sabato 29 giugno 2013
giovedì 27 giugno 2013
Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Sesta parte
mercoledì 26 giugno 2013
Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Quinta parte
martedì 25 giugno 2013
Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Quarta parte
lunedì 24 giugno 2013
Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Terza parte
P.M.: Lei è andata con questa macchina, con il Lotti, nella... innanzitutto con il Lotti, nella piazzola di Scopeti?
F.N.: Sì, ci fermavamo, sì.
P.M.: E nella piazzola di Vicchio, dove c'è stato l'omicidio?
F.N.: Eh, qualche volta sì, ma che proprio mi ricordi bene, non lo so. Come dico, ero sempre bevuta anch'io .
P.M.: Aspetti un attimo. Lei in questa piazzola di Vicchio poi c'è stata riportata...
F.N.: Sì.
P.M.: ... abbiamo fatto un sopralluogo...
F.N.: Sì.
P.M.: L'ha riconosciuta?
F.N.: L'ho riconosciuta.
P.M.: Era quella dove andava con il Lotti?
F.N.: Sì. la macchina?
F.N.: Sì, prima la... faceva il giro, la metteva con culo verso... che c'erano delle erbe, lì non era come l'ho vista ora io.
P.M.: Prima c'era l'erba, e invece quando l'ha vista lei come...
F.N.: Ora è pulita, insomma, ci sono quelle lapidi ma prima era tutto...
P.M.: Le lapidi dove...
F.N.: Sì, sì.
P.M.: Prima era piena di erbe?
F.N.: Tutto... e di erbe di sterrato, insomma...
P.M.: Voi mettevate la macchina dove ci sono ora le lapidi?
F.N.: Eh, su per giù lì.
P.M.: Con la parte
F.N.: Col muso verso la strada.
P.M.: E il dietro verso la montagna.
F.N.: Sì, sì.
P.M.: E andavate di giorno o di sera?
F.N.: Di giorno.
P.M.: Lei ricorda di esserci stata più volte?
F.N.: Ma non mi ricordo bene ora, proprio a dir tante volte non lo so.
P.M.: Lei ha detto, ora glielo leggo, signora...
F.N.: Sì, sì.
P.M.: ... così vedrà si ricorda meglio. Allora, dice... Nel corso del sopralluogo che abbiamo fatto, lei dice : "Avuta la presenza della Nicoletti, lei dice, veniva inviata all'ufficio a indicare il luogo, se era quello dove ci si trovava. Nicoletti l'ha già detto. Dichiarava che si trattava proprio del luogo nel comune di Vicchio dove si era già recata in passato in compagnia di uomini. E di cui aveva già parlato al P.M. nelle precedenti deposizioni." Poi dice: "Dopodiché precisava che in tale luogo era stata due otre volte appartata in macchina con Lotti Giancarlo, che l'aveva portata sul posto a lui precedentemente conosciuto" È così?
F.N.: Sì, sì.
P.M.: Poi ha detto: "Dichiarava, in particolare, che si era ivi recata con il Lotti sempre di giorno...", e lo sta dicendo anche oggi...
Presidente: Scusi, "... da lui precedentemente conosciuto", si riferisce al luogo o al Lotti?
P.M.: Al luogo, al luogo.
F.N.: Al luogo.
P.M.: II... "precedentemente conosciuto", il Lotti e il luogo, Presidente. Il verbale è così fatto.
Presidente: No, chi è che conosceva il luogo, il Lotti o lei?
F.N.: Il Lotti conosceva il luogo.
P.M.: La signora ha sempre detto che lo conosceva il Lotti quel posto.
F.N.: Che io no. Io come facevo a andarci. Il Lotti mi c'ha portato la prima volta.
Presidente: È il Lotti che l'ha portata in quel posto. Ha detto: 'andiamo lì a Vicchio, in quel posto...'
F.N.: No, mi portava. Ero in macchina con lui, mi fermava lì. Io non son pratica, non guido io, non guidavo a quei tempi. Perciò non sapevo dov'era, se era Vicchio, se era San Casciano, se era gli Scopeti, non lo so mica dov'era.
Presidente: In quel punto l'ha portata il Lotti.
F.N.: Sì.
P.M.: Ecco, lei poi ha detto, signora: "Sempre di giorno e in date che non ricordava". Lei dice dall'81 e poi successivamente nell'82 e forse in periodi successivi che non ricordava. Poi lei dice di essersi recata in quel luogo con il Lotti che conosceva la strada.
F.N.: Che conosceva la strada.
