lunedì 8 ottobre 2012

Ivo Longo - Deposizione del 13 luglio 1994 - Terza parte

Segue dalla seconda parte.

A.C.: Presidente, per il controesame, scusi, una domanda.  
Presidente: Prego.  
A.C.: Erano le 24.00 circa?  
A.B.: Controesame di che?  
Presidente: Avvocato...  
A.C.: Controesame al tuo interrogatorio di difesa.  
A.B.: No, per quale motivo, scusa?  
A.C.: Perché è proprio controesame.  
A.B.: Il controesame lo posso fare io...  
Presidente: Va bene, signori, abbiamo sempre largheggiato con tutti, quindi non credo sia il caso.  
A.C.: Ma è previsto dal Codice.  
A.B.: Non è previsto per niente!  
Presidente: Va bene.  
A.C.: Sissignore, esame e controesame. Sennò non si chiamerebbe cross examination.  
Presidente: Vogliamo non perdere ulteriore tempo in questi litigi sterili?  
A.C.: Esame incrociato. Però la mia domanda è una, se mi consente. Lei ha detto che erano circa le 24.00.
I.L.: Sì.  
A.C.: E la luce nell'abitacolo della macchina del Pacciani era accesa.  
I.L.: Accesa.  
A.C.: L'illuminazione esterna come era?  
I.L.: Mah, adesso non ricordo perché... Penso sia stata una giornata con della luna, perché non ricordo il buio completo. No, però non ne sono certo.  
A.C.: No… Come potette apprezzare il colore della macchina, scusi?  
I.L.: Il colore della macchina, infatti, non è che l'abbia distinto: era una massa scura, non era chiara.  
A.C.: Un'altra cosa. Lei vide le braccia, no?  
I.L.: Sì, esatto.  
A.C.: Ecco. E che portava orologio questa persona?  
I.L.: Non l'ho notato.  
A.C.: Prego?  
I.L.: Non l'ho notato.  
A.B.: Ha notato i peli, non l'orologio.  
A.C.: Non l'ha notato.  
I.L.: E il sudore.  
A.C.: Ha parlato che gli dette l'impressio... Senta, ha parlato che era molto sudato.  
I.L.: Moltissimo.  
A.C.: Ecco, ma ha parlato di sudore in fronte, lei.  
I.L.: No, no, su tutto il viso, tutto il corpo.  
A.C.: Era imperlato di sudore.  
I.L.: Imperlato di sudore.  
A.C.: Grazie, non ho altre domande.  
Presidente: Senta, lei ricorda se quest'auto in cui lei vide questo signore aveva i finestrini abbassati o alzati? 
I.L.: No... Molto probabilmente abbassati, perché non era una giornata calda. Cioè a mezzanotte verso San Casciano è già freschino…  
Presidente: Cioè abbassati, nel senso che...  
I.L.: Non li ho notati. Io ce li avevo chiusi.  
Presidente: Erano...  
I.L.: Io li avevo chiusi perché, insomma, non era caldissimo.  
Presidente: E i vetri di questo signore erano chiusi anche quelli o erano giù? 
I.L.: Non lo so.  
Presidente: Non lo sa dire. Senta, ricorda mica, per caso, questa luce: lei è sicuro di aver visto?  
I.L.: La luce all'interno della macchina, sì.  
Presidente: All'interno. Ma era una luce...  
I.L.: No, no, la luce dello spec... 
Presidente: ... della parte davanti, dove c'è lo specchiettino retrovisore?  
I.L.: Davanti, lo specchiettino, sì.  
Presidente: Sì? Interno?  
I.L.: Sì, assolutamente sì. 
Presidente: Ricorda se questa macchina aveva più di due sportelli?  
I.L.: Mah, non lo so. Io penso che sia stata una berlina a quattro porte. Però non sono certo, cioè, della grandezza della macchina. Che era una tre volumi, sicuramente.  
Presidente: Altre domande, signori?  
P.M.: Nessuna il P.M.  
A.Pe.: Forse il nome di quell'amico al quale dette la descrizione...  
Presidente: Avvocato Pellegrini.  
A.Pe.: E che poi le dette atto, in un secondo momento, che aveva visto forse la persona giusta.  
I.L.: È possibile, sì, sì.  
A.Pe.: Ecco, il nome di quell'amico ce lo vuol far, per favore?  
I.L.: Sì, è Fabrizio Zaccagnini.  
A.Pe.: Grazie.  
Presidente: Fabrizio Zaccagnini.  
I.L.: Cioè lo ricordo bene perché se ne parlava proprio domenica scorsa: eravamo a cena assieme e mi ha ricordato, appunto, la descrizione che gli feci io a suo tempo. 
Presidente: Altre domande?  
A.B.: Sì, scusi.  
Presidente: Avvocato Bevacqua.  
A.B.: Domenica scorsa lei, dopo che parlò con questo Zaccagnini, andò dalla Polizia?  
I.L.: No, no, era già stato alla Polizia.  
A.B.: Quando?  
I.L.: La settimana precedente, adesso non ricordo quando. Domenica scorsa era tre giorni fa; eravamo al mare e tornavamo dal mare con questo Fabrizio Zaccagnini. E, appunto, gli avevo detto che molto probabilmente sarei venuto a testimoniare al processo.  
A.B.: Ho capito.  
I.L.: E mi ha ricordato quello che gli raccontai io sei anni fa, sette anni fa.  
