lunedì 17 settembre 2012

Antonio Amore - Deposizione del 12 luglio 1994 - Prima parte

L'allora Maresciallo dei Carabinieri Antonio Amore fu ascoltato il 12 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.  

Presidente: Bene, signori, buongiorno. L'udienza è aperta, l'imputato è presente, i suoi difensori lo stesso, il Pubblico Ministero e gli avvocati di parte civile.
P.M.: Ci siamo, Presidente.  
Presidente: Bene, signori, se non ricordo male c'erano i testi a difesa.  
A.B.: Sì, ne ho citati dieci, per stamattina, però...  
Presidente: Dieci. Quanto?  
A.B.: ... non so quanti ne siano arrivati, perché uno è già partito per l'aldilà, ed è il signor Bastianacci Adriano per il quale io produco la dichiarazione resa a suo tempo ai Carabinieri e produco anche il certificato di morte che mi è stato mandate via fax dalla sua famiglia. Io ho citato per stanarli, perché pensavo fossero... Per la difesa c'è il maresciallo…  
Presidente: Va bene. Cominciamo a sentire...  
A.B.: …e anche la signora... la moglie del Pacciani.  
Presidente: Magnifico. Allora cominciamo...  
A.P.: Presidente, mi scusi, è possibile...  
Presidente: Ah, l'acacia famosa, sì, sì, ricordo, ricordo. Allora, avvocato Pellegrini.  
A.P.: Presidente, mi scusi, soltanto per chiedere questo: mi pare di aver capito che il signor Pacciani è disposto a sottoporsi all'esame.  
A.F.: Questo lo diremo noi, dopo.  
A.P.: Bene.  
Presidente: Questo veramente non mi risulta.  
A.P.: No, si è sempre... L'altro giorno si parlò di esame...  
Presidente: È stato ammesso il suo esame.  
P.M.: Richiesto.  
Presidente: Se poi lui vuole o no rispondere, questo non lo so.  
A.P.: Bene. Allora, siccome le disposizioni di attuazione imporrebbero di eseguire l'esame prima di iniziare l'escussione dei testi a difesa, forse sarebbe il momento di chiederlo in via definitiva, in modo che si sappia... Oppure si stabilisce di fare una deroga a questa disposizione, se è consentito.  
Presidente: Signori, scusate un momento. Mi pare che ci eravamo messi d'accordo - ma come è logico che fosse, in un processo come questo - proprio per venire incontro alle esigenze di tutti, comprese quelle della Corte che sono gravissime. Anche perchè la struttura in cui stiamo è in condominio. C'è un Collegio ritirato di là, un GIP che aspetta di venire la prossima settimana... Quindi se non ci veniamo incontro... Quindi si era detto.. .  
A.P.: Per carità! Farlo prima o dopo non è che i testi aumentano.  
Presidente: Si era detto di venirci incontro, per cui, per esempio, il Pubblico Ministero ha ancora qualche teste da sentire.  
P.M.: Sì, Presidente, ho già detto... fino a venerdì.  
Presidente: Ecco, e quindi ci eravamo incrociati...  
P.M.: Ero... il P.M. aveva detto...  
Presidente: Il discorso dell'esame del Pacciani, posto in termini rigidi non ha senso.  
P.M.: Il P.M. aveva fatto presente...  
A.P.: Stabiliamo di derogare. Basta prenderne atto. Io non avevo afferrato... non avevo afferrato.  
Presidente: Avvocato Pellegrini, veramente era... questo era stato...  
A.B.: Eravamo d'accordo. Se siamo d'accordo mi pare che...  
P.M.: Il P.M. è d'accordo a qualsiasi deroga.  
Presidente: Può darsi che lei in quel momento non ci fosse.  
A.P.: Può darsi. Non sempre io sono stato presente.  
Presidente: Appunto, perché infatti ci eravamo messi d'accordo proprio per venire incontro alle esigenze di tutti, di derogare, come è consentite d'altra parte, alla regola.  
A.P.: Va bene. Ne prendo atto.  
Presidente: Se poi Pacciani vorrà o no rendere l'esame, questo non lo so.  
A.P.: Ne prendo atto.  
Presidente: Ecco, allora eravamo rimasti all'acquisizione...  
A.B.: Grazie. Del...  
Presidente: …di questo verbale. Il certificato di morte…  
P.M.: Bastianacci Adriano, vero? è questo teste...  