P.M.: Ecco, lo dice lei. "Ricordava inoltre che il Lotti a quell'epoca aveva l'auto sportiva di colore rosso sbiadito."
F.N.: Sì.
P.M.: Ricorda di esserci stata con quella macchina lì.
F.N.: Sì, sì, quella lì.
P.M.: Senta una cosa, e lì nei pressi vi fermavate per stare insieme, e poi vi fermavate a mangiare al fiume, v'è mai capitato?
F.N.: Ci fermavamo anche a prendere un caffè, se c'era un bar, se c'era qualcosa.
P.M.: Lei ricorda che con la...
F.N.: Un caffè... un vermouth, un cognac, no?
P.M.: Lei ricorda che con la Polizia avete poi visto un luogo vicino a La Casa del Prosciutto dove lei ha detto che vi eravate fermati a mangiare.
F.N.: Sì, mi ricordo, sì.
P.M.: È così? Lì vicino...
F.N.: Sì. Che ci aveva fatto fare due panini.
P.M.: Vi siete fatti fare i panini. Lei ricorda se c'era un fiume davanti dove a volte vi siete rinfrescati?
F.N.: Sì, c'era un fiume, un fiumiciattolo, insomma...
P.M.: Più davanti. Ho capito.
F.N.: Dall'altra parte però della...
P.M.: Della piazzola.
F.N.: Della piazzola.
P.M.: Ho capito. Senta una cosa, e invece nella piazzola di Scopeti, ricorda di esserci stata anche con altre persone?
F.N.: Sì.
P.M.: Ricorda con qualcuno in particolare?
F.N.: Con questo che è stato per un anno e mezzo il mio convivente. Ci fermavamo lì anche per mangiare un gelato, praticamente. Sempre nel pomeriggio.
P.M.: La piazzola dove è avvenuto l'omicidio dello...
F.N.: L'ultimo omicidio, sì.
P.M.: Quindi, lei è stata con il Lotti in quella di Vicchio, e con questo signore nella piazzola di Scopeti? Il nome ce lo dovrebbe fare però, signora.
F.N.: Il Sadatti l'avete già...
P.M.: Sadotti. Eh, ma la Corte non lo sa.
F.N.: Il Sadotti.
P.M.: E l'ha confermato. Ho capito. Senta ancora, in questa piazzola di Vi..., chiedo scusa, di Scopeti, è mai capitato che siate stati importunati da guardoni?
F.N.: Sì.
P.M.: Ricorda la circostanza?
F.N.: Si stava lì seduti che si stava mangiando un gelato, era d'estate... Perché questo Sadotti a me m'ha conosciuto nell'82, fino all'84 che non sono andata via con lui capitava il pomeriggio di domenica, di sabato, quando poteva capitare, e s'andava a fare una girata, praticamente, come le dicevo, che Indovino era d'accordo di questo rapporto che io avevo con questo Sadotti, perché sapeva che lui stava male. E allora ci fermavamo lì, prima d'arrivare a casa, a fare due chiacchiere e anche a mangiare un gelato. Perché non c'era motivo d'andare in quella piazzetta anche per avere rapporti, si poteva andare benissimo anche a casa.
P.M.: Ho capito. E questa occasione in cui siete stati molestati da dei guardoni la ricorda meglio, ricorda qualche particolare?
F.N.: Sì, si è visto che dal greppo veniva una persona, allora...
P.M.: Dal greppo, cioè dalla macchia?
F.N.: Sì, dalla macchia, perché noi s'era sulla piazzetta, dalla strada saliva una persona.
P.M.: Lei l'ha vista questa persona?
F.N.: No, perché io... l'ho vista però non me la... proprio in faccia non l'ho vista. Era uscito quest'uomo, questo Sadotti, allora lui è scappato, non so se era col motorino, se era con qualcosa, ora non mi... comunque è scappata questa persona.
P.M.: Il Sadotti le ha detto se aveva visto le caratteristiche fisiche di questa persona?
F.N.: No, non m'ha detto niente.
P.M.: Ricorda questo episodio se era di giorno o di sera?
F.N.: Del pomeriggio.
P.M.: Pomeriggio. Ricorda se era estate o inverno?
F.N.: Estate. Si mangiava il gelato quel giorno.
P.M.: Quindi era epoca in cui lei stava in casa con Indovino, o successiva?
F.N.: No, no, quando stavo ancora con Indovino.
P.M.: Quindi siamo in epoca quantomeno...
F.N.: Verso l'83 i primi... l'83, nell'estate dell'83.
P.M.: L'estate dell'83. Può darsi che erano due i guardoni, o era uno solo?
