venerdì 14 settembre 2012

Giancarlo Mei - Deposizione del 08 luglio 1994

Il dottor Giancarlo Mei fu ascoltato l'8 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Presidente: Bene, diamo lettura della seguente ordinanza. "La Corte, provvedendo sull'istanza di produzione formulata oggi dall'avvocato Bevacqua, sentite le altre parti, ritenuto che, anche a prescindere dall'attendibilità dell'istanza ex articolo 493 comma 2, Codice procedura penale, ed alla sua afferenza documentazione anonima, è risultato chiaro dall'odierno esame del teste Trinca che nessun elemento qualificante consente di ravvisare una correlazione tra le buste cui si riferisce la relazione tecnica datata 05/11/85 a firma Spinella, di cui l'avvocato Bevacqua chiede l'acquisizione, e gli esiti delle indagini condotte sulla busta contenente il lembo dì seno di una delle vittime dei delitti per i quali si procede. Ritenuta conseguentemente l'irrilevanza della produzione richiesta, per questi motivi respinge l'istanza". E allora restituiamo questo all'avvocato Bevacqua e alleghiamo invece l'ordinanza al verbale di dibattimento. Dopodiché... ecco, questo lo rimettiamo poi a posto. Vogliamo andare avanti, signori? Prego, signor Pubblico Ministero.  
P.M.: Presidente, chiedo di sentire il perito, dottor Mei. Che è quel perito che, nell'ambito di incidente probatorio sulla cartuccia trovata nell'orto del Pacciani, fu incaricato dal GIP di esaminare il proiettile, o la cartuccia, meglio, per vedere se era possibile dire qualcosa circa la permanenza della stessa, nel luogo dove fu trovato. O se, meglio, vi erano stati su quel bossolo, dei meccanismi di corrosione, erosione, o elementi simili che ci possono dire qualcosa in proposito. C'è una relazione in atti molto dettagliata e motivata. Io chiedo che il perito riferisca sul metodo con cui ha proceduto.  
Presidente: Benissimo. Introduciamo allora il dottor Mei. Si accomodi, Dottore, buongiorno.  
A.B.: Il difensore nomina in proposito quale consulente tecnico, eventualmente da sentire, il professor Gentile - non mi ricordo il nome - dell'Università di Messina.  
P.M.: Non so se è tempestiva questa nomina, Presidente.  
A.B.: Ho diritto di nominare un consulente.  
P.M.: Beh, come tempestività mi sembra un po' tarda.  
Presidente: Forse il problema può essere la tempestività, ad ogni buon conto.  
A.B.: Comunque io lo nomino, poi la Corte mi respingerà.  
P.M.: C'è stato un incidente probatorio...  
Presidente: Se lei ne chiederà I'ammissione poi, come teste, vedremo allora, in proposito. D'accordo? Buongiorno, Dottore. Allora vuol dare le sue generalità, per cortesia?  
G.M.: Buongiorno. Giancarlo Mei, nato a Xxxxxxxx il XX/XX/19XX. Residente a Xxxxx di Xxxxxx, provincia di Xxxxxxxx.  
Presidente (fuori microfono): Posto bellissimo.  
Presidente: Vuole leggere la formula dei testimoni, Dottore? Grazie.  
G.M.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto a mia conoscenza."  
Presidente: Benissimo. Vuole rispondere, Dottore, alle domande del Pubblico Ministero?  
G.M.: Certamente.  
P.M.: Dottor Mei, può innanzitutto spiegare alla Corte qual è la sua professione?  
G.M.: Dunque, io sono laureato in chimica industriale e sono entrato a far parte di un grosso gruppo industriale che riguarda...  
P.M.: Non interessano i nomi, eh, interessa la competenza.  
G.M.: No, i nomi non importa.  
P.M.: Sì, sì, appunto per...  
G.M.: Che riguarda appunto il rame e le sue leghe. Dal '59 al '67 e dal '67 nominato, poi, direttore del centro ricerche di questo grosso gruppo industriale.  
P.M.: Grazie, Dottore.  