Presidente: Bastianacci Adriano.  
P.M.: Bene, grazie.  
A.B.: Era regolarmente citato, indicato nella lista testi.  
Presidente: L'avvocato Bevacqua ha citato tutti i suoi testi.  
A.B.: Cioè, non sono tutti, signor Presidente. Chiedo scusa, signor Presidente, non sono tutti, perché io ne avevo 34. Ne ho citati dieci stamattina pensando di arrivare a dieci...  
Presidente: Va bene, va bene.  
A.B.: ... perché siccome, chiedo scusa, signor Presidente, domattina il signor Pubblico Ministero dovrebbe fare...  
P.M.: Alcuni testi di Polizia Giudiziaria, domani mattina.  
A.B.: ... alcuni testi pubblicati. Dopo, venerdì, mi pare che ci siano i periti, vero?  
P.M.: Sì, sì, qualcuno domattina io, e qualcuno giovedì mattina, insomma.  
A.B.: Quindi ancora ce ne sono da sentire, Presidente.  
Presidente: Sì, però vediamo di chiudere venerdì, eh.  
A.B.: Se io so esattamente...  
Presidente: Questa è una preghiera che vi rivolgo.  
A.B.: Le chiedo scusa signor Presidente, proprio per andare avanti. Se lei ci vuole anticipare le udienze prossime...  
Presidente: Io vorrei chiudere venerdì 15. Ve lo dico proprio…  
P.M.: Il P.M. non…  
Presidente: E vi spiego perehé. Perché martedì lei è occupato e purtroppo siamo occupati anche noi perché ieri abbiamo dovuto rinviare per l'ennesima volta un famoso processo a martedì. Mercoledì, giovedì e venerdì, l'intero bunker...  
A.B.: C'è il GIP. Lo so, lo so.  
Presidente: ... verrà occupato dal GIP.  
A.B.: Il processo Aiello, eccetera.  
Presidente: Lei sa il processo di che si tratta...  
A.B.: Va be', allora, signor Presidente, dovremmo andare a dopo anche per altri testi, perché non ce la facciamo.  
Presidente: Comunque, io... Vediamo, vediamo un momentino.  
A.B.: Va bene, va bene.  
Presidente: Cerchiamo di tirare le somme in fondo a questa settimana. Va bene?  
P.M.: Il P.M. non ha nessun problema. È disponibile e pensa di farcela senz'altro per venerdì mattina con i propri testi.  
Presidente: Vediamo, vediamo un pochino. Va bene?  
A.B.: Perché io... chiedo scusa, signor Presidente, ci ho da sentire alcuni ufficiali di Polizia Giudiziaria, il Vice Questore, o Questore, Cimmino. Tutta una serie di testimoni...  
P.M.: Li possiamo citare anche per domattina, non c'è nessun problema.  
A.B.: Io non ho problemi. Se me li cita lei…  
P.M.: Io non l'ho chiesto, il dottor Cimmino non l'ho chiesto, quindi non lo cito. 
A.B.: No…  
Presidente: Magari il Pubblico Ministero si attiva cortesemente.  
P.M.: Non c'è nessun problema. Per quello che riguarda poi gli ufficiali di Polizia Giudiziaria mi dice quando e quali, ci penso io.  
A.B.: Va bene. Benissimo, benissimo. Grazie, molto cortese.  
Presidente: Bene, oh! Questo sì. Questa è collaborazione. Molto bene, molto bene. Allora possiamo cominciare intanto con uno dei suoi testi, di quelli che sono venuti.  
A.B.: Il maresciallo Amore, se c'era, perché aveva problemi di Polizia Giudiziaria.  
Presidente: Amore c'è. C’è l’amore!!  
A.B.: L’amore è sempre presente!  
Presidente: Buongiorno, Maresciallo. Prego, si accomodi lì. Ecco, sistemiamogli il microfono per bene.
A.A.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto a mia conoscenza".  
Presidente: Vuol dare le sue generalità, Maresciallo, per cortesia?  
A.A.: Amore Antonio. Nato a Frassotelesino 02/01/51.  
Presidente: Attualmente presta servizio?  
A.A.: Presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Prato.  
Presidente: Molto bene. Allora lei è stato indotto dall'avvocato Bevacqua e dall'avvocato Fioravanti, quindi risponda, per cortesia, alla domanda del difensore.  