F.N.: Una volta erano anche due, sì.
P.M.: Quindi, siete stati - io glielo contesto perché nel verbale effettivamente lei ha detto erano due...
F.N.: Due, sì. Uno da una parte e uno dall'altra, erano spuntati.
F.N.: Un'altra volta eravamo più su degli Scopeti, non in questa piazzetta. C'era poi una stradina su su, e si era andati su.
P.M.: Allora, la volta in cui eravate nella piazzola del delitto era...
F.N.: Era uno.
P.M.: ... un solo guardone. Un'altra volta...
F.N.: Erano due.
P.M.: . . . eravate in una piazzola diversa, sempre agli Scopeti...
F.N.: Sì, sempre sugli Scopeti, sì.
P.M.: ... e erano due. E in quella volta lì voi avevate una coperta sulla macchina, può essere?
F.N.: Sì, c'aveva messo una coperta, copriva i finestrini.
P.M.: Era in un periodo di tempo vicino alla volta precedente o era tutto in un'altra occasione?
F.N.: Ora non lo so, perché siamo stati quasi due anni a avere questo rapporto...
P.M.: In macchina.
F.N.: In macchina... non in macchina, s'andava, s..
P.M.: Va be', in cui usavate la macchina, scusi, volevo...
F.N.: Ecco, sì, sì.
Segue...
venerdì 21 giugno 2013
Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Seconda parte
P.M.: Senta, lei sa se quando... ci può dire se quando abitavate insieme, o successivamente, l'Indovino aveva intrapreso un'attività di mago, cose del genere?
F.N.: Non che io sappia.
P.M.: L'ha sentito dire da qualcuno?
F.N.: Ma, io finché non...
P.M.: Dopo la sua morte l'ha saputo da qualcuno che faceva il mago?
F.N.: No, no.
P.M.: Però lei, signora dice che vuol confermare quel che ha detto. Io le dico che la prima volta che è stata sentita...
F.N.: Sì.
P.M.: ...il 27 novembre, a domanda lei dice: "Ho saputo dopo la sua morte che l'Indovino, dopo la nostra separazione, faceva il mago od una cosa del genere. Io, quando stavamo insieme, non l'ho mai visto fare il mago”.
F.N.: Certo. Ma per sentito dire, no che io me ne ...
P.M.: Io, la domanda che le facevo era se l'aveva sentito dire. Lei l'ha sentito... da chi l'ha sentito dire?
F.N.: Chiacchiere di paese, di San Casciano. Non...
P.M.: Perché lei, dopo questa separazione dell'84 frequentava comunque, qualche volta... lo andava a trovare?
F.N.: Lo andavo a trovare, sì, perché ero sempre innamorata di lui.
P.M.: E era malato?
F.N.: Sì.
P.M.: Molto?
F.N.: Gravemente. Gravemente malato, sì.
P.M.: Qualcuno lo assisteva in quel periodo?
F.N.: Ma, io c'ho trovato qualche volta la Ghiribelli, col Galli.
P.M.: L'assistevano nel senso lo...
F.N.: Gli facevano una puntura, non so, perché io non ci stavo tanto tempo. Ci potevo arrivare la mattina e la sera andavo via. E poi quando è stato qualche volta più grave, sono stata all'ospedale insieme a lui.
F.N.: Stava per morire, sì. Sono andata anche in Sicilia, esattamente il 15 d'agosto dell'86, e son tornata indietro a Castiglione il 5 di settembre... 5-6, insomma roba di giorni, sempre dell'86, che poi lui è morto.
P.M.: Senta, in quel blocco di via Faltignano dove abitavate voi, accanto abitava la signora Malatesta?
F.N.: Sì.
P.M.: Si ricorda con chi abitava?
F.N.: Ma, con uno che si chiamava Vincenzo che faceva lo spazzino, poi il cognome non lo so, non me lo ricordo.
P.M.: Trancucci, per caso?
F.N.: Ma, mi sa.
P.M.: Non se lo ricorda.
F.N.: Non me lo ricordo.
P.M.: In questa... la signora Sperduto abitava con qualche altro familiare oltre che con il...
F.N.: C'erano le sue figliole.
P.M.: Si ricorda come si chiamavano?
F.N.: La Milva e l'altra, non mi ricordo, l'altra Laura, insomma...
P.M.: C'era anche un maschio?
F.N.: Sì, un maschio, ma ora non mi ricordo il nome.
P.M.: La Milva è quella che poi è morta, è stata trovata...
