martedì 2 luglio 2013

Lorenzo Nesi - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 04 luglio 1997 - Seconda parte

Segue dalla prima parte.

P.M.: Senta, sa se Mario, con questa prostituta, usava vibratori o cose del genere?
L.N.: Sì, sì.
P.M.: Se lo portava con sé il vibratore?
L.N.: Sì, ce l'aveva. Dopo la ce l'aveva anche lei, mi sembra, sì.
P.M.: E' capitato a lei, da questa prostituta... Cioè, innanzitutto sa se questa prostituta è viva, l'ha più vista?
L.N.: Io so che l'è morta.
P.M.: Ecco. E ha mai avuto occasione di fare incontri che sono rimasti a lei in mente da questa prostituta perché particolarmente...
L.N.: Questa prostituta, io ,una volta ci lasciai Vanni, lì davanti, io non andai. Dopo dovevo, io andai in via Corridoni, tornare a prendere Vanni. Io feci icché avevo da fare e dopo tornai a prendere Vanni. Si era fissato, mi aspettava lì, sul marciapiede. E Vanni non c'era. Sicché suonai il campanello. Mi ricordo che dalla finestra c'era un omettino piccolo, un omino, guardava chi c'era. Io... suonò e mi aprì la porta. Io salii le scale, questa casa dunque l'era: si entrava, c'era questa saletta d'aspetto qua; dopo c'era la camera qua. Dopo qua c'era la cucina, il bagno, un'altra stanza. Non c'era Mario, sicché io credevo fosse, Mario fosse sempre a letto con questa donna. Sicché io mi permisi di aprire la camera, tanto... Aprii la camera e non c'era né prostituta e né Mario. E c'era un mago alla finestra con un affare rosso - c'era una finestra che la dava sulla strada - con un affare rosso che, appena io aprii la porta, quest'uomo...
P.M.: "Affare rosso”, scusi, cosa vuol dire?
L.N.: Tipo una lampada, un affare... Io, fu un attimo, ha capito? Io vidi questa cosa. Aveva una tonaca tipo la vostra, quella che c'ha lei...
P.M.: Un po' maghi siamo anche noi.
L.N.: Io le spiego, le spiego... Io richiusi, presi le scale e venni via. E in fondo alla strada trovai Mario. Trovai Mario e lui era andata in un bar a prendere qualcosa. Gli dissi questa cosa, io gli dissi: 'per l'amor di Dio, non ci torno più. Perché c'era questo, questo e questo...' B
P.M.: In questa stanza, dove c'era questo vestito diciamo da mago - si fa prima - non c'era né. .. Mario, no. La prostituta c'era?
L.N.: No, no. '
P.M.: Questo signore che lei vide che reazioni ebbe quando...
L.N.: Mah, un gesto di stizza. Gesto come... di stizza, ecco. Io richiusi la porta.
P.M.: Lei sa chi’ ' era questa persona, oppure ha riconosciuto questa persona in fotografie che le ha mostrato la Squadra Mobile?
L.N.: No.
P.M.: Non ricorda
L.N.: Perché fu...
P.M.: ... che gli sono state mostrate fotografie? Perché in un verbale si dà atto che le sono state mostrate fotografie e che lei ha detto che forse poteva essere un certo mago Indovino...
L.N.: Sì, ma...
P.M.: Aspetti, aspetti, aspetti. Scusi, eh, mi lasci finire. Le vengono mostrate delle foto e lei dice che: "La persona in alto ritratta insieme ad una donna" - che è la Filippa, Filippa Nicoletti - lei dice: "Ha una forte somiglianza con il mago da me visto, che però, ih quella occasione, era un po' più grosso di come si presenta in questa foto". Lei ricorda di aver visto questa foto?
L.N.: Si.
P.M.: E di aver avuto questa impressione.
L.N.: SI, sì.
P.M.: Ecco. Questa Filippa Nicoletti, lei la conosceva?
L.N.: La Filippa Nicoletti, sì. Ma io ci avrò parlato una volta o due, così, al bar. La vedevo... Però non è che io abbia amicizia, che abbia...
P.M.: Sì, sì.
L.N.: Cioè, non le so dir niente.
P.M.: Lei ha avuto, vedendo, questa foto di questo signore che la Polizia gli ha detto si chiama Indovino Salvatore...
L.N.: Esatto.
P.M.: ... di aver avuto l'impressione che fosse lui.
L.N.: Che fosse quello. Però..,.
P.M.: Era una sua impressione.
L.N.: Una mia impressione.
P.M.: Daltronde lei, con questo mago, per quanto tempo lo ha visto? E' stata una cosa...
L.N.: Sì, due secondi. «
P.M.: Ecco. Senta una cosa: sa se Mario Vanni andava anche con altre prostitute?
L.N.: C'era...
P.M.: O in altri posti, in altri...
L.N.: C'era una prostituta, però io non so se Mario ci andava. C'era una prostituta, era vicino a piazza dell'indipendenza. Siamo stati insieme con una prostituta in via della Scala...
P.M.: In che anni, ricorda? Cioè, il periodo è quello?
L.N.: Eh
P.M.: Lei ce lo ha detto...
L.N.: Andava da una prostituta a Poggibonsi o a Colle Val d'Elsa. Questo, tutto per detto di Vanni.
P.M.: Raccontato da lui.
L.N.: Io, dopo...
P.M.: Le è mai capitato di portare Mario alle Cascine?
L.N.: A?
P.M.: Alle Cascine.
L.N.: Sì, sì.
P.M.: Ci può spiegare come avveniva questo? Il furgone suo?
L.N.: Il furgone mio, sì.
