lunedì 27 febbraio 2012

Olinto Dell'Amico - Deposizione del 22 aprile 1994 - Quarta parte

Segue dalla terza parte.

Presidente: Bene, allora avvocato Santoni, lei aveva giusto una domanda relativamente…
A.B.: Aspetti… Colonnello la prego.
Presidente: Colonnello, prego.
A.S.F.: Colonnello.
A.B.: Ci siamo anche noi.
Presidente: Ci sono le parti civili e poi… Prego. Allora avvocato Santoni Franchetti.
A.S.F.: Avvocato Santoni Franchetti.
Presidente: Prego.
A.S.F.: Il Mele, al momento in cui vi dava – era accanto alla macchina - vi dette dei ragguagli su una scarpa che era del Lo Bianco, che era sotto un seggiolino? Ve la indicò lui?
Presidente: Lo ricorda?
O.D.M.: Mah, mi sembra di ricordare che il Mele disse che la gamba del Lo Bianco stava sotto le gambe della donna, della moglie…
A.S.F.: Esatto.
O.D.M.: Stava messa di traverso.
A.S.F.: Quindi non si ricorda del dettaglio che la scarpa si era sfilata dal piede ed era sotto… che lui dette immediatamente prima di fare la ricostruzione…
O.D.M.: Ricordo adesso che… fra l'altro che… quando dissero che quando avevano aperto lo sportello era caduta una scarpa, dissero i militari di Signa.
A.S.F.: La ringrazio Colonnello. È proprio partendo da questa domanda che io chiedevo un momento di rivedere la fotografia del Lo Bianco perché questa difesa non ha capito una circostanza.
Presidente: Ecco, ci vuol dire esattamente quale fotografia avvocato?
A.S.F.: Quella del Lo… che mostra il sign… il Lo Bianco seduto sul seggiolino anteriore destro.
Presidente: Vogliamo riprendere questa foto per piacere? La indichi lei avvocato per piacere.
A.S.F.: Esattamente questa. Sì.
Presidente: Ecco. Al solito prego di non fotografare e di riprendere questa foto. Le altre potete farlo tranquillamente ma le foto dei corpi no. È questa avvocato?
A.S.F.: Si, era semplicemente perché prima si vedeva male, perché nel rapporto Matassino si legge. “Il sedile anteriore destro è ribaltato” esattamente è ribaltato e lui è in posizione supina. Prima non l'avevo visto il seggiolino così ribaltato, volevo una conferma della posizione, presidente. Nient'altro, èc hiarissima.
Presidente: L’ha avuta?
A.S.F.: La ringrazio, non ho domande… ah, una sola domanda ma mi sembra sia già stata fatta, quando ha detto il Mele degli otto colpi sparati. Se l’ha detto in quel momento… ma la domanda è già stata fatta, il teste ha già risposto.
O.D.M.: Ricordo che fu… che parlò di aver sparato in successione rapida, mi sembra che addirittura parlò di 7/8 colpi insomma, ecco…
A.S.F.: Allora se lo ricorda.
O.D.M.: Come?
A.S.F.: Se lo ricorda allora?
O.D.M.: Non sono sicuro però… dove fu detto se...
A.S.F.: Perché contesto che dal rapporto Matassino…
P.M.: No, mi scusi, il rapporto non si può contestare.
A.S.F.: Giustamente. Comunque mi basta la sua risposta Colonnello.
Presidente: Va bene così?
A.S.F. (Fuori micrifono): Non se ne ricorda.
Presidente: Avvocati di parte civile, altri che vogliono porre domande al teste? Prego avvocato Bevacqua.
A.B.: Grazie signor presidente. Senza Colonnello, lei ha partecipato a tutte le indagini che sono state svolte in quell'occasione? Insieme anche al Maresciallo Ferrero.
O.D.M.: ...
A.B.: È una domanda non è …
O.D.M.: Tutte... a tutte le perquisizioni non presi parte, molti altri non presi parte.