G.M.: Ex funzionario, perché ora sono pensionato dal primo dell' anno.  
P.M.: Bene, grazie. Senta, lei dal GIP fu incaricato di fare degli esami su quella cartuccia che era stata, che è stata trovata nell'orto del signor Pacciani. Può spiegare alla Corte che tipo di esami ha effettuato, con quali metodi e con quali risultati? Dato che ha già parlato di questo nella sua relazione.  
G.M.: Bene. Allora, date le caratteristiche specifiche della mia professione, e le attrezzature disponibili nel mio centro ricerche, su domanda del GIP, la risposta fu che era possibile, con una certa approssimazione…  
P.M.: Poi ci spiegherà quale approssimazione, lo vediamo dopo.  
G.M.: ... vedere il tempo che un pezzo di ottone – in questo caso il bossolo calibro 22 - poteva restare, essere interrato come in effetti lo era, nell'orto del signor Pacciani. Le indagini sono state fatte sulla base della penetrazione di corrosione; perché ci possono essere altri metodi, ma io non ne conosco.  
P.M.: Lei conosce questo e ha fatto questo.  
G.M.: Io conosco questo e, quindi, ho fatto quello che era necessario fare con queste particolari attrezzature di cui disponeva, e dispone tutt'ora, il mio centro ricerche. Quindi, una penetrazione della corrosione del bossolo dà un'idea, abbastanza approssimata, ma comunque definita, di quanto tempo un pezzo di ottone, in contatto con un certo tipo di terreno, poteva essere rimasto. Sulla base di questo furono ovviamente fatte tutte le indagini, come scritto nella relazione - qui non sto a dirle perché la cosa diventa troppo lunga e alla fine si è visto che il fenomeno di natura corrosionistica, ma che si può chiaramente ascrivere ad un fenomeno di dezincificazione, cioè significa...  
P.M.: Ci fa capire cosa vuol dire?  
G.M.: Significa che: l'ottone, come voi sapete, è una lega rame e zinco; l'elemento meno nobile, che sarebbe lo zinco, dopo avvenuto l'attacco non si rideposita, ma si rideposita solo il rame. Quindi si scioglie in un primo tempo la superficie, tutta: rame e zinco. Poi, l'elemento più nobile si rideposita in forma spugnosa e lo zinco no. Pertanto questo depauperamento di zinco si chiama dezincificazione. È un fenomeno assodato, vecchio, ma insomma, tutti lo sanno.  
Presidente: Affidabile.  
G.M.: Almeno quelli addetti ai lavori. Io devo spiegarlo, e quindi scusate questa lungaggine, ma...  
P.M.: No no, anzi, per noi è...  
Presidente: Ho, no, è bene che...  
P.M.: Altrimenti non riusciamo a capire.  
G.M.: Sulla base della penetrazione di corrosione, quindi della penetrazione di questa mancanza di zinco, si poteva risalire al tempo che il bossolo, in contatto con il terreno, era stato. Bene. Il problema era sapere come questo bossolo era nel terreno. Infatti, non solo io mi sono limitato a fare un'indagine corrosionistica, ma ho dovuto fare anche un'indagine sul terreno. Infatti, nella relazione è scritto che io ho prelevato sia il terreno che il bossolo. Il terreno è un terreno di normale, di media natura. Ha un PH, cioè un'acidità direi scarsa, perché più alcalino che acido, quasi neutro. Pertanto è un terreno non eccessivamente aggressivo. Il problema è quello di avere, una volta stabilito la penetrazione di corrosione, un riferimento oggettivo bibliografico nel quale alcuni autori avessero nel tempo formulato delle chiare indicazioni circa la corrosione dell'ottone in terreni diversi. Questo è stato fatto, e tutte queste bibliografie sono note agli esperti. Io le ho scritte e sono a disposizione, volendo, e le si possono anche fornire. Che cosa ne risulta? Ne risulta che in qualsiasi condizione di terreno, ripeto, in qualsiasi condizione di terreno, dopo 5 anni la corrosione, ovvero la dezincificazione per essere più chiaro, dell'ottone - e parlo di ottone di