martedì 18 giugno 2013

Norberto Galli - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Sesta parte

Segue dalla quinta parte

Presidente: Parti civili? Nessuno. I difensori?
Avvocato: Sì, Presidente. Signor Galli, volevo qualche precisazione circa l'auto da lei notata, all'imbocco della piazzola degli Scopeti. Lei ha parlato di un auto di mezza cilindrata...
N.G.: Di media. . . però, il colore non saprei dire se era bianca se era.. . il colore e che tipo di macchina, mi sembrava una macchina corta nel passare.
Avvocato: Lei con che auto passò?
N.G.: Eh, mi sembra, allora, ci avevo, una cosa, una Polo, mi sembra, che abbia avuto la Polo.  
Avvocato: Ebbe modo di confrontare la posizione dell'auto, rispetto alla sua?
N.G.: Ma mi sembrava piccola, più o meno una macchina in quel modo.
Avvocato: Una macchina a due o tre volumi?
N.G.: Io, il due volumi cosa significa? Mi spieghi.
Avvocato: Cioè, due volumi, due volumi è...
N.G.: Una macchina compatta, piccola.
Avvocato: Una macchina compatta, senza il bagagliaio posteriore.
N.G.: SI. A me sembrava senza bagagliaio posteriore.
Avvocato: Senza bagagliaio posteriore.
N.G.: Io, così con la coda dell'occhio però, io camminavo, poi se c'era una persona, se c'era la Gabriella era accanto a vedere se poteva vedere, certamente..., bisognava che qualche d'uno si fosse fermato, per vedere bene.
Avvocato: Quindi, mi pare di capire una macchina a due volumi.
N.G.: Penso di sì.
Avvocato: Quindi non una familiare.
N.G.: No. Almeno credo, poi almeno a colpo d'occhio, così, no.
Avvocato: No, questo glielo dico perché lei ebbe ad affermare in sede di sommare informazioni, l'8 febbraio ' 96, davanti al Procuratore della Repubblica, di escludere categoricamente, che si trattasse di una macchina a tre volumi, di grossa cilindrata, anche familiare.
N.G.: A me è sembrata una macchina piccola, di media cilindrata, come la mia, insomma.  
Avvocato: No, conferma questa circostanza?
N.G.: Sì, sì.
Avvocato: Di escludere categoricamente...
N.G.: Sì, sì.
Avvocato:  . . . che si trattasse di una macchina a due volumi...
N.G.: Di media cilindrata.
Avvocato: ... di grossa cilindrata.
N.G.: Di media cilindrata, no grossa cilindrata.
Avvocato: No, esclude che fosse di grossa cilindrata.
N.G.: Sì.
Avvocato: Bene, grazie, non ho altre domande.
Avvocato: Galli, mi scusi, lei prima, nel rispondere alla rappresentante della pubblica accusa, riferito alla signora Gabriella Ghiribelli, ha detto, ha usato il termine, "beveva come una spugna". 
N.G.: Ma béve tutt'ora, credo. Basterebbe fare una perizia, io gli ho fatto fare una perizia quando lei mi ha accusato, gli ho fatto fare una perizia, mi è costata un milione e 450 mila lire. 
Avvocato: Ho capito. Lei, chiedo scusa, potrebbe ripetere, quand'è che l'ha frequentato, in che anni?
N.G.: Da... io ho conosciuto lei nell'83, verso il 15 marzo.
Avvocato: E quando l'ha conosciuta già faceva uso di...
N.G.: Lei era molti anni che viveva prima a Prato, poi a Firenze, ma lei c'ha una lunga lista di precedenti, su queste cose...
Avvocato: Le risulta se è mai stata ricoverata proprio per...
N.G.: Mah, io ho saputo che anche non molto tempo fa è stata ricoverata. Da una signora... me lo ha detto.
Avvocato: Recentemente?
N.G.: Anche recentemente.
Avvocato: Mi scusi, andando...
N.G.: Io, l'ho portata all'ospedale diverse volte...
