giovedì 23 febbraio 2012

Olinto Dell'Amico - Deposizione del 22 aprile 1994 - Terza parte

Segue dalla seconda parte.
P.M.: Benissimo. Andiamo avanti. Anzi, io su questi avrei finito. Vorrei fare una sola domanda, e in parte mi ha già risposto: quel verbale di sopralluogo di cui le parlavo prima, che è redatto alcuni giorni dopo, lei ha ricordo di aver aiutato coloro che facevano a farlo, oppure su questo non...?
O.D.A.: Si è letto alla fine.
P.M.: Prego?
O.D.A.: Si è letto alla fine.
P.M.: Ecco. Lei non sa...
O.D.A.: Mi sembra che fu fatto dopo due giorni.
P.M.: Sì? Sembra tre addirittura: 25 agosto alle ore 9:00, ora questo 25 agosto sono quattro giorni, almeno come data, il 21, va bene... Lei ricorda...
O.D.A.: Il cadavere fu scoperto il 22 mattina.
P.M.: Prego? Scoperto tre giorni dopo. In questo verbale di sopralluogo... Lei ricorda, anzi, se quando fu fatto questo verbale di sopralluogo avevate già una versione data da Stefano Mele, che avevate in quei giorni individuato come possibile autore? Cioè io ho il verbale ovviamente, glielo ricordo io: la confessione, il verbale di interrogatorio e del 23 agosto.
O.D.A.: Sì, sì, è lui.
P.M.: Quindi ecco...
O.D.A.: Avevamo già fatto la ricostruzione dell'itinerario...
P.M.: Ecco, è questo che volevo capire: come ma il verbale di sopralluogo, se c'è una ragione tecnica o se non c'è, il verbale di sopralluogo fatto dagli inquirenti al momento del fatto in cui danno atto com'è l’auto, cui il verbale di sopralluogo del P.M. fa riferimento, è datato due giorni dopo il verbale di interrogatorio di Stefano Mele, che dà la sua versione? Cioè c'è un motivo? Cioè, capisce l'incongruenza?
O.D.A.: Avremo... sì...
P.M.: Il verbale dovrebbe essere fatto quantomeno...
O.D.A.: Subito.
P.M.: Subito, la mattina. Anche perché il P.M. la mattina fa un verbale alle 6:30, così lo data...
O.D.A.: Sul posto, sì.
P.M.: ... del 22, a mano, quindi sembra proprio che sia fatto sul posto, e fa riferimento al verbale di sopralluogo dei Carabinieri per i dettagli. Quindi è un documento “de relato”. Invece i Carabinieri lo fanno tre giorni dopo, dopo che nel frattempo questo signor Stefano Mele ha fatto il suo interrogatorio il giorno 23. C'è un motivo?
O.D.A.: Il motivo c'è, che pare le indagini furono un attimino convulse, diciamo così.
P.M.: Ce lo vuole spiegare meglio?
O.D.A.: Perché insomma furono... io posso spiegare questo: io ho un ricordo preciso di una cosa sol... di poche cose, precise cose. Io ricordo...
P.M.: Ecco, allora se lei è così Cortese per spiegarci questo lasso di tempo, e queste cose di cui ha lei ricordo preciso.
O.D.A.: Mah, il lasso di tempo perché furono fatte un sacco di perquisizioni, furono perquisite le abitazioni di varie persone, furono sentiti i vari testi, per sapere la posizione, per cercare di ricostruire le mosse del Mele in quella sera. Fu interrogato il cassiere del cinema dove erano andati la Locci e il... insomma furono fatti insomma... fu frenetica insomma, diciamo, l'attività investigativa in quei giorni. Comunque il punto è questo: che praticamente il Mele...
P.M.: Il punto fondamentale di questa...
O.D.A.: Il mele ad un certo punto aveva praticamente, si era confessato autore dell'omicidio.