A.B.: Ecco, quindi partecipò anche il maresciallo Ferrero, essendo lei l'ufficiale superiore in grado, ogni qual volta espletava una qualche attività o la chiamava o comunque la informava di quello che veniva ad accadere, volta, volta. Le domando…
O.D.M.: Informava noi.
A.B.: È una prassi.
O.D.M.: Informava praticamente… fra l'altro informava il magistrato che era presente, in quel periodo lì che stava lì, del resto, delle perquisizioni…
A.B.: Lei fu sentito dalla corte di assise e disse: “Sul posto - continuo la frase del pubblico ministero - l'imputato ricostruì fedelmente i momenti da lui compiuti quella notte, così come riportato nel verbale al quale mi riferisco.” Cioè l'imputato, da quello che risulterebbe dalla sua dichiarazione resa alla corte di assise di Firenze, avrebbe subito dopo detto a lei come si era mosso, che cosa aveva fatto…
O.D.M.: Sì, sì disse anche che aveva buttato la pistola nel fosso, nel Vingone, ma la pistola lì non l'aveva buttata. Non la trovammo la pistola. Lui disse che… questo è un argomento sul quale tornammo diverse volte anche in sede di interrogatorio, non so se fu consacrato a verbale o meno, ma se ne parlò parecchie volte perché il ritrovamento dell'arma era indispensabile, era essenziale, perché altrimenti sennò si... e quindi...
Presidente: Bisogna che lei tenga il microfono leggermente più lontano.
O.D.M.: Si, grazie. Quindi lui dette queste indicazioni sull'arma, noi facemmo... ricordo che questo... lo ricordo perché parlai io col genio civile… adesso non ricordo chi era l'ingegnere... facemmo chiudere le saracinesche del Vingone per evitare ulteriore afflusso di acqua, per poter quindi... si abbassò il livello dell'acqua, vennero i vigili del fuoco con gli stivaloni, tagliarono... ricordo che tagliarono l'erba...
A.B.: Insomma, non fu trovata.
O.D.M.: Mandarono... facemmo venire carabinieri della compagnia della brigata Friuli con i metal detector, il cerca-mine, insomma si cercò... questa pistola non c'era perché allarghiamo anche il raggio delle ricerche ben oltre il punto indicato dal coso... quindi per un fronte di lunghezza 100 m e larghezza... insomma la pistola si è cercata prima, prima ancora che lui dicesse di averla buttata lì, nel fosso, nel Vingone insomma. Quindi insomma...
A.B.: Si, si ma purtroppo la pistola voi... non fu trovata e chissà se mai si troverà. Il problema è questo... La domanda che le volevo porre era ancora questa: lei fu presente quando Mele dichiarò di avere - quindi quando confessò il delitto e comunque disse - che con lui vi era anche un'altra persona?
O.D.M.: Mah, il Mele cominciò a fare nomi, non so, diverse persone, non ricordo tutti gli amanti della moglie, insomma i Vinci, Salvatore, Francesco, Giovanni, Cannizza… insomma fu una cosa, insomma...
A.B.: Ecco gli fu contestato al Mele, chiedo scusa, che lui aveva in qualche modo premeditato il delitto perché aveva minacciato prima la moglie?
O.D.M.: ...
A.B.: Cioè c'era stato qualcuno che aveva detto che il Mele aveva minacciato la moglie...
P.M.: Scusi, da quale atto lo riprendiamo? Prima di contestarlo al teste? Questo racconto che fa lei?
A.B.: È un racconto...
P.M.: Non da un rapporto.
A.B.: No, no, no, non è un rapporto.
P.M.: Noi abbiamo fornito solo il verbale di interrogatorio alla Corte...
Presidente: Va bene comunque la domanda va bene.
P.M.: Bene, come non detto.
Presidente: La domanda va bene.
A.B.: È un processo agli atti, presidente. È un processo agli atti
P.M.: Dobbiamo darglieli questi atti, questo volevo dire.
A.B.: Glieli diamo subito.
P.M.: No, no, bene, benissimo.
