venerdì 12 luglio 2013

Lorenzo Nesi - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 04 luglio 1997 - Decima parte

Segue dalla nona parte. 

Presidente: Va bene. Senta, il Vanni le ha mai parlato della casa lì a... Putignano, come si chiama?
P.M.: Faltignano.
Presidente: Faltignano, del mago?
L.N.: Dice che lì ci andava a caricare, però io non ci sono mai entrato.
P.M.: Diceva che andava a caricare, chi lo ha detto?
Presidente: Andava a caricare.
L.N.: Eh?
P.M.: Chi lo diceva?
L.N.: Vanni.
P.M.: Bene, grazie.
Presidente: Non ha mai parlato di riti, non riti, magie, o non magie...
L.N.: No. No, no...
Presidente: Bene, altre domande?
P.M.: Si, Presidente. E cominciamo da quest'ultima che gli volevo fare. Perché ne ha parlato a verbale. Cioè, nella casa di via Faltignano, dove stava... Lei sa chi ci abitava in quella casa lì?
L.N.: Lì ci stava la Sperduto... Io, chi c'era... Indovino, insomma... ci stava queste gente. Io però non ci ho mai messo piede.
P.M.: La Nicoletti Filippa, lo sa che ci stava?
L.N.: Sì, sì.
P.M.: Ecco. Lei ci è passato, a volte, con Vanni in macchina?
L.N.: Davanti, cento volte, perché andavo a Scandicci, ci avevo una ditta in via Amendola a Scandicci, sicché passavo sempre di lì.
P.M.: E lui diceva: 'in quella casa lì si va, ci vado a caricare'. Ho capito. Non diceva con chi?
L.N.: No.
P.M.: Senta ancora una cosa...
L.N.: Io mi immaginavo con questa Antonietta.
P.M.: Però ci stava anche la Filippa che faceva la prostituta.
L.N.: Sì, sì. Ma io sapevo che la Filippa l'era la donna di' Lotti.
P.M.: Ho capito. Lui diceva genericamente: 'ci vado a caricare', e non si sa...
L.N.: Mai fermato lì, mai... Ma non perché mai fermato per... non per pregiudizi a loro, o che...
P.M.: Passava a diritto, senta ancora una cosa: lei ha mai saputo se il Vanni teneva la Vespa in un garage?
L.N.: Sì.
P.M.: Me lo vuole spiegare?
L.N.: La teneva in un garage da... ora non mi ricordo, se la teneva da Fagiolino, da... come si chiama?
(voce fuori microfono)
P.M.: Da il Bartoli, sta dicendo.
L.N.: Da il Bartoli. Non da quello che aveva i ferri vecchi. 
(voce fuori microfono)
L.N.: Ecco, e da... Sì, sì.
P.M.: Lei è mai stato in questo garage?
L.N.: No.
P.M.: Non è mai andato, non è mai entrato, ma vicino ci è andato.
L.N.: Sì, sì. A volte non gli partiva la Vespa, si cambiava la candeletta. Ma io, dentro, non ci sono mai stato.
P.M.: Come mai dentro no?
L.N.: A me, questo garage, non...
P.M.: Si vuole spiegare? Non aveva piacere che entrasse?
L.N.: Sì, se gli aveva da pigliare qualcosa dentro...
P.M.: Andava lui.
L.N.: Sì.
P.M.: Lei non ci è...
L.N.: No, io l'aspettavo fuori. Stavo fuori.
P.M.: Ma ha avuto la sensazione che non lo volesse fare entrare...
Avvocato Pepi: Opposizione. Le sensazioni non le può dare il teste.
Presidente: Ora diciamo i fatti, poi ci dirà i fatti.
P.M.: Queste, le può dare secondo me. Perché gli chiediamo se...
Presidente: Perché non è entrato.
P.M.: È un fatto storico.
Presidente: Ci spieghi perché non è entrato, se voleva entrare, o...
L.N.: No, volevo entrare. Mario, per esempio, la... Io, coi motorini, un po' ho sempre aggeggiato fin da ragazzo. Se non parte, una cosa... A volte a Mario, la Vespa la gli serviva. Poteva... Dice: 'la un mi parte'. A parte il fatto gli andava dal meccanico, per esempio. Io non ci sono mai entrato. Ci sarà stato un po' di cosa da parte sua, ma io questa Vespa celeste, ricordo era celeste, vero Mario? Io non ci... Non gliene so quantificare bene, signor Giudice.
Presidente: Va bene.