P.M.: Mi scusi, la prima domanda è questa: a questo verbale di interrogatorio in cui il signor Stefano Mele confessa, lei era presente?
O.D.A.: Penso proprio di sì.
P.M.: Cioè lei davanti ai suoi occhi, nella sua mente, il Mele che confessa non ce l'ha presente?
O.D.A.: Io ci ho, ecco adesso io ci ho presente questo: quando andammo sul posto, sul posto del coso... quando il Mele ci accompagnò sul posto del...
P.M.: Scusi, ecco allora questo lo deve spiegare alla Corte. Lo accompagnò ovviamente in un'epoca successiva...
O.D.A.: Non fu, no.
P.M.: ... rispetto a quella mattina in cui lei ci andò insieme al magistrato, bene?
O.D.A.: Sì.
P.M.: Di questo sopralluogo fatto con il Mele si parla solo incidentalmente in un rapporto. Quindi di quel verbale di sopralluogo con il Mele c'è solo traccia nel rapporto. Per ora la Corte non ha questi atti, vedremo se sia il caso di versarli, se le parti non hanno niente in contrario. Però forse il modo per ricostruirlo, il suo ricordo è il migliore. Allora diciamo, a noi manca in questo momento questo sopralluogo fatto col Mele: quando lo avete fatto e quali sono i punti salienti fra sopralluogo e confessione?
O.D.A.: Mah, il punto saliente è questo. Che praticamente noi arrivammo in compagnia del Mele, e si arrivò quasi vicino al cimitero di Signa. Lì vicino mi ricordo che c'era anche uno spiazzo dove furono parcheggiate le macchine, credo che fosse un parco di una villa eccetera. Poi ci avviammo a piedi, scendemmo. Ricordo perfettamente questo, come se fosse adesso, è una delle poche cose di cui ho un ricordo nitido, è questo: che a un certo punto i militari, come al solito, i militari camminavano avanti a noi, camminava. Il Mele...
P.M.: Mele era con lei?
O.D.A.: Come?
P.M.: Mele era con lei invece?
O.D.A.: Sì, stava vicino a me, camminava davanti.
P.M.: Mi scusi, è il Mele che vi deve guidare, e invece davanti ci sono i Carabinieri.
O.D.A.: No, io gli dissi, io le feci fermare, gli dissi: mettetevi dietro, state dietro a noi. E dissi al Mele: “Lei vada avanti perché ci deve portare lei, non dobbiamo essere noi a portare...”
P.M.: In che punto di strada siete quando fa questo discorso, lo ricorda?
O.D.A.: Questo, siamo dopo il cimitero.
P.M.: Dopo il cimitero, però il cimitero rispetto al luogo dove fu rinvenuta la macchina quanto tempo, quanto spazio?
O.D.A.: C'è un pezzo, certo.
P.M.: C'è un bel pezzo.
O.D.A.: C'è un bel pezzo, c'è un pezzetto insomma.
P.M.: Quindi da...
O.D.A.: La macchina non c'era più, insomma, non... lui non poteva sapere, lui ci portò al punto, al posto dove si trovava la macchina, dove trovammo la macchina quella mattina.
P.M.: Ecco, però, mi scusi, Colonn... Vada avanti, poi le faccio qualche... quindi questi militari vanno avanti, lei li frena, e gli dice: “ guardate che ci deve portare lui”.
O.D.A.: Poi feci fare una ricostruzione, fu fatta... fece mettere la macchina in una certa posizione, la stessa posizione...
P.M.: Fu portata la macchina successivamente.
O.D.A.: ... in cui si era trovata, fece, si prestarono due militari - adesso non ricordo chi fossero - che è... si fece distendere uno sul sedile anteriore destro, quell'altro su quello sinistro, insomma, e fece un po' la ricostruzione, insomma.
P.M.: Ecco, ricostruzione che poi fu sintetizzata nel momento in cui, scusi, faceste il verbale di interrogatorio con la confessione? Non c'è nessun altro atto.
