mercoledì 16 ottobre 2013

Stefano G. - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 10 luglio 1997

 
 
P.M.: Sentiamo G. Stefano.
Presidente: Senta, lei vuol essere ripreso dalla televisione o no?
Stefano G.: No.
Presidente: No? Allora, niente telecamere. Come si chiama?
Stefano G.: G. Stefano. 
Uff. giudiziario: Nato a?
Stefano G.: A Xxxxxxx, il XX/XX/XX. 
Uff. giudiziario: Residente?
Stefano G.: A Xxxxx
Uff. giudiziario: Legga la formula.
Stefano G.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza."
Presidente: Lei è il fratello dell'altro signore che è uscito prima?
Stefano G.: Si.
Presidente: Bene. Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Grazie, Presidente. Che lavoro fa, signor G.?
Stefano G.: Lavoro in una ferramenta.
P.M.: Senta, lei ha conosciuto in passato, conosce il signor Faggi Giovanni?
Stefano G.: Sì, l'ho conosciuto tramite mio padre.
P.M.: Ci può spiegare come l'ha conosciuto lei, che tipo di rapporto c'era fra il Faggi e suo padre e quando l'ha conosciuto lei?
Stefano G.: Sì, fin da piccolo.
P.M.: Cioè, "piccolo" lei cosa intende? È del '60.
Stefano G.: '61, sì, ora non me lo ricordo bene, verso l'età di sette o otto anni.
P.M.: Quindi all'inizio degli anni '70, lei...
Stefano G.: Sì, penso di sì.
P.M.: ... lei ha questo ricordo?
Stefano G.: Sì.
P.M.: Il tipo di frequentazione, il rapporto che c'era fra suo padre e il signor Faggi ce l'ha presente, ce lo può descrivere? 
Stefano G.: Mah, io che mi ricordi io, che si ritrovavano la sera al bar, a quello che mi diceva i' mi' babbo. E poi andavano il sabato a fare la spesa a Galliano, a prendere l'acqua e basta, ecco. Quello...
P.M.: C'è stato qualche volta fuori anche lei insieme al Faggi e suo padre?
Stefano G.: No. Che mi ricordi io, sì, una volta a pescare. Quella me la ricordo.
P.M.: Si ricorda dove?
Stefano G.: Mah, che mi ricordi io, l'era il Mulino lì, vicino a Borgo. Lo chiamavano il Mulino.
P.M.: Vicino Borgo San Lorenzo?
Stefano G.: Sì.
P.M.: Siete andati... suo padre guidava?
Stefano G.: No.
P.M.: Aveva un'auto...
Stefano G.: No, aveva il motorino. Cioè, aveva provato a piglia' la patente, però è stato bocciato.
P.M.: E aveva lasciato perdere?
Stefano G.: Aveva lasciato perdere.
P.M.: Quindi andava... quella volta che lei ricorda, andaste con il Faggi?
Stefano G.: Sì.
P.M.: Lei ricorda che auto aveva quella volta, se lo ricorda, o il tipo di auto che ha posseduto il Faggi se lei lo sa.
Stefano G.: Quello che mi ricordo io, mi sembra un'Argenta e un'altra macchina grossa, mi sembra una Croma.
P.M.: Le FIAT Argenta sono quelle tipo 131, quelle macchine lì.
Stefano G.: Esatto, sì.
P.M.: Senta ancora una cosa: lei è mai stato al ristorante con suo padre, se lo ricorda, e il Faggi?
Stefano G.: Che mi ricordi io, no.
P.M.: È da escludere o... 
Stefano G.: No, è proprio... non ho proprio ricordanza, ecco.
P.M.: Quindi, di essere stato al ristorante con suo padre e il Faggi addirittura a Scarperia, è come ha detto alla Polizia, è... lo esclude?
Stefano G.: Non me lo... non me lo ricordo, ecco.
P.M.: Lei ricorda, lei a dir la verità alla Polizia ha detto : "Ricordo di non essere mai stato a Galliano e in altro posto locale unicamente a mio padre e Faggi, né tantomeno di essermi recato a Scarperia con mio padre, mio fratello Tiziano e il Faggi." Qui dice "né tantomeno".
Stefano G.: Non...
P.M.: Non ha... Lei ricorda di essere eventualmente, a Scarperia stato a ristorante con suo padre e Faggi e di aver incontrato il Pacciani?
Stefano G.: No.
P.M.: Lo esclude?
Stefano G.: Lo escludo.
P.M.: Bene, grazie. Senta ancora una cosa: riguardo il rapporto fra suo padre e il Faggi, ci può dire qualcosa di più? Lei ha...
Stefano G.: No, io...
P.M.: ... ha detto, qualcosa di più per quello che è stata un'impressione sua. 
Stefano G.: No.
P.M.: Perché suo fratello ha detto qualcosa ancora. Che non era ben visto in famiglia questo rapporto, ci ha detto suo...
Stefano G.: Sì, quello di sicuro.
P.M.: Come mai? Era troppo intenso questo rapporto?
Stefano G.: No, troppo intenso. I' mi' babbo lavorava a turni, si ritrovavano la sera, andava fuori. Però, giustamente, anche noi un s'andava mica a vedere cosa...
P.M.: Sì, sì. Ma io le dico solo se è sembrato in famiglia un rapporto anomalo. Non le chiedo niente di più.
Stefano G.: No, no. Che c'ha dato noia, senz'altro.
P.M.: Può spiegarci meglio o le è difficile? 
Stefano G.: No, a volte tralasciava più noi... cioè, invece... che stare più coi figlioli la sera, usciva e andava a' i’ bar. Ecco, quello.