Avvocato: Lei personalmente.
N.G.: Io personalmente. Perché lei, con la scusa del cuore, invece il cuore non era vero niente, lei diceva che gli faceva male il cuore, invece era l'alcol. Passavo da bischero qui, anche... E poi ce l'ho portata anche per un'altro motivo, ma quello non centra niente.
Avvocato: Mi scusi, lei...:
N.G.: Per una malattia, credo che l'avesse avuta anche Salvatore Indovino quando è morto.
(voce fuori microfono)
N.G.: Sì, io credo che lei abbia avuto una malattia contagiosa. Questo basterebbe rivolgersi all'ospedale, a coso, a... come si chiama, a Ponte a Niccheri.
Avvocato: Va bene. E, nel frequentare la casa del Salvatore Indovino, ha mai visto disegnato una stella con il carbone a cinque punte?
N.G.: No, io queste cose non le ho mai viste.
Avvocato: Ha mai visto preservativi?
N.G.: No.
Avvocato: Ha mai visto se c'erano tràcce di sangue?
N.G.: No.
Avvocato: Ha mai visto dei ceri spenti?
N.G.: No.
Avvocato: La ringrazio.
Presidente: Allora, ci sono altre domande?
P.M.: Dopo il difensore, il P.M. ne ho ancora una, grazie?
Avvocato Pepi: Io, soltanto due domande, la prima è questa: lei prima ha parlato di una perizia che lei avrebbe fatto spendendo un milione e quattro sulla Ghiribelli.
N.G.: Sì, dicendo che io, quando lei mi ha denunciato, quando lei mi ha denunciato nell'88, disse che l'avevo picchiata io, e invece non risultava nessuna traccia. Lei viaggiava con i tacchi, ora non li porterà più, sempre con i tacchi a spillo, per essere più sexy, non lo so. Era caduta e aveva battuto in un quadro, e non c'era nessuna traccia di me.
Avvocato Pepi: Senta, lei ha detto che più volte è passato dalla strada degli Scopeti; ecco io le chiedo questo, a parte lei ha già risposto, però una precisazione: ma passando con la macchina dalla strada degli Scopeti, è possibile, vedere la tenda dei francesi o non era possibile vederla?
N.G.: Non lo so.
Avvocato Pepi: Lei non l'ha mai notata passandoci?
N.G.: No.
Avvocato Pepi: Bene, non ho altre domande.
N.G.: lo potrei dire una cosa...
P.M.: Un'ultima domanda Presidente è questa: quando andavate per le iniezioni o per altri motivi in casa dell'indovino...
N.G.: Sì.
P.M.: ... capitava, è capitato che in camera andasse solo la Ghiribelli, o ci andava anche lei?
N.G.: No, c'è andata anche da sola..
P.M.: Anche lei da sola.
N.G.: Sì, sì.
P.M.: Quindi se lei...
N.G.: Non ero mica geloso io.
P.M.: E' capitato, lei sa che la Ghiribelli, possa essere andata in casa e lei è rimasto fuori?
N.G.: Ma non lo so, ci può essere andata anche da sola non lo so questo. Io so che lei, Salvatore lo conosceva da molti anni. Lei tanto - come gli ho detto prima - lei...
P.M.: La mia domanda era solo per...
N.G.: ... con il fratello. Io... Ci può essere andata anche prima di conoscere me, con il fratello, con altre persone.
P.M.: No, io dico quando conosceva lei?
N.G.: Questo non... forse lei ci è andata quando lei mi ha fatto arrestare. Lei, perché lei, da casa mia, quando io a San Casciano venni via, lei mi fece portar via tutto l'olio, tutta la roba che avevo in casa e questa... i quadri che ci avevo erano tutti in casa di Salvatore.
P.M.: Quindi lei frequentava la casa di Salvatore anche senza...
N.G.: Sì, anche con altre persone.
P.M.: Senza che lei fosse presente.
N.G.: Sì, quando non stava con me. Per un periodo...