O.D.A.: Sì.
P.M.: È così.
O.D.A.: Io ricordo, per la cronaca, io ricordo anche questo, che quando gli demmo la pistola perché lui facesse, praticamente ricostruisse, ci facesse vedere come... cosa aveva fatto, come si era mosso. Praticamente lui, insomma, lì per lì mi dette l'impressione che non sapesse neanche da che parte si impugnava la pistola. Però.
P.M.: Ecco, che pistola gli deste?
O.D.A.: Una pistola in dotazione a un militare, non so, le Beretta calibro nove insomma. Però...
P.M.: Per essere un po' più particolareggiato, cioè le dette l'impressione?
O.D.A.: Ripeto, io personalmente ebbi quella sensazione che questo... però lo giustificai nel senso, pensare, questo con una pistola due giorni fa ha ammazzato un uomo, quindi come fosse un gesto di repulsione, insomma, no? A prendere in mano l'arma, eccetera. Poi dopo andò via spedito. Insomma, sì, e fece tutta corsa, si acquattò vicino alla macchina, fece il giro della macchina.
P.M.: Ecco, diciamo così, questa descrizione che vi fece in quel momento è poi la descrizione che voi riportate nel verbale di interrogatorio di confessione? Perché non c'è nessun altro atto.
O.D.A.: Esatto.
P.M.: Cioè, dopo questa ricostruzione che lui vi fa a voce, con queste sensazioni sue, con i Carabinieri che prima vanno avanti dal cimitero, con questo della pistola che lei ci ha raccontato, mi sembra, abbastanza chiaramente, tornate poi in caserma - domando, eh? - e fate il verbale di confessione. È così?
O.D.A.: Il verbale... scusi il verbale...
P.M.: Il verbale di interrogatorio nel quale c'è la confessione, quindi sembra di capire. Domando, il suo ricordo è di questo tipo?
O.D.A.: Ricordo, non lo so, il tempo che intercorse, non...
P.M.: No, perché questo verbale che c’è… lo...
O.D.A.: Si fa riferimento al giorno 24, mi sembra.
P.M.: No, è un verbale di interrogatorio, e sono l'anno 1968, addì 23 ore 21:00.
O.D.A.: Ore 21:00.
Questo è il verbale.
O.D.A.: Sì.
P.M.: Il verbale di interrogatorio. Lei non ricorda se fu fatto subito dopo questo verbale, subito dopo quel sopralluogo? Se quel sopralluogo con Mele che prende questa pistola in quel modo? Sei Carabinieri avanti è fatto prima dell'interrogatorio, o prima lui confessa e poi andate a vedere?
O.D.A.: Lui confessò e poi facemmo la ricostruzione.
P.M.: Eccoci. Eccoci. Eccoci. Quindi voi capiste... ve lo disse quando voi eravate, voi capiste quando eravate sul posto?
O.D.A.: Che praticamente lui era stato lì quella notte, insomma.
P.M.: Ecco. Questo è importante. Voi capiste che lui era stato lì quella notte.
O.D.A.: Che lui ci fosse, che lui ci fosse...
P.M.: Questo verbale di interrogatorio...
O.D.A.: ... che fosse presente...
P.M.: Mi scusi.
O.D.A.: Che fosse presente o fosse sopraggiunto, lui qualcosa ricordava perché c'è il particolare anche del lampeggiatore di destra, che praticamente, che lui lo disse che questo lampeggiava, insomma. Gli chiedemmo…
P.M.: Ecco, veniamo a questo lampeggiatore. Quando arrivò lei...
O.D.A.: Era spento. Era spento. Non ricordo che fosse acceso. Il Maresciallo Ferrero...
P.M.: Quando arrivò lei era spento?
O.D.A.: Il Maresciallo Ferrero disse che l'aveva spento.
P.M.: Ecco, quando arrivò lei...
O.D.A.: Ci disse che praticamente la levetta...