A.B.: È una dichiarazione che viene resa dal Mele sul punto... dal Mele, dal Mele si, sul punto, cioè viene domandato: Ma è vero che lei aveva minacciato prima dell'omicidio la moglie, cioè invitandola a non più andare a letto... o comunque in macchina... con altre persone? Si ricorda questa circostanza? Lui disse: No, io veramente non l'ho minacciata di morte, o detto che lei non doveva più andare a giro con delle persone. Ricorda questa circostanza?
O.D.M.: Ricordo, ricordo un particolare che lui disse, mi sembra che questo dovrebbe essere a verbale, che portava il caffè alla moglie al letto assieme a qualche d'un altro, adesso non ricordo chi fosse...
A.B.: Vabbè...
O.D.M.: In una circostanza... adesso non ricordo... la cosa che mi colpì, questa, insomma... all'epoca.
A.B.: Comunque il Mele disse che con lui quella sera vi era altra persona che aveva consumato il delitto?
O.D.M.: ...
A.B.: Il Vinci? Ne parlò del Vinci?
O.D.M.: Se lui parlò di coso... ma lui parlò di parecchie persone...
A.B.: Vabbè ne parlò.
O.D.M.: Parecchie persone.
A.B.: Siccome lei ha fatto le indagini, lei ricorda il particolare del bambino? Del Mele?
O.D.M.: Mah, io del bambino, del Mele, ricordo il particolare, praticamente, che aveva praticamente... non poteva aver camminato, o per lo meno per lungo tratto...
A.B.: Ecco, ci vuole spiegare questo particolare?
O.D.M.: Per lungo tratto, perché la strada era, diciamo così, era piena di ciottoli, insomma, coso, era una strada in costruzione perché c'erano dei mucchi di ghiaia, addirittura, per cui in macchina non si poteva a quel punto arrivare, a Sant’Angelo a Lecore, e quindi questo ragazzo avrebbe dovuto fare 2 km, credo, a piedi, insomma...
A.B.: Ecco, chiedo scusa, no, perché sennò lei la conosce, lei conosce gli atti io pochino poco meno, molto meno di lei, però la corte di Assise, in particolare i signori giudici popolari, forse non conoscono questo particolare. Pare che quella sera nella macchina vi fosse anche il bambino della… almeno così si dice…
O.D.M.: Era uscito con la madre e con questo... con Lo Bianco.
A.B.: Era uscito con la mamma e con questo signore ed erano andati a vedere un film che si chiamava… qualcosa dell'inferno... c'era l'inferno di mezzo, va bene?
O.D.M.: Nuda… un film insomma… un film…
A.B.: Un film un poco particolare.
O.D.M.: Un po'...
A.B.: Il diavolo... qualcosa del genere... ecco, questo bambino poi pare che fosse stato - almeno secondo la vostra ricostruzione, mi dica di no se io sbaglio - fosse stato portato in collo, a cavalluccio si dice, da una persona, per lungo tratto… che era stato, questo bambino, depositato davanti ad una porta. È vero o non è vero?
O.D.M.: Mah, l'unica cosa certa è che alle ore 2:00 il bamb… bussarono alla porta di casa del De Felice e lui… se poi il bambino stava lì ad aspettare...
A.B.: No, no lo può spiegare?
O.D.M.: …Perché vide accendersi la luce e bussò non lo so.
A.B.: Colonnello, la prego. Se lei vuole spiegare chi è il De Felice, che cosa successe…
P.M.: L'abbiamo spiegato all'inizio, avvocato.
O.D.M.: Si il De Felice è quella persona che abitava sulla… era una persona che abitava lì, praticamente, su questa strada comunale, Via Sant’Angelo a Lecore, dove praticamente sbucò questo bambino, da solo o accompagnato. Praticamente a casa erano svegli perché la bambina di questo signore si era sentita poco bene e aveva chiesto da bere, insomma ecco, per cui aveva acceso la luce coso… quindi quando sentì squillare il campanello la luce era già accesa, quindi lui era già sveglio, quindi guardò... si meravigliò della sonata, guardò l'ora e vide che erano le due, insomma ecco. Alle 2:00 il bambino...