questo tipo - è circa 20-25 micron di profondità. La profondità è circa 20-25 micron. Quello che io ho trovato va invece, sul bossolo, da 0.2 a 5 micron. Quindi uno potrebbe arguire: cioè, ma allora il tempo è sicuramente inferiore ai 5 anni. Questo non è così, cioè non si può dire. Per il semplice motivo che le funzioni non sono lineari. Cosa vuol dire? Vuol dire che non si può procedere con formula matematica di estrapolazione. Perché all'inizio le reazioni sono molto lente, e poi diventano esponenziali, sia positive che negative. Non è detto che sia un esponente di questo genere, o un esponente di questo genere. Cioè cosa vuol dire? Vuol dire che non è detto che proceda sempre più rapidamente la corrosione, ma può procedere lentamente all'inizio, forte in un momento successivo e poi essere nuovamente lenta. Perché? Perché dipende dalla compattezza del fenomeno di rideposizione del rame sulla superficie. Più compatto è e meno la corrosione poi procede. Quindi non si può dire. Ripeto, se non l'ho detto prima, ma questi fenomeni sono fenomeni che sono regolati da due leggi fondamentali che regolano praticamente il cosmo; la biochimica, la fisica, tutto quello che ci circonda. Uno è il principio delle termodinamiche. Sono tre, ma insomma diciamo uno: la termodinamica. E l'altra è la cinetica. La termodinamica dice se una reazione è possibile o no, in condizioni standard - cioè a temperatura ambiente e a una atmosfera di pressione. La cinetica dice in quanto tempo avviene. Giusto? Allora, assodato che le condizioni standard c'erano, assodato che la reazione di ossidazione e di dezincificazione è un processo che avviene, l'unica regola che genera la corrosione visibile è la cinetica. E la cinetica è a sua volta influenzata da altri fattori, che sono: la compattezza del terreno intorno al bossolo; la conducibilità del terreno in quelle condizioni, specialmente nelle zone molto vicine al bossolo; e la aereazione che poi è un fenomeno dipendente dalla compattezza. Tutte queste cose io non le ho potute avere in mano, perché il bossolo era stato prelevato prima di fare queste indagini. Cioè bisognerebbe che, per essere più precisi, se uno avesse pensato, ma certamente le cose...  
P.M.: Certo, che si potesse fare un'analisi simile.  
G.M.: Ecco. Misurare la conducibilità del terreno esattamente in loco, senza modificare niente. Vedere la reazione, l'ossigeno cioè che scambia. A questo punto le cose potevano essere facilmente, o molto più facilmente, come dire? estraibili, no? Purtroppo questo non è. E pertanto io ho dovuto fare una estrapolazione di tipo logico e dire: se dopo 5 anni la bibliografia dice che, in qualsiasi tipo di terreno, la minima quantità di corrosione, la minima profondità di corrosione è 20-25 micron, io debbo dire qui, ragionevolmente, che questo non può essere più di 5 anni. Ecco, questa era la conclusione a cui io ero arrivato. Ma era solo una questione logica.  
P.M.: Che prescinde dal caso concreto, perché a lei sono mancati quei parametri che ha detto.  
G.M.: Quei parametri, esatto.  
P.M.: Non ho altre domande, grazie.  
Presidente: Ecco, scusate se mi inserisco io. Ma tutto questo vale per...  
G.M.: Mi dica.  
Presidente: ... un corpo metallico come questo, che fin dall'inizio è interrato? 
G.M.: Sì, sì.  
Presidente: Ma se l'interramento fosse progressivo? Se cioè...  
G.M.: Non ho capito la domanda.  
Presidente: Ecco, è molto semplice. Lei ammetta che questo proiettile sia finito per caso dentro un foro di questo pilastrino, che al momento non era interrato, o non lo era totalmente.  
G.M.: Non vuol dire.  
Presidente: Piano piano si è ricoperto di terra...  
G.M.: Non vuol dire. Non vuol dire.  
Presidente: ... fino a diventare poi, a fare massa compatta con la terra.  