P.M.: Senta ancora un'ultima cosa: lei ci ha spiegato che i rapporti che aveva Vanni con la Sperduto quando andava a casa sua, dell'ulteriore circostanza che poi ci andava anche Pacciani. E del fatto che poi, sappiamo tutti, il marito della Sperduto è deceduto impiccato. Io le chiedo: dopo quella morte, lei ha potuto notare se il carattere di Mario Vanni era cambiato? Se l'atteggiamento di Mario era cambiato nei confronti di Pacciani?
L.N.: Non glielo so dire. Mario ebbe un periodo, ebbe un periodo molto cupo, molto... molto... Mi ricordo tirò una seggiola dietro al mi' zio. Ebbe un periodo molto di nervosismo, molto di coso. Si attribuiva tutti che il dottore gli aveva detto di smettere di bere. Però io questo...
P.M.: Ma io le dico: quando, dopo che era morto il...
L.N.: No, non glielo so dire, dottore.
P.M.: Lei ha riferito che le sembrò...
L.N.: Cambiato.
P.M.: ... cambiato.
L.N.: Però noi si dava la colpa che non...
P.M.: Ma le sembrò nei rapporti, eh, non senza... Nei rapporti di...
L.N.: Che era cambiato come carattere. Perché Mario gli era un carattere allegro, gli era un carattere... Gli era lì, cupo a sedere, stava zitto. Nervoso. Non con me, eh. Con me Mario...
P.M.: Ma le sembrò che avesse soggezione di Pacciani o che...
L.N.: Di codesto senz'altro.
P.M.: Di codesto senz'altro. Non ho altre domande, grazie.
L.N.: Anzi, guardi...
P.M.: Prego.
L.N.: Questa l'è una domanda che non mi fa lei. Ma sono sicuro che una volta Mario mi disse che Pacciani gli voleva carica' la moglie. Io gli dissi: 'o Mario, la un la dà a te, figuriamoci se...' Questo... è vero, o non è vero?
Presidente: Va bene, va bene. Senta...
P.M.: Cosa voleva dire? Scusi, lasciamolo finire, Presidente. E quindi, cos'è successo?
L.N.: No, mi è venuto in mente ora, gliel'ho detto.
P.M.: Ah.
Presidente: Va be'...
L.N.: Lei mi ha detto: soggezione di' Pacciani, gli ho detto: Mario una volta mi confidò che il Pacciani gli voleva scopa' la moglie. Tanto...
P.M.: Più soggezione di così, dice lei.
L.N.: Tanto siete tutti maggiorenni, sicché non si scandalizza nessuno.
P.M.: È una forma di soggezione che...
L.N.: Ecco, Mario gli ha annuito anche, sicché...
Presidente: Sì, sì. Senta, signor Nesi...
P.M.: Lo ha visto la Corte, io no.
Presidente: Signor Nesi, l'ultima domanda: senta, lei ha detto, nella deposizione di questa mattina, che il Vanni, che lei era fraterno amico del Vanni.
L.N.: Sì.
Presidente: E viceversa, eccetera.
L.N.: Sì.
Presidente: Gli ha mai parlato, il Vanni, a lei che voleva acquistare una pistola e per che ragione?
L.N.: No. No, codesto non lo so.
Presidente: Non sa nulla di questa pistola che voleva acquistare...
L.N.: No, no.
Presidente: ... è andato, riandato, ha insistito...
L.N.: Ma forse sarà stato già negli anni...
Presidente: Eh?
L.N.: Negli anni che io ero separato, che andavo a dormire a Prato. Sicché a San Casciano mi fermavo meno.
Presidente: Va bene.
L.N.: E che la ditta l'aveva, la...
Presidente: Insomma, a lei non si è mai rivolto per una pistola.
L.N.: No. No
Presidente: Bene. Allora... Mi dica. Avvocato Bagattini.
Avvocato Bagattini: Mi riferisco a quelle macchine il cui ricordo le fu stimolato dalla frase che poi le disse il signor Rolando Nesi, no?
L.N.: Sì.
Avvocato Bagattini: La sera, eccetera. Lei ha parlato di tre, quattro macchine. È così?
L.N.: Cioè, c'era da, dalla strada degli Scopeti che era sempre deserta in quei tempi li, quella sera c'era traffico. E questa frase la venne fuori, mi ricordo abbastanza bene, non diciamo... Mi ricordo anche ho detto: 'porca miseria, l'è serata di guerra, qui '. Si tornava a casa da una gita, ha capito? Ora io se gli devo dire...