A.B.: Che erano le 2:00 di notte?
O.D.M.: Le due di notte.
A.B.: Si. E c’era che cosa? Solo questo bambino? Cosa vide il De Felice?
O.D.M.: Loro non videro altre persone.
A.B.: Videro solo questo bambino.
O.D.M.: Videro il bambino. Avessero visto altre persone...
A.B.: E cosa disse il bambino? Se lo ricorda. Cosa disse De Felice?
O.D.M.: De Felice disse praticamente... per quello che mi fu riferito... disse: che il babbo stava malato, stava male, stava a letto a casa e che la mamma e lo zio erano morti.
A.B.: Cioè il bambino dice a questi signori: mio padre è malato, a letto, sta a letto malato e mia madre e mio zio – che era il Lo Bianco – sono morti.
O.D.M.: Sì. Morti.
A.B.: La domanda che io le faccio: dal punto in cui fu trovata la macchina al De Felice, alla casa del De Felice quanto c’è? Quanti chilometri? Metri?
O.D.M.: No c'è qualche chilometro, io penso un paio di chilometri.
A.B.: Qualche chilometro.
O.D.M.: Un paio di chilometri, si.
A.B.: La strada com'è?
O.D.M.: La strada era in rifacimento, praticamente, doveva essere evidentemente asfaltata. C'erano le pietre, insomma, pietre insomma...
A.B.: Il bambino aveva le scarpe?
O.D.M.: No aveva i calzini.
A.B.: I calzini erano rotti?
O.D.M.: Questo non lo ricordo, qualcuno... non lo ricordo. Quella sera comunque... Senz’altro erano impolve…
A.B.: Risulta agli atti che i calzini erano addirittura bianchi, puliti.
O.D.M.: Puliti.
A.B.: Quindi qualcuno l'aveva portato sul luogo, se la ricorda questa circostanza?
O.D.M.: Penso, io penso che se avesse camminato per 2 chilometri forse avrebbe presentato probabilmente delle tracce, può darsi che sia stato accompagnato per un tratto, o sia stato portato sul posto con altro mezzo, non lo so.
A.B.: Da qualcuno.
O.D.M.: Comunque fa che abbia fatto… io onestamente penso che… pensammo, ritenemmo tutti quanti che non potesse aver fatto 2 chilometri a piedi e presentasse le piante dei piedi… insomma che non erano arrossate, non erano, insomma, senza ferite, insomma...
A.B.: Va be’ comunque c'è una sentenza, sia pure non passata in giudicato, del giudice Rotella che fa una certa descrizione...
P.M.: No, chiedo scusa, c'è una sentenza sul fatto prima di quella del giudice Rotella. C'è una sentenza su questo fatto…
A.B.: C’è una sentenza su questo fatto.
P.M.: Forse è meglio quella, prima di quella del giudice istruttore! Se permette... Eh?
A.B.: Per carità!
P.M.: No, no, diamo atto che c'è questa!
A.B.: Se insiste quella è quella.
P.M.: Perfetto.
A.B.: Un'altra domanda è poi veramente mi cheto se il signor pubblico ministero me lo consente...
P.M.: Certo.
A.B.: ... e la corte me lo consente. Lei ricorda se in questa occasione di questa indagine furono effettuati anche degli esami col guanto di paraffina?
O.D.M.: Sì, furono fatti degli esami col guanto di paraffina.
A.B.: Ecco, ricorda se anche su Mele fu effettuato un'indagine con guanto di paraffina? E se proprio su Mele e su Cutrona - in particolare su Mele Stefano - fu trovata una colorazione azzurra - glielo dico poi lei mi dirà di sì o di no - in una zona di circa 3 mm…
O.D.M.: Mi sembra che fosse…
A.B.: … in corrispondenza della piega tra il pollice e l'indice?
O.D.M.: Mi sembra che fossero meno significative queste tracce trovate sulla mano del Mele che su quelle di un altro, adesso non ricordo...