G.M.: Non vuol dire, non vuol dire. Cioè, il tempo da cui è iniziata la corrosione, cioè da quando è stato fatto questo bossolino - questo bossolino è stato fatto - esiste una passivazione superficiale, perché è automatica. L'ottone si autopassiva, no? Pertanto, se non si modificano queste condizioni, questo bossolo va avanti 100 anni e non succede assolutamente niente.  
Presidente: Certo, naturalmente.  
G.M.: Anche se una piccola, piccolissima piccolissima, dico in millesimi di micron dezincificazione avviene lo stesso anche toccandolo con le mani. In effetti, il generale Spampinato gentilmente mi aveva dato anche un bossolo, preso chissà da dove, calibro 22 - che non era simile a quelli lì - per vedere se e quale differenza poteva esserci su un bossolo confezionato, va bene? 10 anni prima, 15 anni prima, e questo. L'indagine è stata fatta, è stata riportata sulla relazione e si vede che esiste una dezincificazione; ma è talmente irrisoria, quasi in armstrong insomma, che sono cioè 10 alla meno 8 centimetri, quasi niente insomma, infinitesima. Quindi vuol dire che il bossolo si corrode e che si corrode rapidamente. Intendendo per rapidamente: è questione di tipo centinai d'anni, eh? Perché vede che le statue si corrodono, però insomma...  
Presidente: Certo.  
G.M.: Voglio dire, però il tempo è quello che è.  
Presidente: Bene.  
G.M.: Quando si modificano gli equilibri superficiali e gli equilibri superficiali si modificano in tanti modi. Primo: alla atmosfera, perché è inquinata. E questo è un dato di fatto. Secondo: interrandolo. Terzo: battendoci sopra. Non lo so, basta che si modifichino gli equilibri termodinamici superficiali, per cui si innesca immediatamente un'azione corrosiva o un'azione, in questo caso, di dezincificazione. Non so se ho chiarito la situazione.  
Presidente: Sì, sì, sì, Dottore, semmai poi... Prego, avvocato Santoni.  
A.S.: Mi scusi, Professore. 
G.M.: Sì, dica.  
A.S.: Ecco, se... Io ho capito, lei è stato molto chiaro. Però se questi proiettili fossero tenuti in una cantina, cioè in un ambiente umido, vi potrebbero essere apprezzabili mutamenti in questo senso? O in un'altra, ecco...  
G.M.: Dunque, la...  
A.S.: ... molto caldo, una soffitta, non lo so.  
G.M.: Sì, sì. Dunque, la questione è questa: l'umidità sicuramente gioca un fattore decisivo. Perché? Perché il fenomeno di corrosione è un fenomeno galvanico. E se è un fenomeno galvanico, si tratta sicuramente di due possibilità che avvenga: la prima è la differenza di potenziale e la seconda è l'elettrolita. In questo caso è l'acqua. Quindi, l'umidità che va e viene, in soffitta come nel terreno, che è la stessa cosa, non cambia niente...  
A.S.: Certo.  
G.M.: ... dà un fenomeno decisivo agli effetti della corrosione.  
A.S.: Un'altra domanda.  
G.M.: Credo di aver risposto.  
A.S.: Benissimo. Un'altra domanda: lei ha detto che certamente il proiettile non poteva essere lì come massimo 5 anni: più di 5 anni non era possibile. Ma come minimo quanto, secondo lei?  
G.M.: Non è possibile dirlo per il semplice motivo che ho ripetuto, l'ho detto prima, che non sappiamo quando è partito l'innesco. Cioè praticamente non possiamo dire, non conoscendo quei parametri del terreno che io invece volevo sapere, ma che non ce l'ho, non si può dire quanto la passivazione della superficie abbia durato nel tempo. Mi sono spiegato? No.  
A.S.: No, no, benissimo. Ma allora le volevo fare una domanda: siccome è stato preso dentro una specie di recipiente di cemento, va bene? se a lei fosse fornito il terreno su piccole vaschette, diciamo, per chi vede, accanto - cioè simile certamente a quello in cui è stato trovato il proiettile - è possibile allora ricostruirlo?  
