P.M.: Da poco. Ha l'attrezzatura, ha un laboratorio...
F.P.: Sì, sì. C'ho una stanzina, insomma...
P.M.: Dove tiene le sue cose?
F.P.: Sì, sì.
P.M.: Senta, lei ha anche un mezzo di locomozione? Un motorino, un'Ape, qualcosa...
F.P.: C'ho un'Ape.
P.M.: C'ha un'Ape. Da tanto tempo?
F.P.: Sì, eh... Penso che sia un 13 anni che ce l'ho.
P.M.: Che c'ha l'Ape.
F.P.: Sì.
P.M.: Senta, lei ha anche una pensione di invalidità?
F.P.: Sì.
P.M.: Ricorda, ci sa dire a quanto ammonta questa pensione?
F.P.: Mi danno 650 e rotti ogni due mesi.
P.M.: Ogni due mesi. Quindi, poco più di 300mila lire al mese.
F.P.: Sì, poco...
P.M.: E per i lavori che fa, le viene dato qualche compenso?
F.P.: Sì, poco, insomma. Io prendo poco, perché sennò mi leverebbero la pensione, ha capito?
P.M.: Ecco, sennò le levano la pensione.
F.P.: Sì. Bisogna prenda poco.
P.M.: E quello che prende, cosa prende? Un tanto a ora…
F.P.: Sì, sì.
P.M.: E lo fa tuttora, questo...
F.P.: Sì, qualche volta. Ma non sempre, eh. Quando mi chiamano... Ha capito?
P.M.: Questi lavori li fa da solo, o insieme a...
F.P.: Da solo, solo.
P.M.: Completamente da solo. Senta ancora una cosa, lei conosce Lotti Giancarlo?
F.P.: Sì, eh, hai voglia se lo conosco!
P.M.: Lo conosce bene?
F.P.: Eh...
P.M.: Da quanto tempo lo conosce?
F.P.: Eh, da... Ora non me lo ricordo ma l'è parecchio tempo, eh.
P.M.: Dove lo ha conosciuto?
F.P.: A San Casciano.
P.M.: Lo ha conosciuto in piazza, al bar, o...
F.P.: Al bar, in piazza lì, dove c'è quell'orologio, sa, sotto 1'orologio.
P.M.: La piazza dell'orologio. Sa come si chiama il bar dove lo ha conosciuto? 
F.P.: Come?
P.M.: Sa come si chiama questo bar dell'orologio?
F.P.: Ora, il bar, non me lo ricordo perché hanno cambiato gestore. E io non ci vo più, ecco.
P.M.: Non ci va più.
F.P.: No, non ci capito più, lì.
P.M.: E, invece, in questo bar ha conosciuto il Lotti.
F.P.: Sì.
P.M.: Quindi lei dice: tanto tempo fa...
F.P.: Tanto tempo fa, sì. Ma io non me lo ricordo quanto. Insomma, parecchio.
P.M.: Senta, e per quanto tempo lo ha... vi siete frequentati con il Lotti?
F.P.: Mah, ora... non glielo so dire, ecco. Perché...
P.M.: E cosa facevate insieme?
F.P.: E si andava a giro, a Firenze, la domenica sera... Insomma...
P.M.: Ci può dire dove? Andavate al cinema, andavate a prostitute... 
F.P.: Si andava al cinema, si andava... a giro per la città, insomma, ecco. Non è che...

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