A.B.: Ma furono trovate queste tracce?
O.D.M.: Una piccola si, un piccolo...
A.B.: Ohooo, indicative, secondo i periti, della presenza di nitrati. Non nitriti che sono altra cosa. Nitrati. Se la ricorda questa circostanza?
O.D.M.: Si ma le tracce, le cose sono… quindi può essere polvere da sparo, può essere anche qualche...
A.B.: Si ricorda…
O.D.M.: Ci fu anche un altro… furono, mi sembra, tre le persone… non lo ricordo...
A.B.: Come?
O.D.M.: Non ricordo quante persone furono sottoposte al test.
A.B.: “I soggetti indagati sul punto furono: Mele Stefano e Cutrona Carmelo nell’immediatezza…”
O.D.M.: Mi sembra che l'altro avesse invece una cosa molto più accentuata.
A.B.: Un po' di più.
O.D.M.: Mi ricordo.
A.B.: “Aveva colorazione azzurra di tipo puntiforme estesa per quasi tutta la parte interna dei due calchi, destro e sinistro.” Lo dice…
P.M.: Avvocato, per cortesia legga anche la frase successiva, sennò la leggo io...
A.B.: Siii, “…per Vinci Francesco…”
P.M.: No, quella dopo ancora, quella dopo ancora.
A.B.: La sto leggendo.
P.M.: Grazie.
A.B.: L’ho già letto prima.
P.M.: Leggiamola.
A.B.: “La colorazione assunta non ha raggiunto tuttavia toni assai profondi per cui la prova è da ritenersi indicativa della presenza di..”
P.M.: È quello che stava dicendo il teste.
A.B.: Ma io l'ho detto prima.
Presidente: Va be’ via… lasciamo parlare il teste.
A.B.: Era indicativa della presenza di nitrati. Se la ricorda questa circostanza?
O.D.M.: Si, si, mi ricordo.
A.B.: Soltanto che Mele Stefano la colorazione, sia pure modestissima, quanto le sembra, quanto le pare, quanto è da ritenersi…
O.D.M.: Esatto, modestissima, questo…
A.B.: … era cristallizzata, fermata, fissata sulla pelle del pollice e dell'indice. Bene? Grazie.
O.D.M.: Adesso l'opposizione non ricordo… comunque…
P.M.: Chiedo scusa Presidente, io ci ho provato ma allora lo leggo io perché se al teste ovviamente la frase successiva… Lei ricorda sul punto dell'esame della presenza di nitrati, se c'è qualcosa in più che emerse di quello che ha detto fin’ora? Nel senso sulla possibilità o meno che questo esame fosse esaustivo o se c'erano degli elementi che - sulle mani di questi signori - che impedivano di essere certi?
O.D.M.: Sì, c'erano… praticamente si, potevano essere la presenza di questo... poteva essere dovuto anche ad altre cause.
P.M.: Posso leggere al teste l'esame nei dettagli? Che io avevo invitato il difensore a leggere? Lo leggo io. “Giova a questo punto evidenziare – dice il Gabinetto di Polizia scientifica che fece quegli esami – a) che la prova è stata condotta circa 16 ore dal fatto; b) che sulle mani dei prevenuti esistono ampie zone callose; c) che i soggetti possono essere venuti in contatti con prodotti nitrati come polveri esplosive, fertilizzanti ed altro.” C’è lunga possibilità di dimostrare come queste analisi, a quell'epoca…
Presidente: Va bene, va bene...
P.M.: E sono negli atti. Ecco, volevo solo cercare... una volta che cerchiamo di stimolare il teste...
Presidente: Comunque non vorrei anticipare argomenti di discussione. Avvocato Fioravanti prego.
P.M.: Bene, grazie.
A.F.: Mi potrebbe dire signor colonnello se nella macchina insieme due bossoli, dietro al sedile posteriore, furono trovate due scarpe da bambino?
Presidente: Lo ricorda?
