mercoledì 18 maggio 2011

Lucia Mecacci - Deposizione del 31 maggio 1994 - Prima parte

 
Lucia Mecacci fu ascoltata il 31 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Presidente: Buona sera ci siamo tutti
Avvocato Bevacqua: Buonasera.
P.M.: Presidente io… il mio tavolo aumenta, sul mio tavolo, la mole dei certificati medici, io non ho alcun motivo di capire
Presidente: Qualcuno magari facciamolo anche controllare
P.M.: Si, certo, ripet… senz’altro. Volevo dire che la persona di stamani che aveva portato un certificato è venuta, quindi… E’ stato facile e una delle persone che ha mandato un certificato medico, nei giorni scorsi per oggi, stamattina, alle una, alle due, è stata invitata nuovamente a venire e nonostante il certificato medico è venuta, quindi…
Presidente: Però magari ogni tanto…
P.M.: Prima di fare qualche controllo proviamo prima a vedere se convinciamo…
Presidente: Benissimo, allora…
P.M.: Mecacci Lucia si grazie.
Presidente: Buonasera signora si accomodi prego, ecco sieda pure, consente le riprese televisive e fotografiche?
L.M.: No
Presidente: No e allora signori non riprendete la signora, diamogli quella formula, legga per cortesia.
L.M.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Vuole per cortesia dare le generalità alla signorina?
L.M.: Si, Mecacci Lucia, Via X. Xxxxxxx, xx, Scandicci.
Presidente: Residente?
L.M.: A Scandicci.
Presidente: Scandicci, risponda per cortesia alle domande del Pubblico Ministero
P.M.: Il quale ringrazia la signorina di essere venuta oggi alle 3:00 anche se era convocata per domani, quindi dobbiamo darle atto della disponibilità a deporre.
Presidente: Bene.
P.M.: Signorina la domanda che volevo farle innanzitutto è questa: lei conosce il signor Pacciani?
L.M.: Si.
P.M.: Vuole spiegare alla corte come mai?
L.M.: Io abitavo sopra all’appartamento del Pacciani.
P.M.: Dove?
L.M.: Piazza del popolo, 5
P.M.: A Mercatale
L.M.: Si a Mercatale
P.M.: In che periodo lei ha abitato in quell’appartamento? Così, per capire…
L.M.: Mah, dall’83 a due mesi fa
P.M.: Senta una cosa, in questo appartamento abitava da sola o con qualche altro suo familiare?
L.M.: Con mia madre.
P.M.: E sua madre abita tutt’ora in quell’appartamento o no?
L.M.: No anche lei a Scandicci ora.
P.M.: Siete venute via tutte due da quell’appartamento però avete abitato entrambe, per questo periodo che lei ci ha detto
L.M.: Si.
P.M.: lei quindi conosceva la famiglia Pacciani?
L.M.: Si.
P.M.: Sulla… Ricorda qualche episodio particolare avvenuto nell’imminenza della scarcerazione del Pacciani?
L.M.: Mah, l’unica volta, appunto, che c’è stato una cosa… una mattina hanno portato via della nettezza.
P.M.: Ecco, l’episodio in se non desta nessun motivo per nessun, vogliamo vedere se lo ricostruiamo meglio? Eh? Si ricorda, innanzitutto, se era una mattina un orario particolare o meglio ancora prima in che giorni eravamo? Pacciani era rientrato dal carcere?
L.M.: Si, circa una settimana dopo appunto che lui è tornato a casa.
P.M.: La scarcerazione relativa a quella detenzione che aveva sofferto per l’episodio noto delle figlie
L.M.: Si delle figlie.
P.M.: Quindi siamo intorno…
L.M.: Nel ’91.
P.M.: ’91, dovrebbe essere dicembre.
L.M.: Dicembre
P.M.: Quindi da come lo descrive lei è prima del Natale del…
L.M.: Si.
P.M.: Bene?
L.M.: Si.
P.M.: E’ così?
L.M.: Si, prima del Natale.
P.M.: Lei dice: dopo la scarcerazione, una settimana…
L.M.: Si circa una settimana dopo.
P.M.: Lei, non so, dormiva? Come mai si è accorta di questo…
L.M.: Si era… ora io l’ora precisa non mi ricordo, comunque la mattina…
P.M.: Che ore sa..
L.M.: L’ora non mi ricordo, forse le sei e mezzo, non mi ricordo, e niente, mia madre sentì un po’ di casino, un po’ di confusione…
P.M.: L’appartamento, voi siete sopra?
L.M.: Sopra…
P.M.: Quindi sentì un rumore insolito per l’orario? E’ questo che ci vuol dire?
L.M.: Si e niente, mia madre si alzò, andò alla finestra della camera e vide, praticamente, Pacciani che metteva sulle spalle di sua moglie un involucro.
P.M.: Le destò qualche perplessità? A parte l’orario di mattina, che era un po’ presto, lei però ci ha detto che andava a buttare l’immondizia se non ho capito male…
L.M.: Si, metteva quest’involucro sulle spalle della moglie dicendo: Pena poco, moviti, fai silenzio, stai zitta. Dopo di che sono andati verso la nettezza.