P.M.: Quando arrivò lei la trovò spenta...
O.D.A.: Io lo ricordo che era spento, sì.
P.M.: Non c'era niente che lampeggiava. Allora io volevo...
O.D.A.: Lo sapemmo dal Maresciallo Ferrero e da quelli che avevano fatto il sopralluogo. Il primo sopralluogo.
P.M.: Ecco, io volevo cercare di capire, se era possibile, dal suo ricordo se lei era, quando si fece questo verbale di confessione, se lei era presente e in che momento fu fatto, dopo questo sopralluogo o prima. Se lo ricorda, Colonnello, non…
O.D.A.: Adesso mi...
P.M.: Forse posso aiutare il teste perché c'è il verbale, vediamo innanzitutto se c'è la firma. Cortesemente lo può…
O.D.A.: Penso che la firma ci sia.
P.M.: Ecco.
O.D.A.: Ho firmato tutti gli atti, ho firmato io.
P.M.: Colonnello, mi scusi, il verbale dice “davanti a noi ufficiali di P.G.”, quindi la sua firma può essere o successiva perché lei ha messo la firma su tutti gli atti...
Presidente: Non c'è il nome.
P.M.: ... o perché era presente. Siccome il suo ricordo mi sembra importante, lei dice “Io non ricordo se ero presente a questa...”
O.D.A.: Sì, ho firmato.
P.M.: Ecco, allora io...
O.D.A.: È firmato da tutti poi, capito?
P.M.: Bene, io insisto. Eravate veramente tanti a questa confessione, se guardiamo le firme.
O.D.A.: In questi casi firmano tutti, dottore.
P.M.: Sì, no, io dico e eravate tutti presenti, allora come mai lei non ricorda questa confessione? Cioè lei alla mia domanda prima dice: “Obbiettivamente non mi ricordo se ero presente a questo interrogatorio in cui...”
O.D.A.: All’interrogatorio, sì.
P.M.: Era presente. Noi prendiamo questo dato, sicuramente c'è la sua firma. Ricorda cosa disse nei dettagli, cioè da che parte aveva sparato?
O.D.A.: Dal lato posteriore sinistro.
P.M.: Attraverso?
O.D.A.: Attraverso il finestrino che era abbassato.
P.M.: Sinistro. Lei ricorda se questo finestrino posteriore sinistro, quando arrivò, era veramente abbassato? Ce l'ha già detto, ma vorrei...
O.D.A.: Lo trovammo a metà.
P.M.: Nelle foto non riusciamo a vederlo.
O.D.A.: Abbassato a metà.
P.M.: Sì, però il verbale, come le ho fatto vedere, dice che le portiere erano tutte chiuse, ma le foto poi ci fanno vedere che erano un po' aperte e un po' chiuse. Quindi lei invece sul finestrino posteriore sinistro è più o meno, ha il ricordo che era aperto. Lui vi disse che aveva sparato da lì, bene?
O.D.A.: Esatto, sì.
P.M.: Ricorda se disse - c'è il verbale ovviamente e la Corte poi lo esaminerà con tutta calma - ricorda se spiegò com'era venuta questa azione degli spari? Cioè cosa disse in pratica. Se lo ricorda, sennò ci leggiamo il verbale, non c'è mica... per noi il verbale fa fede di quello che dice.
O.D.A.: Che aveva sparato attraverso… che praticamente le due persone erano praticamente, che la donna, la moglie, era praticamente sopra il corpo, sopra il Lo Bianco.
P.M.: Benissimo, che era sul sedile posteriore.
O.D.A.: Sul sedile anteriore destro.
P.M.: Anteriore destro.
O.D.A.: E che lui poi, dopo, spostò il corpo e lo mise...
P.M.: Lo spostò lui dopo aver sparato.
O.D.A.: Lo sistemò. Ricordo che disse di aver risistemato il vestito, insomma, perché la posa non era...