O.D.M.: Mah io... mi dissero che c'erano delle ciabatte, io però queste ciabatte non ce le ho presenti. Mi dissero che c'erano… c'era qualche cosa, il bambino non era scalzo insomma. C'erano un paio di... io non le ricordo, visivamente non le ricordo, però mi dissero, ricordo allora mi dissero che aveva delle ciabatte che evidentemente non furono prese quando, insomma, il bambino scese, insomma...
A.F.: Va bene, sarà domanda che poi sarà fatta ad altri. Senta una cosa, l'ultima, seconda e ultima. Lei ha partecipato all'interrogatorio del Mele?
O.D.M.: Sì. Abbiamo detto prima, sì.
A.F.: Avendo partecipato all'interrogatorio di Mele, ha parlato sempre nella lingua italiana o in qualche dialetto?
O.D.M.: Se avesse parlato in dialetto sardo io non l'avrei capito, insomma... penso che la maggior parte di noi non l'avrebbe capito, insomma...
A.F.: Ma io ho chiesto non se lei lo avesse capito o meno, ha parlato, ha detto delle parole, delle frasi in lingua sarda? In dialetto sardo?
O.D.M.: Non ricordo che abbia avuto espressioni... altrimenti poi l'avremmo... se avessi avuto espressioni particolari in sardo per cui c'era bisogno di... non lo so se ha detto qualche... se qualcuno si è fatto sfuggire comunque... qualcuno, in quei giorni qualche frase in sardo... io, con me non ha parlato, io l'ho sentito. No.
A.F.: Grazie.
Presidente: Vi sono domande?
A.B.: No.
P.M.: Nessun'altra presidente.
Presidente: Volevo dire colonnello, risponda a me ora.
O.D.M.: Dica presidente.
Presidente: Voi portaste quindi il Mele sul luogo del delitto?
O.D.M.: Sì.
Presidente: E gli faceste fare, a quel che ho capito, una specie di ricostruzione?
O.D.M.: Cercammo di ricostruire, per vedere se…
Presidente: Ecco ma il Mele...
O.D.M.: Se la confessione era compatibile… cioè se la ricostruzione era compatibile con la confessione.
Presidente: Ma lui si comportò, se lo ricorda, ora mi rendo conto che sono passati decine di anni...
O.D.M.: Comunque, signor presidente, io mi ricordo questo, mi ricordo praticamente che questo Mele, insomma...
Presidente: Insomma era padrone della situazione come uno che era già stato sul luogo, aveva visto quella macchina e tutto il resto o manifestava titubanze?
O.D.M.: Volevo… no, volevo dire due cose.
Presidente: Questo è un elemento di fatto.
O.D.M.: Noi abbiamo avuto tutti, guardi, delle perplessità.
Presidente: Certo.
O.D.M.: E queste perplessità furono praticamente, furono indicate nel rapporto giudiziario, perché ad un certo punto il rapporto giudiziario, quindi, insomma, praticamente poi leggemmo prima che venisse firmato dal... che praticamente si parlava di strane cose contrastanti che erano emerse durante, diciamo così, le indagini. Nonostante tutto ciò ritenevamo, si ritenne, che fosse responsabile. Lui sembr… io… avemmo la sensazione… personalmente ebbi la sensazione e penso che l'avessero avuta anche gli altri che lui avesse visto qualcosa, avesse se… o era lui oppure… o era sul posto… o era sopraggiunto sul posto.
Presidente: Ecco, quindi diciamo - questa è come circostanza di fatto - che il comportamento di quell'uomo, del Mele, era tale che…
O.D.M.: Che sembrava che...
Presidente: … sembrava che su quel posto comunque lui ci fosse stato.
O.D.M.: Fosse stato.
Presidente: ... al momento del fatto, ovviamente.
O.D.M.: Fosse stato presente, fosse sopraggiunto, insomma che avesse visto... non poteva sapere certe cose secondo me, insomma dove stava la macchina...
Presidente: Non era spaesato nel muoversi in quel contesto.
O.D.M.: No, ma veramente insomma, nel muoversi quello si muoveva con rapidità, passò davanti alla macchina come se... non lo so... una cosa...
