martedì 15 febbraio 2011

Gina Cencin - Deposizione del 26 maggio 1994 - Prima parte

 
Gina Cencin fu ascoltata il 26 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

Presidente: Allora l’imputato è presente, tutti i difensori, il Pubblico Ministero sono presenti e allora signor Pubblico Ministero?
Avvocato Bevacqua: Signor Presidente, chiedo scusa, prima di iniziare il dibattimento…
Presidente: Prego
A.B.: In relazione alle produzioni che ha fatto ieri, se non erro, il signor Pubblico Ministero relativamente a quel testimone che è deceduto, Petroni Nello, ed anche in relazione al fatto che la signora Manni Angiolina si è avvalsa della facoltà di non rispondere io produco un documento, ai sensi dell’articolo anche 511 bis
P.M.: Manni Angiolina non ho prodotto niente eh per ora…
A.B.: Si ma è la posizione Petroni.
P.M.: Bene.
A.B.: Petroni dice che lui non è stato mai amico della signora Manni Angiolina ma la signora Manni Angiolina non abbiamo potuto sentirla, io ho un documento che è un verbale di sommarie informazioni di un altro procedimento, relativo a dichiarazioni fatte dalla Manni Angiolina su questo punto e quindi io chiedo che venga prodotto, che venga acquisito agli atti ai sensi anche dell’articolo 511 bis del codice di procedura penale.
P.M.: Nessuna opposizione Presidente.
Presidente: Benissimo, benissimo. Possiamo acquisirlo non c’è problema. Ecco, allora introduciamo il primo teste Pubblico Ministero.
P.M.: E’ inutile negare che c’è qualche difficoltà, ho un paio di certificati medici, non vorrei fosse, oltre il caldo, qualche problema dovuto alla criticità di questo dibattimento.
Presidente: Verifichiamo questi certificati medici, li verifichi lei…
P.M.: Si, sto… Era solo per l’ordine… Castrucci Rolando, invertiamo l’ordine e via… Allora la signora Cencin grazie. Questo teste non vuole essere ripreso lo dico subito Presidente.
Presidente: Non vuol essere ripresa?
P.M.: No, no, no.
Presidente: Benissimo.
P.M.: Così mi ha detto ieri.
Presidente: Ecco signora si accomodi pure lì, buongiorno, ecco si metta comoda, non vuole essere ripresa?
G.C.: No
Presidente: Ecco va bene. Allora il solito discorso per tutti. Ecco signora vuole leggere per cortesia quella formula?
G.C.: Si.
Presidente: Si metta pure gli occhiali.
G.C.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Ecco vuol dare le sue generalità signora?
G.C.: Cencin Gina
Presidente: Nata a…
G.C.: Greve in chianti
Presidente: Il?
G.C.: Il x del ’xx, xx/xx del ‘xx
Presidente: xx xx 19XX, residente?
G.C.: A Tavarnelle.
Presidente: Ecco, benissimo allora signora risponda prego alle domande del Pubblico Ministero.
P.M.: Signora volevo chiederle una cosa innanzitutto, lei ora abita a Tavarnelle vero?
G.C.: Sambuca
P.M.: Ecco, in passato ha abitato in Via Chiantigiana?
G.C.: Si.
P.M.: Vicino alla signora Malatesta?
G.C.: Si
P.M.: La Sperduto?
G.C.: Si.
P.M.: Per quanto tempo? Così come lo ricorda…
G.C.: Dunque fino al ’69 però da quando ci son tornati loro io preciso non me lo ricordo l’anno che ci sono tornati loro.
P.M.: Quindi lei è stata vicina di casa della signora Malatesta/Sperduto per un congruo numero di anni.
G.C.: Si.
P.M.: Suppergiù?
G.C.: Eh.. Un..
P.M.: Un po’ di anni.
G.C.: Mah io laggiù c’ero tornata, ci sono stata sette o otto anni.
P.M.: Ecco. Senta signora e in questo lungo periodo ha avuto modo di vedere chi frequentava casa di quella signora?
G.C.: Si.
P.M.: Ricorda qualcuno in particolare?
G.C.: Eh ce n’erano tanti.
P.M.: A me interessa innanzitutto se lei ha avuto modo di vedere se frequentava quella casa il signor Pacciani