P.M.: Lei dice, lei non ha visto ceri, cose di questo genere...
N.G.: No, perché lei è stata un periodo, anche quando mi fece arrestare, lei, con il coso... con un certo Fiammeri. Che io questo Fiammeri, venne da Arezzo mi telefonarono, e lo bastonai bene bene, perché io ho sempre usato le mani.
P.M.: Questo lo abbiamo capito. Ci ha detto della perizia...
N.G.: No, no era un periodo...
P.M.: Ha parlato, lei che ha speso un milione e quattro per...
N.G.: Era un periodo che io...
P.M.: Io volevo ritornare sulla domanda. Lei ha già risposto, ma per vedere se ho capito bene. In questo periodo, mentre lei era in carcere, lei andava, la Ghiribelli andava a casa dell'Indovino.
N.G.: Sì, che lei... Salvatore mi telefonò, mi telefonò perché gli avevo detto di rintracciarmi, e mi disse che si trovavano li.
P.M.: Casa sua.
N.G.: A casa sua. Io sono andato lì, ho litigato. Questo Fiammeri comincia a farmi, mi dice: 'io faccio karaté, faccio qui e là...', ero in una terrazza, come mi disse così, io lo presi e gli piantai sopra un bel cazzotto messo bene e gli feci ruzzolare le scale.
P.M.: Non ho altre domande, grazie.
N.G.: Io vi ridico la verità.
Presidente: Senta un po' signor Galli, si sieda qui.
N.G.: Mi scusi.
Presidente: Senta, lei ha detto che passava, quella sera passò per gli Scopeti, perché una strada che...
N.G.: Ma la strada mi sembra che era chiusa in quel periodo. 
Presidente: ...che le tornava meglio. Però qual è stata, lei ha parlato di lavori in corso. Dove?
N.G.: Io, mi sembra che c'era, dove c'era l'uscita, io, c'è lo svincolo per San Casciano, il raccordo dalla superstrada da Siena...
Presidente: Sì, che era interrotta la superstrada?
N.G.: Mi sembra che c'erano dei lavori in quel periodo.
Presidente: Era interrotta la superstrada.
N.G.: Sì, o lì o allo svincolo per l'uscita.
Presidente: Sì, va bene.
N.G.: Mi sembra che c'è stato dei lavori, perché io di li uscivo, uscivo su dietro quelle mura e ero subito a casa.
Presidente: Sì. Anche se gli faceva molto comodo, però quella sera era interrotta la superstrada.
N.G.: Mi sembra che sia stato in quel periodo, da qualche giorno interrotta.
Presidente: Bene. Senta un po'...
N.G.: Non vorrei...
Presidente: ... lei dice: quando è assata in quel punto, ha sentito dei rumori, ha parlato della festa, di quella setta religiosa, eccetera.
N.G.: Si sentiva dei rumori ancora.
Presidente: Che tipo di rumori ha sentito? C'era la musica, roba, ancora le luci accese... Su in alto.
N.G.: Sì, più avanti.
Presidente: Più in avanti.
N.G.: Avanti. E mi sembra, era illuminata, cioè anche prima, prima di arrivare li, c'è anche un'altra villa dei Krishna, che forse c'era le luci accese anche lì, prima di arrivare lì, dov'è questa piazzola, c'è un'altra villa dei Krishna, mi sembra. E mi sembra che era illuminata anche lì, una volta era illuminata.
Presidente: Vide delle luci accese?
N.G.: Mi sembra che a volte, quando sono passato, c'era, era anche illuminata anche questa villa qui. Perché ce ne hanno due, no?
Presidente: Senta, la Gabriella le ha mai parlato, a lei che si era presentato un giorno un signore con un fallo finto?
N.G.: No.
Presidente: Non le ha mai detto nulla di questo? Cioè com'è solito, anche per ridere, che so io?
N.G.: No, no.
Presidente: Va bene.
N.G.: Non potrei dire -una cosa...
Presidente: Se non ci sono domande può andare, grazie.
N.G.: Grazie.

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