martedì 20 novembre 2012

De Fazio, Galliani, Pierini, Beduschi, Luberto - Deposizione del 15 luglio 1994 - Sesta parte

Segue dalla quinta parte.

A.B.: Veda, Professore, veda, Professore, io sono un difensore e io purtroppo mi accorgo, cosi, è una mia sensazione, forse sbagliata, che voi avete fatto un certo tipo di indagine senza avere nessun imputato, va bene?  
F.D.F.: Certo.  
A.B.: Avete fatto un'indagine scientificamente, a mio avviso corretta, io non sono un esperto, ma ho chiesto, molto ben fatta, tenendo conto di alcuni elementi oggettivi, cioè i reperti che vi sono stati forniti. Lo avete fatto, avete guardato, avete esaminato, avete controllato e avete dato una determinata, cosi, conclusione alle vostre indagini che oggi sono un po', mi scusi, leggermente, un po' ridimensionate e adattate, o adattabili. Questo volevo dire.  
Presidente: Adattabili.  
A.B.: Adattabili, signor Presidente, adattabili.  
F.D.F.: Dire adattate è un po' grave.  
Presidente: Ma vede che si adattano male in certi momenti.  
A.B.: Allora io vorrei che si ritornasse ad essere, dal punto di vista scientifico - chiedo scusa, perché tutti possiamo essere suggestionati - dal punto di vista scientifico, essere rigorosi, perché qua, ancora la nostra legge dice, la nostra Costituzione lo sostiene, grazie a Dio...  
P.M.: Non so che bisogno c'è di dirlo ai periti. 
A.B.: ... lo dice, che l’imputato fino a sentenza definitiva...  
P.M.: Non lo conoscono.  
A.B.: ... di condanna, si presume innocente.  
P.M.: Le hanno già detto che non lo conoscono.  
A.B.: Allora io volevo fare... 
A.F.: Perché deve intervenire, Pubblico Ministero?  
Presidente: Avvocato, Avvocato! Pubblico Ministero, lei non interrompa.  
A.B.: Voglio fare doman…  
Presidente: Avvocato, per favore, Avvocato!  
P.M.: Volevo le domande.  
A.B.: Certamente.  
P.M.: Perché la suggestione…  
Presidente: Lei ha fatto una domanda ai periti, gli hanno risposto? Non so se la risposta che le hanno dato è di loro gradimento...  
A.B.: Egregio Porfessore, egregio Professore...  
Presidente: Ma non è che si possa svilire il lavoro dei periti per questo.  
P.M.: Per carità! Sennò…  
A.B.: Io non svilisco, io credo di non svilire nulla, io voglio capire, Presidente... 
P.M.: Sì.  
A.B.: Tutto: uomini e cose.  
Presidente: Bene.  
A.B.: E elaborati degli uomini in momenti assolutamente asettici.  
Presidente: Poi faccio anch'io una domanda.  
A.B.: Allora, non sono chiari i risultati, mi scusi, Professore, quali sono i risultati del vostro studio? I risultati del vostro studio, lo studio di questo, di questa serie di fatti, di episodi...  
P.M.: Ne abbiamo parlato da stamattina.  
Presidente: Per carità, quello lì...  
P.M.: È da stamattina che non si parla d'altro.  
Presidente: Eh, ma ne riparliamo...  
F.D.F.: È una domanda, Avvocato?  
Presidente: Questa è una domanda generica, Avvocato. Quali sono le conclusioni i periti l'hanno illustrato. Qualcosa di più specifico.  
A.B.: Allora, dalla sua analisi viene fuori un dato profilo psicopatologico dell'autore della serie omicidiaria. Conferma il profilo descritto nella sua perizia? O no?  
F.D.F.: Dunque, Avvocato, io credo di aver detto – e proprio ho il dovere in coscienza di ripeterlo - credo di aver detto questa mattina che l'indagine che noi abbiamo fatto e il contributo che possiamo apportare oggi è lo stesso dei presupposti delle indagini che abbiamo fatto, è un indagine che tentava di risalire dalla tipologia delle azioni delittuose alla tipologia degli autori, o dell'autore. Cosa ben diversa dall'identikit. Non abbiamo tenuto presente, non c'erano quattro, cinque, sei sospetti, per cui dire qual'era l'identikit nei riguardi dei possibili sospetti.  