F.N.: Sì. Che sappia, insomma, che ho sentito dire, sì. Perché io non so...
P.M.: Quando abitava lì che età aveva?
F.N.: Ma, avrà avuto una ventina d'anni, 18, 19, non lo so, non c'ho mai fatto...
P.M.: Senta, Lotti Giancarlo lei lo conosce?
F.N.: Sì.
P.M.: Come l'ha conosciuto?
F.N.: Sfortunatamente sì. L'ho conosciuto perché il mio convivente era stato arrestato nel luglio dell'81...
P.M.: Il suo convivente, mi perdoni... Indovino.
F.N.: Indovino. È stato arrestato a luglio dell'81 - il 26, il 25, che sia stato ora proprio di preciso non mi rinvengo - e io l'ho conosciuto i primi di agosto dell'81 il Lotti, alla piazza del Mercato di San Casciano.
P.M.: E come l'ha conosciuto?
F.N.: Così, chiacchierando e scherzando. Perché fra me e il Lotti c'era anche il bottiglione di mezzo. Praticamente c'era l'alcool, e con l'alcool non si...
F.N.: Sì.
P.M.: Molto?
F.N.: Parecchio, sì.
P.M.: Come mai?
F.N.: Come mai, dispiaceri, voglie, piacere di bere.
P.M.: L'aiutava anche a fare quel mestiere?
F.N.: Può darsi, sì. In qualche caso sì.
P.M.: Senta una cosa, con il Lotti vi siete frequentati a lungo?
F.N.: Fino al '95. A settembre è venuto a trovarmi a Castiglion Fiorentino.
P.M.: Ha avuto, si può dire anche, una relazione con il Lotti, avete avuto rapporti?
F.N.: Certo.
P.M.: Veniva nella casa di Indovino quando lui era in carcere?
F.N.: Quando lui era in carcere sì.
P.M.: E l'Indovino sapeva di questa sua relazione con il Lotti?
F.N.: Che glielo abbia detto io no, però nelle lettere che lui mi scriveva qualcuno glielo aveva fatto sapere, non so chi, comunque, glielo avevano fatto sapere.
P.M.: Con il Lotti il rapporto era anche di natura economica? Lui le dava qualcosa?
F.N.: Chi? Lotti?
P.M.: Sì.
F.N.: Qualche volta sì.
P.M.: Ricorda che macchina aveva il Lotti? Se ha avuto più macchine?
F.N.: Sì, ha avuto più macchine.
P.M.: Le ricorda?
F.N.: Macchine rosse. Io ora incomincio a conoscere le macchine perché, essendo senza patente, non conoscevo neanche le macchine. So che erano macchine rosse, macchine blu...
P.M.: Una macchina coupè...
F.N.: Sì, la prima, mi sembra.
P.M.: ...128, se la ricorda?
F.N.: Mi sembra la prima.
P.M.: Se le mostro una foto è in grado di riconoscerla?
F.N.: Sì.
P.M.: Possiamo far vedere quella foto di lato, anzi il dietro. Senta una cosa, lei ricorda i periodi in cui aveva queste macchine?
F.N.: Ma, ne ha cambiati tanti, per cui... Che poi dall'81 all'84 che io ho abitato lì poi sono andata via.
P.M.: Quindi il periodo in cui l'ha frequentato di più è l'81-'84. Poi l'84 lei va a stare con quest'altra persona a Castiglion Fiorentino e lì il Lotti la viene a trovare.
F.N.: Sì, ogni tanto mi viene a trovare, però fino a che io...
P.M.: La veniva a trovare.
F.N.: Fino che io convivevo con quest'altra persona, perché con quest'altra persona io c'ho vissuto dall'aprile dell'84 al dicembre dell'85.
P.M.: Ci può dire chi è? Il nome di questa persona?
F.N.: No.
P.M.: L'ha già fatto, signora.
F.N.: L'ho già fatto, sì, ma qui non mi piace nominarlo.
P.M.: Ho capito. È un po' una difficoltà questa, Presidente. Può vedere lei? Io... il nome l'ha fatto. C'è un motivo particolare?
F.N.: Ma no, perché è una persona che non ha a che fare... io ci sono stata un anno e mezzo, sono stata in qualche modo.
P.M.: Per ora io non ho motivo di insistere, vediamo dopo. Era una macchina così quella del Lotti? F.N.: Sì.
P.M.: Senta, lei è stata su questa macchina con il Lotti?
F.N.: Sì, sì.
P.M.: Lei ricorda se con il Lotti in questa macchina siete andati anche in qualche piazzola?