G.M.: Simile non è mai niente in queste cose, perché si tratta di microvolts e microampères di corrente. Lei si immagina come possano essere variate le cose? Basta niente, basta addirittura che ci sia vicino un qualche cosa che, in un altro di quei buchi, che lei dice non c'è, e cambia tutto.  
A.S.: La ringrazio, Professore. Chiarissimo.  
G.M.: Prego.  
Presidente: Nessun'altra domanda dalle parti civili? Avvocato Bevacqua, prego.  
A.B.: Grazie. Senta, Professore...  
G.M.: No, Dottore, scusi. Professore no.  
A.B.: Eh, ma in Italia siamo tutti dottori e, quindi, quando siamo dottori siamo professori.  
G.M.: Ah, se lo dice lei, va bene.  
A.B.: Senta, le volevo dire, lei ha fatto anche l'esame comparativo, oltre che del metallo, anche della terra circostante?  
G.M.: Sì.  
A.B.: E ha adottato, credo, mi auguro, il metodo previsto dalla legge...  
G.M.: Sì, sì, è scritto nella relazione. 
A.B.: ... cioè il famoso, l'approvazione delle...  
G.M.: È scritto nella relazione.  
A.B.: Questo qua. Lei vuol dire alla Corte Eccellentissima quanto è l'ordine di grandezza, un ordine di grandezza in fisica?  
G.M.: Un ordine di grandezza significa l'esponente. Cioè se io ho una base 2 con un esponente 2: 2 al quadrato fa 4. Se io aumento di un ordine di grandezza l'esponente - da 2 diventa 3 - lei fa il conto: diventa 8. L'ordine di grandezza è quello.  
A.B.: Sì, ora ho capito. Io forse... Cioè, sicuramente hanno capito meglio di me i signori della Corte. Però lei fa un riferimento ben preciso nelle sue conclusioni, e cioè dice questo: "Da dati riportati in letteratura sulla corrosione di ottone, eccetera, si ricava che, per un tempo di permanenza di 5 anni, per qualsiasi tipo di terreno, la profondità di penetrazione del fenomeno di dezincificazione è superiore di almeno un ordine di grandezza rispetto a quella misurata per il reperto 55357", il nostro.  
G.M.: 55357.  
A.B.: Oh! Quindi il massimo è 5 anni. In questo caso?  
G.M.: 10 volte, è 10 volte. L'ordine di grandezza è 10 volte.  
A.B.: Oh. Ecco quindi, siccome è 10 volte, evidentemente questo margine...  
G.M.: Esponente.  
A.B.: ... questo margine di 5 anni deve essere sensibilmente ridotto.  
G.M.: Sì, ma non è lineare, gliel'ho detto prima. Non si può fare.  
A.B.: Siamo d'accordo. Lei ha detto questo: che deve essere sensibilmente ridotto, perché se è di un ordine di grandezza a questa ampiezza, mi scusi, temporale, è sicuramente - almeno da quello che dice lei - l'ha scritto lei, l'ha scritto...  
G.M.: Io ho detto…  
A.B.: ... lei, sicuramente...  
G.M.: Ho detto che il massimo è quello.  
A.B.: Il massimo è quello. Però, siccome è - mi scusi, ragioniamo, perché lo ha scritto lei, non l'ho scritto io - siccome è superiore di almeno un ordine di grandezza, e in fisica un ordine di grandezza è quello che ha detto lei...  
G.M.: 10 volte, 10 volte.  
A.B.: 10 volte, è chiaro che i 5 anni sono sensibilmente da ridursi.  
G.M.: Potrebbe essere, ma non sono in grado di dirle quanto.  
A.B.: Però eh, comunque un ordine di grandezza che è 10 - guardi me - è sicuramente da ridursi.  
G.M.: Gliel'ho detto prima. Ho detto che 20, 20-25...  
A.B.: No, ma Professore... La chiamo Professore, perché lei è Professore in questo caso, noi siamo tutti dei profani.  
G.M.: Lei faccia come vuole.  
A.B.: No, non faccio come voglio. Io sto facendo, sto seguendo quello che lei ha scritto.  