A.B.: Ho capito, sei anni fa, grazie.  
I.L.: Dieci anni fa, non lo so.  
A.B.: Vent’anni fa…  
Presidente: Altre domande? Possiamo licenziare il teste?  
P.M.: Sì, senz'altro, Presidente.  
Presidente: Grazie, può andare. Buongiorno.  
I.L.: Buongiorno.  
Presidente: Proseguiamo, allora. Ah, dunque, un attimo, a questo proposito vogliamo vedere le braccia di Pacciani.  
A.B.: Sì. certo Presidente.  
Presidente: Se a lui non dispiace.  
A.B.: Eccole qua, sono a disposizione di tutti.  
Presidente: Si vuole avvicinare, per cortesia?  
A.B.: Vada, vada là.  
Presidente: Ci perdoni, ma di qui non vediamo molto bene. Il teste può tornare un attimo? Il teste precedente.  
P.M.: Chiamiamo un attimo il signor Longo.
A.P.: Riconoscimento delle braccia…  
A.B.: Guardiamo anche quelle del Carabiniere che sono uguali.  
Presidente: Ecco, vuole, signor, come si chiamava? Signor Longo, scusi, vuole venire qui, per cortesia? Controlliamo quel particolare su cui lei riferiva, cioè quel tizio che lei avrebbe visto…
A.P.: Che dice?  
P.M.: Erano più scuri.  
Presidente: Dunque, allora... Vuole andare là, al microfono? Allora, diamo atto che il Pacciani viene chiamato sull'emiciclo davanti al Presidente. Mostra le braccia; appaio... Io, sapete, non me ne intendo molto di peli. Però mi pare che abbia una peluria...  
A.B.: Normalissima.  
Presidente: Sì, normalissima. Vuole aprirsi un momento anche la camicia, se non le dispiace? Un bottone e basta, sì, per mostrare il petto. Scusi, abbia pazienza. Va bene, insomma, sono peli normali che hanno, più o meno, tutte le.. . Non ne ha pochi, non ne ha moltissimi. Il teste dice che potrebbero essere quelli, ma erano più scuri.  
I.L.: Molto probabilmente anche per effetto del bagnato, del sudore che aveva addosso.  
Presidente: Mostrando le braccia sue, lui dice: 'Ne ha comunque più di me'.
A.B. fuori microfono: …  
I.L.: No, assolutamente, non credo.  
Presidente: Venga qui, via. Così vogliamo fare, ora ci mettiamo a contarli, magari. P.M.: Nominiamo un perito…  
Presidente: Vogliamo avvicinare… Pacciani, per cortesia. Ma insomma, via, sono valutazioni molto soggettive. Comunque, indubbiamente sono braccia pelose, sia le sue che quelle del Pacciani. Lei dice che la persona che lei vide - non il Pacciani, eh? - li aveva cosi ma più scuri, un pochino più scuri. Va bene. Insomma, lei ebbe l'impressione, comunque, che ne avesse di più. Più peloso. Va bene, potete andare. Lei, Pacciani, può tornare tranquillamente. Signor Longo, lei può andare, grazie.  
Presidente: Possiamo proseguire, signori.  
P.M.: Nell'ordine di come si sono presentati, ci sarebbe Bardazzi Baldo. È un teste del...  
Presidente: Questo... si parla di testi della difesa.  
P.M.: Si, sì, senz'altro.  
A.Pe.: Signor Presidente, l'avvocato Pellegrini fa istanza di sentire il signor Fabrizio Zaccagnini, testé rammentato dal signor Longo, a conferma della circostanza che in epoca non sospetta il signor Longo gli abbia dato una descrizione corrispondente a quella dell'attuale imputato.  
Presidente: Su questa richiesta, signori, cosa dite?  
A.C.: Le altre parti civili si associano.  
Presidente: Pubblico Ministero?  
P.M.: Remissivo, Presidente.  
A.B.: La difesa si oppone, per il semplice motivo che questa circostanza è, come dire? una circostanza di riferimento. Ma non si sa esattamente cosa è stato riferito dal teste oggi sentito a questo signore. Il teste oggi sentito ci ha detto che aveva visto una persona, che aveva certe caratteristiche.  
P.M.: Appunto, lo vogliamo sapere.  
A.B.: Come?  
P.M.: Appunto lo vogliamo sapere.  
A.B.: Certe caratteristiche. Però ne hanno parlato ancora dopo; e quindi, secondo me, la deposizione di questo teste sarà sicuramente influenzata - come lo è stata, influenzata, la deposizione...  
P.M.: Da chi?  
A.B.: ... del teste che abbiamo sentito - dagli eventi.  
P.M.: Ah, dagli eventi.  
A.B.: Dagli eventi.  
P.M.: Oppure dalla verità.  
Presidente: Quindi si oppone.  
A.B.: Io mi oppongo.  
Presidente: Bene.  
P.M.: …influenzata dalla verità...  
A.B.: La verità...  
P.M.: Non dagli eventi.  
A.B.: Grazie alla verità. La verità sta venendo a galla, piano piano.  
Presidente: Risolviamo subito questa questione e, intanto, introduciamo l'altro teste.  
P.M.: Bene.

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