P.M.: Suo fratello ha detto qualcosa di più: che era un rapporto, forse l'ha detto anche lei... se crede di poter dire qualcosa di più in proposito di questo rapporto? Sua madre si lamentava che sembrava un rapporto troppo...
Stefano G.: Sì, quello sì. Quello sì.
P.M.: Sua madre si lamentava.
Stefano G.: Sì. Che non gli andava bene, però...
P.M.: Sa se suo padre frequentava anche altri amici con la stessa intensità, o l'amico suo... 
Stefano G.: No.
P.M.: ...era solo il Faggi?
Stefano G.: No, no.
P.M.: Questo rapporto è durato, come lo ricorda lei, dagli anni '70 fino alla morte di suo padre, e poi c'è stato un...
Stefano G.: Mah... che mi ricordi io, sì, fino a che stava bene... non mi ricordo, andavano sì, a prendere l'acqua, a cosare. Però la domenica era sempre con noi, ecco.
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
Presidente: Parti civili?
Avvocato Colao: Senta, scusi lei ha ricordi del Faggi che la baciava e la stringeva forte quando lei era piccolo? Scusi con tutto il rispetto, perché lei era piccolo, ma qui si tratta di delineare una verità. Quindi, poiché lei lo ha dichiarato questo... 
Stefano G.: Sì.
Avvocato Colao: ... alla Polizia. Eco, che ricordo ha di questo?
Stefano G.: Mah...
Avvocato Colao: In particolare?
Stefano G.: ... forse a quei tempi, non... quando siamo piccoli un ci si fa caso. Però, ora poi ricordandolo, giustamente come ho detto anche alla Polizia, era un abbraccio, ecco, no un abbraccio di... come si può dire?, di cortesia, come si può fare a una persona, ma proprio una strinta che... come se fosse stata una sensazione mia.
Avvocato Colao: Va beh. Avvertiva che c'era questa... Bene, grazie. Non ho altre domande.
Presidente: Altre domande? Difesa?
Avvocato Fenies: Sì, Presidente. La stringeva in maniera vigorosa, per rimanere...
Stefano G.: Sì, ecco.
Avvocato Fenies: Si potrebbe dire così.
Stefano G.: Cioè, forse può darsi che possa essere stata anche una sensazione mia, che prima non sentivo però nel ricordarlo...
Avvocato Fenies: Senta signor G., lei si ricorda quando è stato sentito dalla Polizia Giudiziaria?
Stefano G.: Sono stato sentito due volte, però se gli dovessi dire quando...
Avvocato Fenies: Il 4 luglio '96, può darsi? Un anno fa.
Stefano G.: Può darsi, sì.
Avvocato Fenies: Quindi le è stato chiesto di ricordare fatti di 20 anni prima circa. Di quando lei era bambino.
Stefano G.: Quando ero bambino... ma non mi ricordo mica, non penso di ricordarmi cose...
Avvocato Fenies: Lei andava a pescare? 
Stefano G.: Sì, sono stato io... che mi ricordi io, una volta sola.
Avvocato Fenies: Dove? 
Stefano G.: Come ho detto prima, lo chiamavano Il Mulino. Penso lo chiamino ancora, lì, prima di San Piero a Sieve, Borgo, ora quella zona lì, io non mi ricordo.
Avvocato Fenies: Alla Polizia Giudiziaria il 4 luglio lei ha detto: "Ricordo che è capitato qualche volta di essere stato a pescare in località II Mulino, prima di San Piero a Sieve...
Stefano G.: Sì.
Avvocato Fenies: "... unitamente a mio fratello, mio padre ed il Faggi".
Stefano G.: Esatto. Quando s'andava non...
Avvocato Fenies: Possano essere state più di una volta?
Stefano G.: Sì, ora che mi ricordi io... una volta, due volte, tre volte. 20 anni fa, di quando uno è bambino, quindi...
Avvocato Fenies: Nella Marina lei non pescava? Nella Marina non pescava? La Marina, il fiume lì vicino a Calenzano. 
Stefano G.: A Calenzano? La Marina, sì. Sì, mi ricordo che alcune volte siamo andati, mi sembra di averlo detto, anche a pescare in Marina.
Avvocato Fenies: Senta, suo padre non aveva la patente.
Stefano G.: No. Ha provato ma, c'ha rinunciato subito.
Avvocato Fenies: Lei sa per quale motivo andavano a Gallino con il signor Faggi? 
Stefano G.: Io il motivo era quello di andare a fare la spesa e a prendere l'acqua. Perché quando tornavano, c'avevano la spesa e l'acqua. Poi, altri motivi... non è che io andassi dietro a loro.
Avvocato Fenies: L'acquistava anche suo padre?
Stefano G.: Come?
Avvocato Fenies: L'acquistava anche suo padre la carne, o comunque faceva la spesa?
Stefano G.: Sì, sì. No, no, carne, faceva la spesa.
Avvocato Fenies: Grazie, Presidente.
Presidente: Chi altro c'è?
P.M.: Sentiamo Patierno Maria Grazia. 
(voce fuori microfono)
P.M.: Io non ho problemi. Mi chiedono, Presidente, una piccola sospensione. Io non ho problemi.
Presidente: Ah, va bene. Sì, sì.
P.M.: Bene, grazie. Sospendiamo dieci minuti.
Presidente: Qualche minuto va bene? Un quarto d'ora? 
Avvocato: Un quarto d'ora, grazie.
P.M.: Abbiamo ancora tre testi, quattro.
Presidente: Sì, va bene.

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