G.M.: Certo. Ma lei non mi può far dire quello che non c'è. Io ho detto quello che c'è.  
A.B.: Comunque un ordine di grandezza è, in fisica, 10 volte.  
G.M.: 10 volte.  
A.B.: Va bene? E quindi il massimo è 5 anni. In questo reperto ha sicuramente, comunque ha evidenziato, della corrosione, un ordine di grandezza superiore. Va bene?  
G.M.: No, un ordine di grandezza inferiore.  
A.B.: Inferiore: quindi ancora meno. Va bene?  
G.M.: Certo, certo.  
A.B.: L'ordine di grandezza è pari a 10 volte. Grazie.  
G.M.: Infatti la...  
A.B.: Basta.  
G.M.: ... letteratura dice che in 5 anni, e l'ho detto prima...  
A.B.: Sì.  
G.M.: . . . la corrosione è, in qualsiasi tipo di terreno, come minimo...  
A.B.: Come minimo.  
G.M.: ... 20-25 micron.  
A.B.: Eh, qua siamo...  
G.M.: Lì ne abbiamo da 0.5 a 2: ecco l'ordine di grandezza.  
A.B.: Oh, quindi è molto, molto basso.  
G.M.: È così.  
A.B.: Ergo. Grazie, grazie Professore.  
G.M.: Prego.  
P.M.: Presidente mi scusi, vorrei fare un'ultima domanda, per evitare di aver capito male. Mi sembra che il dottor Mei, così come ho capito io, quindi vorrei... e questa è la domanda, ci ha detto: una cosa è la letteratura e una cosa è il caso concreto. Io le richiedo: sul caso concreto mancando, come ci ha spiegato, quei dati, lei può dire qualcosa di sicuro o no, circa il periodo? Perché sennò qui - meno di 5 anni, più di 5 anni - noi rimaniamo col dubbio.  
G.M.: Quello che è scritto è chiaro.  
P.M.: Sì.  
G.M.: E cioè non posso dire se è e quanto è... Anzi, no se è: quanto è inferiore a 5.  
P.M.: O quanto è superiore.  
G.M.: No, no, superiore non è.  
P.M.: Ho capito.  
Presidente: Quindi più di 5 anni no di sicuro.  
A.B.: Ma è sicuramente inferiore.  
G.M.: Sì, ma non...  
Presidente: No, no, questo...  
A.B.: Presidente, mi scusi.  
Presidente: Questo è sicuramente inferiore, o no? Questo è importante.  
G.M.: Potrebbe essere anche inferiore di un nulla, che io non so...  
Presidente: Di un giorno, per dire.  
G.M.: ... ha capito?  
A.B.: Ma anche di 4 anni, ma anche di 4 anni.  
G.M.: Ma lei non mi faccia dire cose che non so. Non lo so.  
A.B.: No, scusi, io non voglio che lei dica. Noi non siamo...  
Presidente: Lei vuole che, Avvocato, lei vuole che il perito dica. Invece qui...  
A.B.: Io non voglio che...  
G.M.: Chiaro, no?  
Presidente: ... dobbiamo lasciarlo parlare. Quindi ora le domande le faccio io, e basta.  
P.M.: Bene. Grazie, Presidente.  
Presidente: Scusi Dottore.  
G.M.: Prego, prego.  
Presidente: Perché, capisce, è un passaggio delicato.  
G.M.: Eh, lo so infatti.  
Presidente: Allora, lei dice: può essere al massimo di 5 anni.  
G.M.: Al massimo, esatto.  
Presidente: Può essere inferiore, ma non superiore.  
G.M.: No, non superiore.  
Presidente: Superiore a 5 anni, no. Può essere inferiore.  
G.M.: Può essere inferiore.  
Presidente: Di quanto lei però non è in grado di quantificarlo.  
G.M.: Non è possibile dirlo, no.  
Presidente: Potrebbe essere un anno, due, tre, come un giorno.  
G.M.: Con le mie indagini, no.  
Presidente: Con le sue indagini, no. Ecco.  