A.B.: Maresciallo, le chiedo che attività lei svolge.  
A.A.: Faccio strettamente Polizia Giudiziaria.  
A.B.: Come... ?  
A.A.: Come ufficiale di Polizia Giudiziaria.  
A.B.: Maresciallo dei Carabinieri?  
A.A.: Sì.  
A.B.: Presso quale reparto?  
A.A.: Attualmente sto presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Prato.  
A.B.: Procura di... Nel 1984-'85, dove svolgeva attività lavorativa?  
A.A.: Presso il Nucleo Operativo della Compagnia di Prato.  
A.B.: Si è interessato delle indagini relative al duplice omicidio dei due francesi, del 1985?  
A.A.: No.  
A.B.: Ha avuto modo di interrogare persone, in ordine a questo omicidio?  
A.A.: Sì.  
A.B.: Si ricorda se ha interrogato il signor Vigilanti Giampiero?  
A.A.: Mi ricordo una cosa del genere, però non ricordo bene il particolare.  
A.B.: Cioè, quello che a me interessa è se è vero che questo signor Vigilanti era stato, ad un certo punto delle indagini, ritenuto possibile autore di alcuni delitti del mostro.  
A.A.: Mi pare di ricordare di sì.  
A.B.: Ma non è tanto questa la domanda, quanto il resto. Se è vero che in casa del Vigilanti furono trovati tutta una serie di giornali, in particolare "La Nazione" di Firenze...  
P.M.: Presidente, chiedo scusa se interrompo. Vorrei che si guardasse un attimo la lista testi e controllare maresciallo Amore, numero 16, qual è l'oggetto delle domande...  
Presidente: Sul rinvenimento...  
A.B.: Sparse sull'asfalto.  
Presidente: ''Sul rinvenimento... "  
P.M.: Cosa c'entra Vigilanti Giampiero?  
Presidente: "... anonima di numero 32 cartucce di calibro 22 LR serie H sparse sull'asfalto di una viuzza che collega Poggio a Caiano a Carmignano". 
A.B.: Sì, va be', questa è la domanda che dovevo far dopo, sulla base...  
P.M.: No, sembra che la domanda...  
A.B.: ... mi avrebbe risposto prima. Certamente, Pubblico Ministero.  
Presidente: Sì, cerchiamo... Dio mio! Signori...  
P.M.: Sì, sì, si può...  
Presidente: Ricordo a tutti che... Nessuno è stato...  
A.B.: Il Pubblico Ministero ha fatto tutto quello che ha voluto.  
P.M.: Non c'è problema, non c'è...  
Presidente: Nessuno è stato aderente ai capitoli.  
P.M.: Presidente, volevo dire che...  
Presidente: La Corte e il Presidente non hanno fatto questioni...  
P.M.: No, no...  
Presidente: ... perché, per amore della verità... Basta non divagare, ovviamente.  
P.M.: Ecco, io dicevo, almeno partiamo da quello che è il capitolo, sennò...  
A.B.: Va bene, certamente. Allora, la domanda è questa: se è vero, se ricorda che un certo giorno fu trovato esattamente... furono trovati, a seguito di una segnalazione anonima, in quel di Poggio a Caiano, 32 cartucce calibro 22 LR serie H.  
A.A.: Lo confermo.  
A.B.: Si ricorda la data?  
A.A.: La data non me la ricordo. Comunque è moltissimo tempo fa, mi pare. Mi pare, mi pare nel mese di settembre... non ricordo bene se '84 o '85, insomma, perché sono passati tantissimi anni.  
A.B.: Gliela posso fare... Signor Presidente, posso fare vedere gli atti?  
Presidente: Prego, Avvocato.  
A.A.: Sì, esatto. La data allora è 29 settembre dell'85.  
A.B.: Ricorda se queste cartucce furono rinvenute a seguito di una telefonata, di una segnalazione anonima, pervenuta in caserma il giorno 29 settembre?  
A.A.: Sì, lo confermo. In effetti il Comandante della Stazione di Poggio a Caiano, aveva ricevuto una telefonata anonima e che fu proprio lui a portarsi sul posto e poi chiamò noi come Nucleo Operativo che ci recammo poi successivamente, mi pare di ricordare, in via Granaio o Granaia, insomma, una località campestre di Poggio a Caiano.  