P.M.: Con prostitute che trovava alle Cascine.
L.N.: Sì.
P.M.: Andava anche in via Fiume?
L.N.: Eh, codesto io credo che Mario, per quello che ne so io, in via Fiume credo non fosse stato ben accetto.
P.M.: Lo può spiegare?
L.N.: Eh...
P.M.: Cosa vuol dire "ben accetto"? E poi "credo", cosa vuol dire?
L.N.: Credo, credo che in via Fiume non ci sia stato. Però, dottore, sono tutte cose negli anni, sono tutte cose... sicché...
P.M.: Allora, se sono tutte cose, ci fa capire come mai le sembra di aver capito che non fosse ben accetto?
L.N.: Perché...
P.M.: Qual era il motivo?
L.N.: Ho nella mente dei discorsi che da questa prostituta in via, vicino a piazza dell'indipendenza, Mario non era ben accetto. Dopo...
P.M.: Perché, per il tipo di rapporti che aveva?
L.N.: Non lo so. E
P.M.: Non lo sa.
L.N.: Io gli dico...
P.M.: Sa chi era, può far capire chi fosse questa prostituta?
L.N.: No, non la conosco.
P.M.: Sono discorsi che le ha fatto lo stesso Mario, o che le ha fatto qualchedun altro?
L.N.: No, no. Mario, Mario.
P.M.: È lui che le ha detto, qui in via Fiume, però non...
L.N.: Sono ricordi nel tempo, che dopo si focalizzano, si quantificano... Io non credo che da questa prostituta in via, vicino a piazza dell'indipendenza... Non so via Fiume in dov'è, non lo so.
P.M.: Sì, sì, è vicino.
L.N.: C'era una prostituta...
P.M.: Sempre alla Stazione Senza, lei sa se Mario andava anche dalla Sperduto?
L.N.: Sì, sì.
P.M.: È un fatto abbastanza, oramai notorio in questi...
L.N.: Sì, sì, sicuramente.
P.M.: E che tipo di rapporti aveva con la Sperduto? Ci... se lo sa personalmente lei, o se glielo ha raccontato Mario.
L.N.: Dunque, il rapporto con la Sperduto, glielo spiego io, glielo posso spiegare benissimo.
P.M.: Sperduto Antonietta.
L.N.: Il rapporto con la Sperduto: Mario portava la posta, credo a codesta donna.
P.M.: Dove stava questa donna?
L.N.: La stava... Mario faceva un giro, salvo errori, comunque confrontatele tutte e guardatele queste cose, perché...
P.M.: Sì, le abbiamo già guardate...
L.N.: Anzi, faceva un giro da Montefiridolfi calava giù da Fabbrica, prendeva dal ponte nuovo. Il rapporto con la Sperduto cominciò così: nei primi tempi questa donna era un po' restia, era un po'... diffidata di...
P.M.: Lui era il postino e lei era la signora a cui portava la posta.
L.N.: Sì, questo. Ed era un po' diffidata.
P.M.: E stava dalle parti di Fabbrica alla Sambuca?
L.N.: Sì, una strada. . . come la si chiama? Via Chiantigiana...
P.M.: Bene. Via Chiantigiana.
L.N.: Mario cominciò a fare le sue avances con questa donna, e questo me lo ricordo bene.
P.M.: Glielo diceva Mario.
L.N.: Sì, me lo diceva a me. Cominciò a fare le sue avances con questa donna. E questa donna non è, che la gli si concedesse subito. Ci fu dei momenti che mi ricordo mi diceva che lei la gli girava intorno alla tavola - c'era una tavola, non lo so io - e lui si masturbava. E dopo, a regola, questa donna la cominciò... cioè, da... questa poeretta, la si concesse.
P.M.: Lei sa se da questa signora ci andava anche il Pacciani?
L.N.: Sì.
P.M.: Ci può spiegare come lo sa e cosa sa.
L.N.: Perché... Perché Mario una volta, Mario una volta mi disse che era l'ora di farla finita di andare dalla Sperduto, perché il marito era incazzato nero...
P.M.: Sa come si chiamava il marito?
L.N.: Il marito non lo conosco.
P.M.: È Renato Malatesta, quello che è morto impiccato.
L.N.: So che è morto, ma io 'non lo conosco, non l'ho mai visto. Non...
P.M.: Bene. Era...
L.N.: Era incazzato nero, perché questi insomma, facevano un po'...
P.M.: "Questi", sarebbero Vanni e Pacciani?
L.N.: Vanni e Pacciani. Facevano un po' come uso essere in casa sua. E che quest'uomo era arrabbiato e che . questa cosa la doveva finire. E che quest'uomo, se andava a dormire dopo desinare, andava con una falce sotto il guanciale, roba del genere. Questi sono discorsi del Vanni. Dopo, quest'uomo morì, io non lo so.
P.M.: Lei sa se nel rapporto che c'era con la Sperduto quando andavano insieme, c'era qualcosa di anomalo, fra...
L.N.: No, di anomalo...
P.M.: Quando andavano Pacciani e Vanni.
L.N.: D'anomalo c'era, io credo, io credo, questa è una mia opinione però. Io credo che Pacciani ci sia entrato di prepotenza in questo rapporto con questa donna. Ci sia entrato di prepotenza, però io se gli dovessi proprio dire delle cose... Io gli vo a discorsi fatti, a cose...
P.M.: Da Mario.
L.N.: Da Mario, sì.
P.M.: Lei sa se avevano avuto, Pacciani e Vanni, discussioni col marito della Sperduto? Minacce...
L.N.: Io penserei di sì.
P.M.: Penserebbe perché glielo ha raccontato Vanni.
Segue...

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