G.M.: Non ho detto che non ci siano altre indagini, eh.  
Presidente: Certamente.  
G.M.: Ho detto che altre possibilità potrebbero...  
Presidente: Però con le sue indagini… potrebbe essere inferiore di un giorno, di un anno, di due anni, o anche di tre, per modo di dire.  
G.M.: Per modo di dire.  
Presidente: Per modo di dire.  
G.M.: Se fosse lineare, potrei dire 6 mesi, se fosse lineare la relazione matematica. Ma non lo è e quindi è inutile fare discorsi, non servono.  
Presidente: Certamente però non è superiore a 5 anni.  
G.M.: Non è superiore a 5.  
Presidente: Questo qualunque sia il grado di conducibilità del terreno, il PH, eccetera, eccetera.  
G.M.: Esatto, esatto.  
A.B.: Ecco, mi scusi signor Presidente, io non è che voglia stirare o tirare l'acqua al mio mulino...  
Presidente: Più chiaro di così, Avvocato! 
A.B.: No, sì è chiaro. Però mi perdoni, c'è qualche cosa che non mi torna sul piano soltanto intellettivo.
P.M.: E il Pubblico Ministero la pensa come lei.  
A.B.: Certamente. Ma il Pubblico Ministero la deve pensare, io la penso in un modo...  
Presidente: Ognuno cerca di tirare la cosa dal proprio verso.
A.B.: Presidente, no. Io non tiro.  
P.M.: Io mi sono fermato, Presidente. Non ho tirato niente.  
A.B.: Certamente.  
P.M.: Me ne dia atto, eh.  
Presidente: È vero.
A.B.: Io non tiro, Presidente.
Presidente: È vero.  
A.B.: Io cerco di capire, mi perdoni. È tutta la vita che sto cercando di capire, e forse non ho capito ancora nulla. Ecco, signor Presidente, la questione è soltanto scientifica. Perché il Dottore o Professore, mi ha detto che, ci ha riferito che il fenomeno di dezincificazione è superiore di almeno un ordine di grandezza. Va bene?
G.M.: No, no.  
A.B.: Lo ha detto lei.  
G.M.: Il fenomeno di dezincificazione sul bossolo è inferiore, perché quello della letteratura è superiore.
A.B.: Oh. Quindi è inferiore.  
G.M.: Eh!  
A.B.: E sappiamo che l'ordine di grandezza, va bene? L'ordine di grandezza è 10 volte. Giusto?  
G.M.: Sissignore.  
A.B.: Oh! Sappiamo che 5 anni, 5 anni - lei lo ha detto prima - dovrebbe dare un valore di 20.  
G.M.: 20-25.  
A.B.: 20-25. Lei che valore ha riscontrato?  
G.M.: Da 0.5 a 2.
A.B.: Basta. Mi basta solo questo. Grazie.  
Presidente: Oh, volevo chiedere un'altra cosa, Dottore. Ci sono - a parte quelli adottati da lei - ci sono altri metodi, altri criteri, che lei sappia, per... ?
G.M.: No, che io sappia, no.
Presidente: Ecco, benissimo.  
G.M.: Sono tutti metodi elettrochimici, se ci sono, che determinano la reattività di passivazione o la reattività superficiale, la depassivazione. Ma in un qualcosa che è avvenuto, è difficile. Se è un qualcosa che è da avvenire è possibile, mediante tecniche di spettroscopia di impedenza, riuscire a capire che cosa succederà. Ma in questo caso è già avvenuto il processo, quindi è difficile stabilire quando si è innescato: il problema sta tutto lì. Perché quando si è innescato, poi procede con una certa curva che sappiamo, positiva o negativa a seconda delle condizioni. Ma fino a che non si innesca... E l'innesco può avvenire anche quattro giorni prima. Come si fa a saperlo? Questo è il discorso.
Presidente: Benissimo. Avete altre domande, signori?  
P.M.: Nessuna, Presidente. Grazie.  
Presidente: Possiamo allora mettere in libertà il dottor Mei. Grazie, Dottore. Buongiorno, arrivederci.  
G.M.: A lei.

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