Presidente: Va bene.
O.D.M.: Un po' strana.
Presidente: Altre domande signori?
P.M.: Nessuna, grazie.
Presidente: Lei avvocato Bevacqua?
A.B.: No Signor presidente, proprio la conclusione del suo rapporto, chiedo scusa.
P.M.: Il rapporto, chiedo scusa, quale rapporto?
A.B.: Firmato da lui.
P.M.: No, il rapporto non é negli atti, non si può utilizzare.
Presidente: Va bene, qual è la circostanza? Via…
P.M.: Il rapporto no, avvocato. Il rapporto no, c'è solo il verbale di sopralluogo.
A.B.: Non la leggo.
O.D.M.: Il rapporto è firmato dal brigadiere Matassino. O dal Maresciallo Gelmini che comandava il nucleo investigativo.
A.B.: Era Tenente Dell’Amico Olinto.
O.D.M.: Il rapporto giudiziario è firmato da me?
A.B.: Rapporto del brigadiere Matassino Geraldo del nucleo investigativo Carabinieri del gruppo di Firenze. E poi è firmato… Hanno preso parte alle indagini…
O.D.M.: Sì, hanno preso parte alle indagini… sì però il rapporto fu firmato dal comandante del nucleo investigativo, era il maresciallo Gelmini. Dev’essere firmato Angelo Gelmini.
A.B.: Me lo ricordo Gelmini. Si me lo ricordo. Va be’ niente, non posso dire perché correttamente il pubblico ministero mi tappa la bocca e mi cheto.
Presidente: Da chi ha firmato, scusi?
A.B.: È firmato dal brigadiere Matassino e il tenente Dell’Amico… il brigadiere Matassino, il carabiniere Gelmino… poi c'è la Questura di Firenze: il Commissario Scola, Delfino, Martini, Maresciallo… brigadiere Amato.
O.D.M.: Ma queste sono le persone che hanno preso parte alle indagini!
A.B.: Si, si, certo. Firmato dal brigadiere… rapporto del brigadiere Matassino - l'ho detto prima – Geraldo del nucleo investigativo dei carabinieri del gruppo di Firenze. Hanno preso parte alle indagini… c'è un pezzettino, tanto lei non lo vede, c'è scritto qua... poi c'è nucleo investigativo del gruppo dei carabinieri, tenente Dell’Amico Olinto, brigadiere Matassino eccetera. Di questo rapporto, il pubblico ministero non vuole che lo dica…
P.M.: No, no, no, le facevo presente che la corte non ce l’ha! Perché non lo può avere. Tutto lì.
Presidente: Avvocato Bevacqua, alla Corte, qual è la circostanza su cui lei...
A.B.: No, che lui dice che in realtà… confermavo quello, il discorso che faceva il colonnello, secondo cui vi erano… vi era qualche cosa di strano, di sconcertante – “in questa sanguinosa vicenda - e che si ritiene di poter concludere…” ora non è che lo voglio dire… “… affermando che è stato solo ed unicamente il Mele a premeditare e mettere poi in atto il duplice omicidio.”
Presidente: Vabbè, questa qui… Questo è un giudizio quindi naturalmente... io gli avevo fatto una domanda che sostanzialmente verteva un po'...
A.B.: Su questo?
Presidente: Su questo. Non esclusivamente, sul fatto se costui ci fosse stato un no quella sera lì. Se poi l'aveva fatto il delitto, non lo so.
A.B.: Il Mele? Il Mele pare che sia pacifico che comunque ci fosse stato perché sennò…
Presidente: Il pubblico ministero ritiene...
A.B.: Nooo…
P.M.: Che sia pacifico io, scusate, ho cercato di dimostrare che ho forti dubbi.
Presidente: Ritiene che non sia pacifico. Signori, questa è materia di discussione.
P.M.: Bene.
Presidente: Altro al teste? No. Può andare.
P.M.: Nient'altro grazie.
Presidente: Bene, colonnello arrivederla buonasera.

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