F.N.: Sì, s'andava sempre a giro. Quando eravamo specialmente tutti e due bevuti si girava tutto San Casciano.
Segue...
giovedì 20 giugno 2013
Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Prima parte
« DOPO LA SOSPENSIONE »
Presidente: Ci siamo tutti? Allora si può riprendere.
P.M.: Sì, Presidente, abbiamo la teste Nicoletti.
Presidente: Può entrare la teste.
P.M.: Sì. Una richiesta soltanto, Presidente, che facevamo con i difensori, sia per perfezionare le citazioni per domani mattina, sia per quelle della prossima settimana: possiamo un attimo fare il calendario della prossima settimana, se è possibile?
Presidente: Ecco, bravo.
P.M.: Fermo restando che io so che domani c'è udienza, no? Regolare.
Presidente: Domani c'è udienza. Quello che posso dire di certo è che venerdì 11 non possiamo tenere udienza, perché il Tribunale delle Libertà ha bisogno di sostegno, quindi i Giudici vanno lì al Tribunale delle Libertà. Stamattina abbiamo parlato con il Presidente che ha bisogno di...
P.M.: Allora, possiamo vedere per fare io le citazioni, essere tempestivo, quali sono i giorni della prossima settimana in cui facciamo udienza?
Presidente: Per me si può fare tutti i giorni. O si fa tutta la mattina o si fa mattina e pomeriggio alternato, come preferite.
P.M.: Io preferirei, se lei crede, se è possibile, la mattina soltanto, tutti i giorni o...
Presidente: Allora, facciamo la mattina soltanto tutti i giorni.
P.M.: Tutti i giorni escluso venerdì.
Presidente: Escluso venerdì.
P.M.: Bene, Presidente.
Avvocato Pepi: Ci sarebbe, Presidente, però un problema solito di concomitanza...
Presidente: Quel giorno ha bisogno lei.
Avvocato Pepi: Con l'altro processo, mercoledì c'è un collaboratore di giustizia, Romeo, che è fondamentale per...
Presidente: Allora, mercoledì, per un favore a lei, perché c'è l'altro difensore, saltiamo, va bene?
Avvocato Pepi: Bene.
P.M.: Allora, facciamo 7, 8 e 10.
Presidente: 7, 8 e 10, sì.
P.M.: Bene, grazie. Allora facciamo introdurre Nicoletti Filippa. Domani, allora, i testi che abbiamo... cioè domani allora spostiamo il teste Nesi e alcuni testi che riesco a citare per domani.
F.N.: Sono spente le telecamere?
Presidente: Lei non vuole essere ripresa dalle telecamere vero?
F.N.: No, no, no, no.
Presidente: Bene. Come si chiama... Allora, niente telecamere per cortesia. Come si chiama?
F.N.: Nicoletti Filippa.
Presidente: Dove è nata?
F.N.: A Xxxxxxx, provincia di Xxxxxxx
Presidente: Quando, vuol sapere la segretaria.
F.N.: Il XX/XX/XX.
Presidente: Risiede dove?
F.N.: A Xxxxxx. "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di guanto è a mia conoscenza."
Presidente: Ha capito signora, si impegna a dire tutta la verità e a non nascondere nulla, eh? Nel suo interesse.
F.N.: Certo.
Presidente: Oltre a quello della giustizia. Bene, Pubblico Ministero, prego.
P.M.: Signora, che attività svolge lei?
F.N.: Io, la casalinga faccio, sono pensionata.
P.M.: Ha abitato, ha detto ora, abita a Xxxxxx?
F.N.: A Xxxxxxx.
P.M.: Da quando?
F.N.: Dall'84.
P.M.: Lei ricorda esattamente il periodo, il mese dell'84 in cui...
F.N.: Esattamente nel mese di agosto mi sono regolata col Comune e in aprile sono andata a abitare a Xxxxxxx, nell'84.
P.M.: Prima di Xxxxxxx dove ha abitato?
F.N.: A San Casciano”
P.M.: Ricorda l'indirizzo?
F.N.: Via Faltignano numero 7.
P.M.: Quindi, lì ha abitato fino all'aprile dell'84.
F.N.: Fino al 30 di aprile dell'84. Di marzo, no d'aprile.
P.M.: Di marzo. Ricorda quando era andata ad abitare in
via Faltignano a San Casciano?
F.N.: Nel marzo del '78.
P.M.: Quindi ha abitato circa cinque anni.
F.N.: Cinque-sei anni.
P.M.: Quando è andata... In questa casa con chi abitava lei?
F.N.: Con Indovino Salvatore.