A.B.: No.  
F.D.F.: No, era sospettata tutta l'umanità intera.  
A.B.: Quindi scientificamente era cosi.  
F.D.F.: Ora, restando valido questo presupposto, e quindi non entrando minimamente in valutazioni che riguardino fattispecie attuali che non conosciamo e persone che non conosciamo, per ciò, proprio per chiarire un punto, per ciò che riguarda la ricostruzione dell'altezza c'è una variabile che è venuta fuori oggi e che noi non... della quale noi abbiamo tenuto conto, un conto diverso, in perizia. La variabile è che il soggetto è stato considerato da noi in perizia, il soggetto nel camper, sul pianale, cioè sul pianale significa sul fondo del camper, oggi ci si dice: no, non era sul pianale, ma era su un letto rialzate. E caspita! cambia notevolmente la cosa, perché, poiché una traiettoria è una traiettoria che comincia dal punto in cui c'è stato il foro, cioè il vetro, ma si perfeziona, quel punto in cui c'è stato il foro e il punto geometrico iniziale, si perfeziona dove attinge il proiettile, evidentemente cambiano le cose se il cadavere era, se il cadavere, se il soggetto era in questa posizione rispetto al vetro o in questa posizione. Quindi non è cambiato nient'altro che questo aspetto. Per ciò che riguarda i problemi di iposessualità o ipersessualità, noi abbiano dedicato la maggior parte delle pagine della nostra perizia a parlare di perversione sessuale, e l'abbiamo confermato. Per ciò che riguarda queste benedette conclusioni che non si trovano e la parte conclusiva della perizia, nel dare una definizione - ecco qua: "Si tratta..."  
A.B.: Opzione, opzione.  
F.D.F.: "... di un soggetto con sicure connotazioni psicopatologiche della personalità, ma ciò non significa affatto la presenza di una forma di patologia mentale grave già diagnosticata - anzi l'abbiamo esclusa -. Le turbe della sfera sessuale possono accompagnarsi a screzi nevrotici o essere sintomo acuto di una patologia più grave di per sé altrimenti e/o non macroscopicamente evidente." E siamo alla penultima pagina, conclusione. "La personalità implicata in azioni... non è esprimibile sul piano anosografico, cioè non si può catalogarla secondo gli schemi della psichiatria, se non tautologicamente in termini di parafilia, di parafilia e di devianza sessuale." Poi quanto alla iposessualità è solo nella conclusione che dovendo fare un'opzione fra soggetti, e quindi questa volta con un risvolto quantitativo della sessualità, dei soggetti ipo e ipersessuali abbiamo fatto un'opzione tipologica verso soggetti iposessuali. Sia ben chiaro, però che mentre la perversione e l'affermazione della perversione trova un elemento documentale importante nelle azioni sadico sessuali compiute sulle vittime, la valutazione dell'ipo o dell'ipersessualità da noi espressa - almeno io la penso così, chiunque la pensi diversamente lo dica - era un orientamento, un'opzione fra le une e le altre...  
A.B.: Va bene, questo nuovo orientamento di oggi, caro Professore, volevo sapere se si concilia oppure no, con quelle affermazioni che lei ha fatto a proposito di questa indagine. Si può ipotizzare che questo modo di pensare presupponga una conoscenza, una esperienza diretta del comportamento amoroso, del coito, sempre nei confronti di questa persona, delle sue varie fasi e delle relative sensazioni che forse l'omicida non ha...  
P.M.: Chiedo scusa, dove sta leggendo? Perché non ho la pagina.  
A.B.: Sto leggendo una frase del Professore. Sto leggendo una frase del professore.  
P.M.: Mi può dire la pagina?  
A.B.: Sì, ora gliela dico. Ora…  
P.M.: Siccome la sta leggendo...  
A.B.: No, la sto leggendo, il Professore se la ricorda, se l'ha scritta lui se la ricorda.  
P.M.: Mi può dire la pagina, per cortesia?  
A.B.: Me lo dice lui, non lei, abbia pazienza!  
P.M.: No, lo deve dire lei, è lei che sta leggendo, o gliela fa dire al Professore...  