P.M.: Lei questo involucro l’ha visto?
L.M.: Si
P.M.: Come? Cioè mentre era sulle spalle di queste…
L.M.: Si.
P.M.: Di lui o di lei?
L.M.: Di lei.
P.M.: Non era, per intendersi, il sacchetto dell’immondizia?
L.M.: No, no era una coperta, una coperta, ora il colore non mi ricordo, praticamente era a forma di caramella.
P.M.: Una grande caramella!
L.M.: Eh si, un pacco così nel mezzo.
P.M.: E gli diceva?
L.M.: Pena poco, moviti, stai zitta, fai piano, molto concitato
P.M.: Concitato dice?
L.M.: Si.
P.M.: Non c’era nessuno per strada?
L.M.: No, non c’era nessuno.
P.M.: Ma era buio?
L.M.: E’, la mattina si.
P.M.: Però si vedeva?
L.M.: Si si vedeva anche perché ci sono i lampioni.
P.M.: I lampioni. E questo involucro non si vedeva cosa c’era dentro?
L.M.: No, era completamente chiuso, proprio… non si vedeva niente.
P.M.: Era chiuso da entrambe le parti?
L.M.: Si
P.M.: La forma non l’ho capita ce la può ridire? Se l’ha vista ovviamente… Una coperta ha detto, a caramella..
L.M.: Si, si.
P.M.: Allora le dimensioni, forse la forma l’ho capita, non ho capito le dimensioni.
L.M.: All’incirca era un pacco così, tondo nel mezzo, tondo insomma…
P.M.: Di lunghezza?
L.M.: Così e lateralmente
Presidente: Siccome “così” poi sul verbale…
P.M.: Lo facciamo specificare alla signora, alla signorina… Vediamo se lei ci può essere più precisa nelle dimensioni, ha detto circolare e lungo, quella lunghezza che lei ha indicato con le mani, quel così quanto potrebbe essere? Per lei?
L.M.: Non lo so
P.M.: Mezzo metro? Di più?
Avvocato Bevacqua: Lo misuriamo, guardi, lo misuriamo come ha detto lei
Presidente: 50, 60 centimetri
P.M.: Avvocato lasciamo fare o che ci importa se son dieci centimetri di più o di meno?
A.B.: E c’erano le prove dentro!
Presidente: Era circolare
P.M.: Ma sarà stato… per carità, chi vuole dimostrare nulla… Lei signora non sa cosa c’era dentro no?
Presidente: Era circolare nel senso…
L.M.: No
P.M.: Ohoo, così, mettiamo… tanto lo sa l’avvocato…
Presidente: lei ha detto era circolare, non proprio tondo chiaro, una forma che ricordava alla lontana una forma rotonda naturalmente…
L.M.: Non è che sia stato proprio tondo ovviamente però dall’alto si vedeva questa forma così, abbastanza grossa…
P.M.: Non c’era alcuna possibilità quindi di vedere cosa c’era dentro comunque voi non l’avete visto?
L.M.: Assolutamente.
P.M.: Per caso la vostra curiosità vi ha spinto poi a vedere che fine aveva fatto questo… E’ una normale curiosità dal mom… lei ce l’ha descritta come una cosa di mattina quindi…
L.M.: Si.
P.M.: In orario un po’, per voi, insolito
L.M.: Si, lì per lì no poi all’11:00 siamo uscite di casa, perché si doveva andare in altri posti e ci siamo fermati a questo della nettezza, insomma questo cassonetto della nettezza…
P.M.: Per vedere se quel pacchetto…
L.M.: Per vedere se quel pacchetto era lì e in effetti c’era, con un dito e basta abbiamo toccato…
P.M.: Era una coperta, cos’è che ha detto?
L.M.: Era una coperta
P.M.: Quindi voi non avete guardato cos’era…
L.M.: No
P.M.: Né vi siete incuriosite più di tanto. Dico bene?
L.M.: Ma anche se c’era la curiosità però non abbiamo…
P.M.: Ecco, era questo il punto, eh? Come mai? Come mai se c’era la curiosità non avete guardato? Avete avuto qualche paura? Non lo so…
L.M.: Mah, probabilmente si ma non lo so.
P.M.: Cioè? Cioè per capire per chiarirsi noi che paura potevate avere
L.M.: Ma non lo so nemmeno cioè paura di trovarci qualcosa, non lo so…
P.M.: Qualcosa di spiacevole?
L.M.: Si
P.M.: Comunque non siete andati oltre, bene?
A.B.: Spiacevole l’ha detto lei, scusi eh! L’ha detto lei, l’ha suggerito lei scusi Pubblico Ministero.
Presidente: Allora sentiamo la signora…
A.B.: Vorrei sapere cos’è questa cosa di spiacevole
Presidente: Che cosa…
A.B.: Una cosa che non piace, perché non piace?
Presidente: perché? Cosa pensava di poterci trovare?
L.M.: Non lo so, forse…
P.M.: Non l’ha guardato…
L.M.: No, non…
P.M.: E’ finito lì.
L.M.: Cioè dopo riflettendo abbiamo pensato: Chi sa se poteva esserci tutta una cosa collegata così; però tutte supposizioni così.
P.M.: Supposizioni, voi non avete né controllato né…
L.M.: No
P.M.: Avete lasciato stare, v’è rimasto impresso questo episodio di una mattina e l’avete raccontato, tutto qui, non ho altre domande, grazie Presidente, niente di più.

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