P.M.: Ha detto era andata lì nel '78.
F.N.: Sì.
P.M.: Da dove veniva lei?
F.N.: Da Alessandria.
P.M.: E era venuta via da Alessandria in concomitanza, o era stata in posti diversi prima?
F.N.: No, prima abitavo col mio ex marito che fu a Reggio Emilia. Da Reggio Emilia ci siamo trasferiti a Alessandria. Di Alessandria, poi, ho conosciuto Indovino sono andata a vivere con Indovino a Firenze, qui a San Casciano praticamente.
P.M.: Come la trovaste questa casa a San Casciano lei lo ricorda?
F.N.: Io non lo so. L'ha trovata Indovino, io non so niente.
P.M.: Indovino che lavoro faceva?
F.N.: All'inizio abbiamo lavorato tutti e due insieme come domestici in una famiglia. Dopo che abbiamo trovato questa casa, io ho lavorato in albergo e anche lui per un po ' ha lavorato in albergo, un po' con i muratori, insomma, qualcosa la faceva.
P.M.: Quindi per tirare avanti lavoravate così?
F.N.: Sì. Io ho lavorato nell'albergo come cameriera ai piani.
P.M.: Quando è venuta via da Alessandria che lavoro faceva lei?
F.N.: A Alessandria?
P.M.: Sì.
F.N.: A Alessandria facevo la mamma e la moglie.
P.M.: Quando è venuta a Firenze con Indovino ha dovuto anche arrangiarsi per tirare avanti?
F.N.: Sì.
P.M.: In che modo?
F.N.: In che modo, quello che fanno quasi tutte le donne. Quasi, insomma, la
maggior parte delle donne per poter tirare avanti. Non c'è bisogno che lo riconfermi
ancora. Poi io ho già detto tutto nelle sedute precedenti. Io non c'avrei proprio tanto da
dire.
P.M.: Allora cominciamo... Le volte in cui è stata interrogata dalla Polizia
e dal P.M. lei ha detto la verità.
F.N.: Sì.
P.M.: E l'ha già detta e quindi se fosse possibile conferma...
F.N.: Confermo tutto quello che ho detto.
P.M.: Si, ho capito. Io però avrei bisogno di farle qualche domanda...
F.N.: Sì, me la faccia.
P.M.: ... e di stimolarle il ricordo.
F.N.: Sì.
P.M.: Fu Indovinmo che la indusse a fare questa attività che lei dice
fanno tutte le donne in difficoltà?
F.N.: Certo, sì.
P.M.: Perché non avevate come campare.
F.N.: Certo.
P.M.: Senta, lei come mai poi nell'84 è venuta via dalla casa di Indovino?
F.N.: Sono venuta via perché Indovino era ammalato e sapeva che doveva
morire. Praticamente io avevo conosciuto nel giro una persona a cui si era innamorato.
P.M.: Nel giro del suo lavoro.
F.N.: Sì. È una persona che cui se ne era innamorato parecchio di me e allora si sono messi d'accordo e questo qui mi voleva portare via. E Indovino nello stesso tempo pensava che questa persona mi poteva anche salvare, nello stesso tempo, perché
io ero adebita all'alcool. E andando via da Indovino, Indovino sapeva che doveva morire, e
questa persona, praticamente, lui lo faceva più che altro anche per il mio bene. Ma io non
ero innamorata di quest'uomo. Amavo Indovino, anche con tutti i suoi maltrattamenti, io
ero innamorata di Indovino.
P.M.: Cioè, avete avuto delle discussioni?
F.N.: Sì.
P.M.: Ha avuto anche delle vicende giudiziarie? O i Carabinieri, cose di
questo genere.
F.N.: Ma, roba da poco.
P.M.: Quindi, maltrattamenti.
F.N.: Maltrattamenti, sì, solo questo.
P.M.: Quindi lei accettò questo consiglio di Indovino malato di andare a stare con questo signore che le dava un futuro.
F.N.: Più sicurezza...
P.M.: Sicurezza per il futuro.
F.N.: ...più sicurezza, sì.
P.M.: Questo è il motivo per cui lei lascia la casa di Indovino.
F.N.: Sì.
Segue
mercoledì 19 giugno 2013
Fausto Vinci - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997
P.M.: Presidente chiedo di introdurre il dottor Vinci, dirigente della Sezione Omicidi della Squadra Mobile.
P.M.: Penso di sì. Ora volevo vedere per l'orario, perché è una teste un po' complessa.
Presidente: Eh, ma più tempo passa e peggio è. Perché noi, io fino alle tre posso stare, dopo no.