A.B.: Senta, ricorda se in occasione di questo rinvenimento, e prima, furono effettuate anche su impulso della Autorità Centrale vostra, cioè di Firenze, credo, furono effettuate delle indagini un po' più ampie.  
A.A.: In effetti furono… Comunque, sempre rimanendo al rinvenimento, per cercare di trovare altra... qualche altra traccia, furono... cioè, la zona fu ispezionata anche con un metal detector, oltre che rinvenire quelle 32 cartucce, Long Rifle, serie H. Poi, a seguito di questo dispositivo col metal detector, non furono… trovate nulla. Furono anche, così, sentite le persone che abitavano in quella zona per cercare di avere qualche elemento per potere avviare le indagini. Ma tutti questi accertamenti hanno dato esito negativo.  
A.B.: Ecco. Ricorda se un certo Esposito Nicola che era un, credo, un poliziotto, o comunque guardia giurata, venne da voi e dichiarò di aver ricevuto nel 1981, da un tizio molto alto, 1,80 circa, corporatura robusta, con pancia in avanti, spalle larghe, eccetera, delle cartucce Long Rifle come queste, H, eccetera, che vi dette poi tre cartucce e che questo signore, questo signore alto, disse all'Esposito che ne aveva altre cinque o seicento.  
A.A.: Mi ricordo vagamente questa circostanza, però vado un po' a naso, perché...
A.B.: Posso dare questo ... ?  
A.A.: Se posso consultarlo, sì.  
Presidente: Prego.  
A.A.: Sì, è il Tenente, allora Tenente Fichera.  
A.B.: Ricorda allora questa circostanza che le ho poc'anzi memorizzato?  
A.A.: Sì, lo ricordo.  
A.B.: Ecco. Cioè questa persona, l'Esposito Nicola...  
A.A.: Era una guardia giurata.  
A.B.: Guardia giurata, vi disse che cosa?  
A.A.: Disse in sostanza di aver ricevuto quelle cartucce in dono da quella persona alta - la descrizione che ha fatto lei poc'anzi - e che questa, sempre questa persona gli avrebbe detto che aveva altre cinque o seicento cartucce, insomma, ecco.  
A.B.: Ricorda se in quell'occasione – in quell'occasione dell'85, cioè l'11 settembre '85 - il signor Esposito Nicola vi dette, vi consegnò le…  
A.A.: Sì, lo confermo.  
A.B.: ... i tre bossoli, i tre proiettili, anzi. Calibro 22 con fondello...  
A.A.: Long Rifle.  
A.B.: ... H.  
A.A.: Sì, lo confermo.  
A.B.: Grazie. Faccio riferimento alla domanda che ho fatto poc'anzi a proposito del signor Vigilanti che fu da voi vigilato, va bene? nel senso che fu da voi sentito, la domanda era questa: questo signore era sospettato, almeno si dice qui, di potere essere uno degli autori, o un autore di questi misfatti, e in casa sua furono trovati - questo soltanto per notizia - furono trovate tante edizioni straordinarie de "La Nazione" dell'84, dell'84, dell'85... alcune del '74, dell'84, tutte relative agli omicidi che erano stati consumati nel territorio fiorentino, ai duplici omicidi. Se la ricorda questa circostanza?  
A.A.: Sì, mi ricordo questo. Però voglio aggiungere anche un altro particolare, se mi è permesso...  
A.B.: Certo.  
A.A.: È vero questa circostanza che furono trovati questi ritagli di giornale, però è anche vero che lo stesso deteneva, se non ricordo male, altri giornali di un... perché lui era un... si era arruolato nella legione Straniera, altri giornali relativi ad operazioni che lui aveva fatto in Africa.  
A.B.: Sì, se è vero che questo...  
A.A.: E, chiedo scusa, e questi giornali riportavano anche degli episodi delittuosi che venivano commessi a quell'epoca.  
A.B.: Sì. Se è vero, per quel che lei può sapere, ma dovrebbe saperlo, che questo signore lavorava presso l'impresa Onoranze Funebri, l'OFISA, va bene? e che era persona, diceva, di avere girato molto per Firenze. Voglio sapere soltanto questo.  
A.A.: Sì, era una persona che aveva girato il mondo, in genere ed anche Firenze.  
A.B.: Va bene. Io non ho altre domande, signor Presidente.

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