P.M.: Bene. Signor Presidente, se lei me lo consente, leggerei questa parte del verbale al teste, per vedere se è uguale al ricordo che ha lui, dal momento che dice che era presente, su questi due passaggi.
Presidente: Prego.
P.M.: Dice: “... fino al posto ove era ferma la autovettura di Enrico - lui lo chiama Enrico in questo verbale, si chiama Lo Bianco - è giunto a pochi metri mi abbassai e, camminando carponi, raggiunsi la macchina dal lato sinistro. Preciso che l'autovettura era ferma con direzione di marcia opposto all'incrocio. E, poiché il vetro dello sportello posteriore sinistro era abbassato, ho visto che mia moglie era in atteggiamento intimo con Enrico, preciso Enrico, e preciso Enrico era sdraiato sul sedile anteriore destro che aveva la spalliera abbassata, e mia moglie si trovava sopra di lui - perfettamente coincidente con quello che ci ha detto - presi la mira e feci fuoco, esplodendo tutti i colpi che conteneva il caricatore in direzione dei due amanti. I due non dissero neanche una parola, evidentemente morirono sul colpo”. Questo è il racconto che vi fece.
O.D.A.: Adesso io ricordavo, adesso io non ricordo in quale circostanza lui parlò addirittura di otto colpi, sette-otto colpi. Fece anche il numero dei colpi che erano stati esplosi.
P.M.: In che momento ve lo disse non lo ricorda?
O.D.A.: Non lo ricordo. Comunque, diciamo così, la posizione dei bossoli all'esterno della macchina non è compatibile con la descrizione fatta dal teste, dal Mele.
P.M.: Ecco, questa è una cosa talmente evidente, vedo che l’ha detta già lei, è quello che vuole cercare di dimostrare il P.M. All'epoca non ve ne faceste voi Carabinieri, ovviamente, carico, perché non era compito vostro, è questo che...
O.D.A.: Probabilmente, secondo la mia esperienza, gli altri colpi furono esplosi dallo sportello anteriore sinistro aperto.
P.M.: Aperto, va bè. Poi vediamo nel andare avanti.
O.D.A.: Altrimenti i bossoli non li avremmo trovati all'esterno.
P.M.: Sì, sì. Vorrei farle solo...
O.D.A.: Ma d'altra parte io penso che dalla perizia balistica... io non ho avuto...
P.M.: Non l'ha fatta lei, lei si fermò...
O.D.A.: No, no, dico, non ho preso visione della perizia balistica...
P.M.: Benissimo, non li ha fatti lei.
O.D.A.: ... fatta dal Zuntini, né della perizia medico legale, insomma.
P.M.: Benissimo, noi l'abbiamo e poi la valutiamo. Noi fermiamo qua. Volevo farle soltanto una domanda: lei ricorda sul sopralluogo di aver già risposto a domande fattele dalla Corte di Assise? Cioè la Corte di Assise in quel processo a carico di Stefano Mele la senti?
O.D.A.: Mah, molto sommariamente mi sembra.
P.M.: Ecco, c'è un verbale. Io vorrei vedere, perché sul punto è importante, io vorrei fornire alla Corte, Presidente, il verbale di quell'interrogatorio che ha reso il teste - atto di altro procedimento utilizzabile - e vorrei far ricordare meglio al teste se in Corte di Assise, essendo la sua deposizione del 18 marzo, se non leggo male, del ‘70, cioè era molto più vicina come fatti, se lei su questo sopralluogo di Stefano Mele con i Carabinieri, sul fatto che vi portava lui, o che voi, i Carabinieri andavano un po' avanti, ebbe qualche ricordo più preciso. Se non ce l'ha...
O.D.A.: Se me lo fa leggere.
P.M.: Glielo leggo io. Allora, lei dice... “Prima di portarci sul posto giusto - è la domanda che viene fatta e risponde il Colonnello Dell’Amico - prima di portarci, prima che ci portasse Stefano sul posto giusto, il Mele aveva imboccato"- è scritto a mano - ...