Presidente: Signori, a che pagina è? Via!  
P.M.: Lei non la può leggere.  
A.B.: Io sto domandando...  
P.M.: No, lei sta leggendo una pagina...  
Presidente: Allora lei sta facendo una domanda.  
P.M.: Eccoci. Io vorrei la pagina dove il Professore parla di coito...  
Presidente: Lei sta facendo una domanda?  
A.B.: Presidente, io sto facendo una domanda al Professore.  
P.M.: No, lei sta leggendo la relazione.  
A.B.: Se il Professore ricorda questo che ha scritto.  
Presidente: Ecco, allora.  
P.M.: Dove l'ha scritto?  
A.B.: Ora gli ricordo se ha scritto questo.  
Presidente: Attenzione, però, Avvocato, non confonda la domanda suggestiva...  
A.B.: Io Presidente, mi scusi, guardi, siamo agli sgoccioli di questo processo...  
Presidente: Questa non sarebbe una domanda suggestiva se non l'avesse scritta lui.  
A.B.: Presidente, io non faccio domande suggestive a nessuno, questi non sono signori...  
Presidente: No, ha diritto di farle, ha diritto di farle.  
A.B.: Sì, ho diritto, fra l'altro avrei anche diritto di farle, però...  
Presidente: Di farle con attenzione, non si può dire: lei ha detto questo, ha scritto questo, se non è vero.  
A.B.: Presidente, lei continuamente mi dice che devo fare attenzione, ma che devo stare attento...
Presidente: Io uso lo stesso metro nei confronti suoi o del Pubblico Ministero.  
A.B.: Io non sono un bambino, io sto facendo il mio dovere.  
P.M.: Io pure.  
Presidente: Avvocato…  
A.B.: E no, io sto facendo il mio dovere!  
P.M.: Non è un bambino!  
Presidente: Silenzio, o sospendo l'udienza.  
P.M.: Non ho capito, eh!  
Presidente: Avvocato, la domanda suggestiva...  
P.M.: Mi sembra proprio fuori luogo questa volta.  
A.B.: Mi scusi, Presidente, ma è impossibile...  
Presidente: Non è, non è quella che lei vorrebbe fare se il Professore non ha scritto quello che lei sta dicendo.  
A.B.: Certamente.  
Presidente: Ecco, ecco.  
A.B.: Certamente, certamente, caro Presidente, egregio Presidente.  
Presidente: Dopodiché lei faccia tutte le domande che vuole.  
A.B.: Io non credo di fare delle cose, io nella mia vita ho sempre tenuto un comportamento molto ortodosso, quindi...  
Presidente: Lo sappiamo.  
A.B.: E quindi se io...  
Presidente: Gliene diamo atto ora e sempre.  
A.B.: La ringrazio per questo. Ma evidentemente la mia cosiddetta bontà...  
Presidente: No, no, Avvocato, invece guardi che proprio le persone per bene, come lei, sono quelle che hanno maggior credito presso la Corte.  
A.B.: La ringrazio, signor Presidente, ma io credo...  
Presidente: Sono quelli che credono di fare i furbi e gli arroganti, che non ce l'hanno e prima o poi la pagano.  
A.B.: Certamente.  
Presidente: Ma le persone come lei...  
A.B.: Ma io il mio credito me lo sono conquistato quotidianamente in trentasei anni di professione.  
Presidente: ... avranno sempre credito presso i Giudici, ecco. E lei è stimato da noi tutti e lo sa.  
A.B.: Io sto cercando di fare il mio dovere.  
Presidente: Però, naturalmente, io le devo ricordare certe cose.  
A.B.: Certamente, certamente.  
Presidente: Bene.  
A.B.: Le regole ci sono, io credo di fare il mio dovere...  
Presidente: Dopodiché chiudiamo questa brevissima parentesi, signori, sono le quattro e dieci.  
A.B.: Bene, grazie, e io domani ci'ho anche un altro processo da fare.  
Presidente: No, quattro e venti.  