P.M.: Ecco, volevo capire se facevamo una interruzione o se andavamo a diritto.
Presidente: No, no si va a diritto.
P.M.: Bene, bene.
Presidente: Si chiama lei?
F.V.: Vinci Fausto, nato a Xxxxxx il XX7XX/XX.
Presidente: Della Squadra Mobile di Firenze, eh?
F.V.: SI, della Squadra Mobile di Firenze.
Presidente: Può leggere la forma, per cortesia?
F.V.: Sì. "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”.
P.M.: Presidente, quando crede noi siamo...
Presidente: Prego, prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Dottor Vinci, può innanzitutto, spiegare alla corte qual è esattamente il suo incarico all/interno della...
F.V.: Sì, sono il responsabile della Sezione Omicidi della squadra Mobile di Firenze.
P.M.: Da quando?
F.V.: Dal dicembre del '95.
P.M.: Quindi lei si è occupato, questa sua veste, insieme al dirigente della Squadra Mobile, di queste indagini.
F.V.: Si, congiuntamente al dottor Giuttari ci siamo occupati di questa indagine.
P.M.: Senta, io vorrei chiedere oggi a lei una sola circostanza, riservandomi di chiamarla su altre circostanze, d'accordo con i difensori in un secondo momento. Volevo sapere se lei ha fatto accertamenti mirati, specifici sia al PRA che in qualsiasi altro modo lei sia riuscito a farli, in merito alla proprietà e al possesso di una FIAT 128 da parte del Lotti. E, nel caso, le caratteristiche di questa macchina e esattamente il periodo in cui l'ha posseduta. Come era, da chi l'ha acquistata?
F.V.: Sì, sì. Allora abbiamo svolto accertamenti sulla FIAT 128 Coupé targata Firenze B56735, leggo qui gli atti del PRA.: Dagli accertamenti effettuati, abbiamo accertato che Lotti ha posseduto questa macchina dal 16 febbraio del 1983 fino al 19 marzo dell'86. Il primo accertamento è stato quello del PRA. Dagli atti del PRA che ho qui, risulta scritta la macchina che è di, con l'anno di costruzione del 1972. Quindi, una macchina diciamo, già di qualche anno.
P.M.: Quindi, nell'83 aveva già undici anni.
F.V.: Sì.
P.M.: Bene
F.V.: E la macchina è targata Firenze B5673S ed è stata registrata per l'acquisto al PRA, il 30 marzo dell' 83 da Lotti Giancarlo. Questa macchina aveva precedentemente un'altra targa, era targata Gorizia 84888. Abbiamo poi svolto accertamenti riguardo la precedente proprietaria, che abbiamo sentito: Zini Roberta di Scandicci, la quale ci ha confermato che aveva venduto questa autovettura acquistata da lei nel '73, aveva venduto questa... Anzi, aveva dato in permuta all'autofficina Bellini di San Casciano, questa macchina prendendone un'altra indietro, insomma nell'82, fine '82-'83. La signora non si ricordava precisamente, prendendo un'Alfa Romeo e ha lasciato in permuta questo 128. Abbiamo sentito anche quello dell'autofficina, il quale ci ha detto che, effettivamente, il Lotti che era un suo cliente, gli aveva appunto acquistato questa macchina dalla signora Zini, lui aveva fatto da tramite. Gli aveva indirizzato per la registrazione dell'atto dal notaio, il notaio Marconcini di San Casciano. Siamo andati dal notaio e abbiamo visto che effettivamente la registrazione della proprietà, dalla Zini a Lotti era datato 16 febbraio 1983 .
P.M.: 16 febbraio. Scusi l'omicidio dell'83 ricorda in che epoca è. lei?
F.V.: Sì, quello dell '83, ottobre, se non sbaglio.
P.M.: Quindi alcuni mesi prima.
F.V.: Sicuramente, mólti mesi prima dell'omicidio dell'83, di quello di Giogoli, insomma.
P.M.: Dove c'è un teste che dice che aveva visto, una...
F.V.: Dove c'è un teste che diceva che era targata Firenze, se non sbaglio.
P.M.: Bene. Quindi era già targata Firenze.
F.V.: Già, la targa è, la targa Firenze era nella PRA, c'è infatti anche la registrazione precisa della data di registrazione della targa, cioè da Gorizia a Firenze, che è il 28/04/1983. Cioè, nell'aprile dell'83, ritarga la macchina, è targata Firenze; Quindi molti mesi prima del delitto di ottobre dell'83.