Avvocato Bagattini: Non volevo che l'espressione "c'era traffico", non volesse riferirsi alle macchine in movimento, ma alle macchine ferme.
L.N.: No, no, macchine ferme.
Avvocato Bagattini: Macchine ferme.
L.N.: Sì.
Avvocato Bagattini: E si ricorda se erano tre o quattro?
L.N.: Eh, no, no.
Avvocato Bagattini: E si ricorda, diciamo, l'area che occupavano queste varie macchine?
L.N.: No, no, non... Cioè, voglio... La capisca, gli Scopeti deserti per tre anni... Deserti, c'era qualcheduno di loro, si passò di lì perché la superstrada l'era chiusa, si passò di lì, e dico: 'guarda, le gente le rimettan fuori la testa', un discorso così, ha capito? Va bene.
Avvocato Bagattini: Si ricorda, signor Nesi, se queste macchine erano isolate l'una rispetto all'altra, oppure concentrate?
L.N.: No, no. No, mi ricordo di questo discorso e basta.
Avvocato Bagattini: E si ricorda se la visione di queste macchine era, è stato per un lungo tratto di strada, un relativo...
L.N.: No, no, c'era delle macchine, però dopo non gli so dire altro.
Avvocato Bagattini: Lei ha parlato del verbale del 26 febbraio '97, quindi mi sembra che sia oggetto di attività integrativa di indagine, parlava di un'area di circa 300- 400 metri entro la quale avrebbe visto queste auto. Poi glielo dico, perché lo vedo scritto lì detto da lei, eh.
L.N.: Può darsi, può darsi. Però io guardi, non... C'era, quella sera agli Scopeti, c'era movimento, però io proprio quantificarglielo in pieno, proprio in tutta sincerità... C'era movimento. E questa frase la venne fuori. Quando al bivio trovai...
Avvocato Bagattini: Sì, ho capito com'è venuto fuori.
L.N.: Ecco.
Avvocato Bagattini: Però mi riferivo, ancora una volta, in sostanza, che lei...
L.N.: Che poi non me...
Avvocato Bagattini: ... lo ha quantificato. Ha parlato di 300-400 metri.
L.N.: Non gli posso dire c'era una macchina viola, una rossa, ce n'era cinque, o ce n'era sette.
Avvocato Bagattini: Io non le sto chiedendo questo, signor Nesi, io le sto chiedendo di confermarmi o meno quello che lei, poche settimane fa, e cioè nel febbraio '97, ha dichiarato al...
L.N.: Io penso di aver dichiarato che c'era movimento di macchine agli Scopeti.
Avvocato Bagattini: Lei ha dichiarato anche che queste auto insistevano su un'area di 300-400 metri.
L.N.: Io... Codesto io, guardi, sarà. Non gliene so... Non sono in grado di...
Presidente: Bene, ha già risposto. Altre domande, avvocato?
P.M.: No, grazie, Presidente.
Presidente: No, no, l'avvocato Bagattini.
Avvocato Bagattini: No, io ho finito. Ho soltanto da produrre la contestazione...
Presidente: Ah, bene. Senta, signor Nesi, l'ultima, l'ultima.
L.N.: Sì.
Presidente: Non sa, non si ricorda l'ora in cui passò lì, eh, lei? Grossomodo.
L.N.: Come?
Presidente: L'orario in cui passò agli Scopeti quella sera.
L.N.: Eh, anche qui gliene dico male, perché noi si venne via da questo posto, da questa Madonna dei Fornelli...
Presidente: Sì, lei ha spiegato nell'altro verbale tutto...
L.N.: Sì, sì. Era, era buio. Ora, con l'ora legale, quando gli è buio di settembre? Io non lo so. Si venne via che era buio. Io la collocherei verso l'il. Si venne via che era buio, ci si fermò a mangiare e dopo si venne a casa. Ora io però l'ora...
Presidente: Bene.
L.N.: Ma io, io la collocherei dalla dieci e mezzo all'undici e mezzo, in quell'ora lì, ecco.
Presidente: Sì.
L.N.: Però non lo prenda, anche questo... Le sono cose, ha capito...
Presidente: Ce lo ha detto. Sì, sì.
L.N.: Di anni, come fo a saperlo?
Presidente: Bene. Se non ci sono altre domande, il signor Nesi può andare via. Grazie.
L.N.: Bene. Buongiorno.
Presidente: Buongiorno.
P.M.: Presidente, un minuto per prepararmi... Un minuto, basta.
Presidente: Eh, un minuto. Allora stiamo qui se è un minuto.
P.M.: Sì, senz'altro.

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