A.B.: Quindi si immagini come sto. Io ricordo se, lei a un certo punto della sua, ora gliela trovo, avete fatto tutta una serie di affermazioni che io le leggo, per guanto riguarda la posizione Pettini, non è stata prestata alcuna attenzione agli indumenti mentre è stato rovesciato il contenuto della borsetta senza che si possa dire con certezza che qualcosa è stato asportato. È vero, se lo ricorda questo?  
F.D.F.: Sì.  
A.B.: Quindi, voi cercavate di trovare un qualche cosa, il feticcio o un qualche cosa che costui, l'assassino, voleva cercare e trovare. Pare che in tutti quanti i delitti, in tutti quanti i delitti, nonostante queste coppie facessero l'amore, non fosse trovato - non fossero marito e moglie ma fossero fidanzati, quindi con dei problemi anche di procreazione, va bene? - non è mai stato trovato un profilattico, giusto? Tranne una volta - certamente, e a questo volevo arrivare - tranne una volta, nel quinto delitto, Migliorini-Mainardi, giusto?  
F.D.F.: Sì.  
A.B.: Migliorini-Mainardi, Baccaiano, dove vi era un preservativo, profilattico pieno di sperma e anche un fazzoletto pieno di sperma. È quel famoso omicidio nel quale il signor killer spara, vuole uccidere anche la macchina, tant'è che spara ai fari, vuole fermare questa macchina, e la ferma buttando via le chiavi. O no? Giusto?  
F.D.F.: Mainardi.  
A.B.: Mainardi.Ecco, la domanda che io le faccio è una domanda che presuppone anche una risposta intuitiva: è possibile che quest'uomo, questo signore cercasse il preservativo perché non si è mai trovato il preservativo? Sono stati uccisi dei ragazzi e nei corpi del maschio non è mai stato trovato, nonostante...  
F.D.F.: Negli altri delitti, dice.  
A.B.: - negli altri delitti - e che questo preservativo rimasto lì, perché o avevano già fatto, evidentemente avevano già consumato l'atto amoroso, e quindi questo signore è dovuto scappare, fuggire, perché ha dovuto cosi reagire anche lui alla reazione dell'autista. È possibile che l'unica cosa, o una delle cose che costui cercasse poteva essere il preservativo? Le domando, cosi.  
F.D.F.: Avvocato, noi ci siamo...  
A.B.: Perché ecco, scusi, non è stato... è stata rovistata la borsetta, sono state, eccetera, tante cose, però non è mai stato...  
F.D.F.: Le dico con estrema franchezza proprio ieri, l'altro ieri, nel metterci insieme per riguardare, cercare di ricordarci un po' la perizia, perché è passato del tempo, abbiamo parlato un attimo di questo reperto, di questo preservativo legato e di un fazzolettino di carta trovato nel caso Mainardi...  
A.B.: Esattamente.  
F.D.F.: E non siamo riusciti a darci delle spiegazioni. Una cosa però è certa: che Barbara Locci non coito, perché a un certo punto...  
A.B.: Perché è il primo...  
F.D.F.: No, aspetti, in tutti questi casi, nella maggior parte: Barbara Locci non coito; Di Nuccio: non coito, perché sono tutte state trovate con le mutande, e gli uomini vestiti; Cambi Susanna: non coito...  
A.B.: Qualcuno aveva il membro fuori, però.  
F.D.F.: E Migliorini-Mainardi : coito, punto interrogativo. Le dico gli appunti che ho fatto io. Cioè, in sostanza, in tutti questi delitti, c'è una prova circostanziale che il coito che si trattava di persone - anche Pia Rontini: non coito - si trattava di persone in una fase iniziale di effusioni amorose con i loro partners, mentre per il caso Migliorini-Mainardi abbiamo messo un punto interrogativo, perché questo benedetto profilattico, "nell'auto un fazzoletto di carta usata per pulire liquido seminale e un profilattico annodato contenente liquido seminale". Ora questo è stato o avrebbe dovuto essere oggetto di indagine da parte dei periti che hanno visto, che hanno proceduto a indagini necroscopiche. Adesso io, qualunque cosa dicessimo, sarebbe un'illazione.  
A.B.: No, certamente.  
F.D.F.: Era un preservativo che riguardava un coito avvenuto prima che arrivasse l'aggressore, era un preservativo che aveva lasciato in macchina lì... Non so. 

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