P.M.: Ho capito. Senta una cosa: circa, lei dice, avete appurato che questa macchina nell'83 quando viene reimmatricolata, presa in proprietà da Lotti, aveva già undici anni. Circa il colore di questa macchina, qualcuno vi ha detto qualcosa? Se era...
F.V.: Sì, ci ha, sia la signora ci ha detto che era un rosso un po' sbiadito. E poi un'altra cosa che... il prezzo pattuito era, che poi registrato sull'atto notarile era di un milione.
P.M.: Lei, di questa auto del Lotti, ha trovato traccia, che fine ha fatto, l'avete potuta reperire per vederla?
F.V.: Sì. No, perché è stata demolita proprio il 19 marzo dell'86, cioè quando la cessazione sul PRA infatti è scritto che insomma la,: cessazione della circolazione per demolizione. Noi abbiamo effettuato delle, siamo riusciti a trovare una macchina che ha le stesse caratteristiche del 28 Coupé rossa e abbiamo effettuato delle foto.
P.M.: Ce le può far mostrare, per favore?
F.V.: Forse...
P.M.: Era una macchina diversa, non è quella del Lotti...
F.V.: Non è quella del Lotti, ma ha le stesse medesime caratteristiche.
P.M.: Sia di colore
F.V.: Di colore, di...
P.M.: Indubbiamente lo sbiadito o meno è un'altra cosa. Il colore...
F.V.: Il modello è identico.
P.M.: Il modello è identico e il colore almeno...
F.V.: Almeno, cioè il colore originario diciamo FIAT.
P.M.: Bene, vediamole.
Presidente: Senta, nel frattempo, può dire la targa iniziale, Gorizia, come?
F.V.: Allora, 84888.
P.M.: Presidente, sarebbe interesse e intenzione del P.M. fornire i documenti del PRA e depositarli, così...
Presidente: Sì, va bene, va bene. E quella di Firenze?
F.V.: Firenze è D56735. Questi sono gli atti ufficiali che abbiamo acquisito dal PRA.
Presidente: FI D56735,va bene?
P.M.: Il P.M. chiede di poter produrre.
F.V.: Sì, ed è stata targata il 28 aprile '83 Firenze.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Questa è la fisionomia di quel tipo di macchina. Non è in quella del Lotti è un'altra ma è quello...
F.V.: Sì. Con... cioè stesso modello, stesso tipo, eccetera.
P.M.: Vogliamo vedere dietro?
F.V.: Eh, sì. Classica, che dietro molto...
P.M.: Senza bagagliaio.
F.V.: Esatto.
Presidente: Ora non si vede nulla dietro.
P.M.: Vogliamo rigirare...
Presidente: Una fotografia un po' meglio.
P.M.: ... per la Corte lo schermo, sennò.
Presidente: No, è la fotografia...
P.M.: Ma, forse quella è più grande. Rigiriamo quelle più grandi, sì, magari il dottore si sposta un attimo. Abbiamo anche una foto della parte posteriore?
F.V.: SI, dovremmo averla.
Presidente: Questa è di lato, lato sinistro.
F.V.: Sì, questa è di lato che si vede dietro...
Presidente: Eccola qua, e ora si vede meglio.
F.V.: ... che era una caratteristica tipica del 128 coupé.
P.M.: Un due volumi, quello si chiamava due volumi.
F.V.: Due volumi, esattamente. Senza, diciamo, il bagagliaio posteriore.
P.M.: Abbiamo una parte dietro?
Presidente: Eccola qua.
F.V.: Qui si vede meglio.
Presidente: Ovviamente quella è un'altra macchina.
F.V.: Cioè, la macchina è lo stesso modello, identico modello, solo chiaramente questa!..
F.V.: Non ho altre domande. Grazie, Presidente.
Presidente: Bene. Parti civili? Difensori? Nessuno. Può andare, grazie dottore.
F.V.: Buongiorno.
Presidente: Buongiorno.
P.M.: Presidente, se ho capito bene lei dice andiamo a oltranza.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Noi abbiamo un teste, la signora Nicoletti Filippa, se mi concede cinque minuti, tanto abbiamo quello soltanto, ha detto...
Presidente: Va be', Nicoletti...
P.M.: ... arriva fino alle tre, sono le 12.30.
Presidente: Cinque minuti però che siano cinque minuti, eh?
P.M.: Presidente, abbiamo un teste soltanto.
Presidente: Noi fra cinque minuti torniamo.
P.M.: Benissimo, grazie.
Presidente: Bene, sospendiamo per cinque minuti.