O.D.A.: Sì.
P.M.: “... altra strada che si diparte dal centro del paese, che però ci condusse ad una villa privata - dice lei, rispondendo alla Corte di Assise - la cui uscita verso la strada del cimitero era preclusa da un cancello chiuso. Tornammo indietro e il Mele ci portò poi sul posto.”
O.D.A.: Esatto.
P.M.: Cioè, allora, questo forse non l'aveva ricordato prima, sembra che il primo, questo Mele che vi portava sul posto, a dir la verità, imboccò una strada diversa e vi portò in un posto chiuso. Lo ricorda ora?
O.D.A.: Sì, sì. Mah, andammo tutti insieme lì, ho l'impressione, che ci andammo, ci arrivammo un po' tutti assieme. Sì, comunque...
P.M.: Cioè sbagliate voi, e faceste sbagliare lui?
O.D.A.: Ricordo, no, ricordo perfettamente che ci fu questo, che ebbe questo... si, è esatto.
P.M.: Quindi lui, il giorno dopo, che sembra fosse 23...
O.D.A.: 23.
P.M.: Fu fatto fra il 21 e il 22...
O.D.A.: Il 23.
P.M.: ... è talmente sicuro di quel posto, quella ricostruzione che vi porta nel posto sbagliato - lo dice lei Colonnello - addirittura in una strada che lei dice: “verso la strada del cimitero era preclusa da un cancello chiuso”. Lo dice lei alla Corte, lo ricorda questo?
O.D.A.: Sì. Ricordo praticamente che ci fu questo...
P.M.: Che allora non vi portò subito nel posto giusto.
O.D.A.: Subito no, ci fu questo...
P.M.: Ecco, è importante, mi sembra, eh?
O.D.A.: Sì.
P.M.: Allora quel fatto che dicevo... ora ricorda se dal paese c'erano due strade sole? Cioè una che portava alla villa e una che portava, come sembra dal verbale, una che portava al posto dov'era Mele, dove era avvenuto l'omicidio?
O.D.A.: Ma non so che... per andare su quel posto...
P.M.: Lo so. Le ricordo... La mia domanda è questa, cioè: “la prima la sbagliò - lei ne dà atto - la seconda la azzeccò”. Le chiedo io: perché era l'unica altra alternativa, o la scelse fra altre 10 possibilità?
O.D.A.: Non ricordo se c'erano...
P.M.: Lo vediamo subito.
O.D.A.: ... altre strade traverse che portavano lì. Questo non lo so, non lo posso dire.
P.M.: Non ricorda se c'erano più d'una.
O.D.A.: Altre strade che portavano sul posto.
P.M.: Allora io le leggo la domanda successiva. A domanda: “Lo sbaglio era facile perché entrambe le strade o le piazze partivano dalla piazza”, è mal verbalizzato. Entrambe le strade partivano dalla piazza. Cioè...
O.D.A.: Dalla piazza del paese. Dalla piazza di Signa.
P.M.: Cioè, sembra di dover leggere: le strade partivano dalla piazza. Cioè la mia domanda è questa: da come lei spiegò allora, sembra che la seconda volta azzeccò perché era l'unica ulteriore alternativa che c'era. Poi se è necessario, la Corte lo andrà a vedere. Ma sembra, da questa verbalizzazione, dal suo ricordo di allora, che la prima secca la sbagliò, la seconda l’azzeccò perché c'era quell'altra e basta.
O.D.A.: Non ricordo se c'erano...
P.M.: Non lo ricorda.
O.D.A.: ... se si poteva giungere sul posto anche da altre vie non lo ricordo.
P.M.: Però la seconda che lui prese era l'unica ulteriore alternativa. Così lei dice alla Corte, io chiedo se se lo ricorda meglio.
O.D.A.: No, no.
P.M.: Non ho nessun altra domanda al teste. Grazie.
Presidente: Non lo ricorda.

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