G.C.: E una Cinquecento bianca la c’era spesse volte. Il pomeriggio in particolare. Non tutti i giorni ma diverse volte.
P.M.: Lei sapeva che… Di chi era questa Cinquecento?
G.C.: No.
P.M.: Ha mai visto il proprietario?
G.C.: Beh io l’ho intravisto così… Se passavo, mentre poteva scendere ma poi si chiudevano subito in casa
P.M.: Ma le volte… No quello che succedeva in casa ovviamente… Era il signor Pietro Pacciani?
G.C.: Mah secondo me si.
P.M.: Aveva una Cinquecento bianca
G.C.: Si
P.M.: Era a volte in compagnia del postino Vanni?
G.C.: Si.
P.M.: La signora Malatesta su queste visite le ha mai detto niente?
G.C.: No.
P.M.: ha mai visto se questa macchina veniva anche di sera o si tratteneva anche la sera?
G.C.: Ehh non si sa, a volte c’era di giorno, di notte…
P.M.: Ecco era questo che mi interessava a volte c’era di notte.
G.C.: Si.
P.M.: Ovviamente lei non stava sempre alla finestra e quindi…
G.C.: No e poi io dal ’79 mi sono sposata… ’69 mi sono sposata e questa macchina però la ci veniva ancora.
P.M.: Veniva lo stesso.
G.C.: Però io laggiù ci tornavo giustamente qualche volta a ritrovare i miei genitori.
P.M.: Certo. Senta una cosa, a volte sentiva delle discussioni in casa quando c’erano queste persone diverse?
G.C.: Mah…
P.M.: Quando rientrava il marito?
G.C.: Quando rientrava il marito si.
P.M.: Che tipo di discussioni?
G.C.: Si sentivano vociare però proprio le parole non si capivano perché io ero da un’altra parte.
P.M.: Certo. E quando c’era la Cinquecento bianca con questo signore c’erano discussioni?
G.C.: Mah…
P.M.: O quando c’era stato?
G.C.: Quando c’era stato.
P.M.: Quando usciva lui…
G.C.: O a volte quande c’era i’ marito gli era costretto a risortire.
P.M.: Quando c’era il signore con la Cinquecento bianca, che lei dice il signor Pacciani, il marito era costretto a uscire
Avvocato Bevacqua: Questo lo dice il Pubblico Ministero.
P.M.: L’ha detto la signora.
A.B.: Quando c’era uno con la Cinquecento bianca, lei ha creduto di vedere Pacciani, può darsi, scusi. Faccia la domanda precisa.
Presidente: Poi vediamo questo particolare. Perché lei ha detto. Era Pacciani? Per me si… E allora su questo poi vedremo. Prego.
P.M.: Ha da dire qualcosa di più preciso se quel signore con la Cinquecento bianca era Pacciani o meno?
G.C.:
P.M.: Perché dice per lei si?
G.C.: Ma perché rivedendolo ora mi sembra veramente che fosse stato lui.
P.M.: Bene, grazie. E le discussioni… Cioè lei ci ha detto che quando c’era questo signore, che lei ora dice, rivedendolo, era Pacciani, comunque aveva una Cinquecento bianca e a volte era con Vanni, a volte il marito era costretto a uscire.
G.C.: Si. Perché lei la chiudeva la porta.
P.M.: Prego?
G.C.: La si chiudeva dentro
P.M.: Lei si chiudeva dentro. Senta una cosa, il Vanni, il postino, veniva insieme al Paccia… al signore che lei crede di avere identificato oggi in Pacciani o veniva da solo?
G.C.: A volte gli è venuto anche da solo.
P.M.: A volte veniva. A volte anche col…
G.C.: Si
P.M.: Venivano insieme, con questo signore. Lei sa, o ha visto il Vanni che in questi incontri, o ha saputo, nel caso l’ha solo saputo da chi, portava oggetti in gomma? Falli cose di questo genere? Giornali pornografici…
G.C.: Mah.. Giornali pornografici si. Saputo lì da Fabbrica, dove abitavo io, perché lui si intratteneva a volte lì. Quando portava la posta si metteva a sedere con la sua Lambretta o Vespa insomma quello che era, ora non ricordo, giornali ce gli aveva sempre, si.
P.M.: Lei ha detto, cioè non l’ha detto, ha detto che ci andavano diverse persone, per ora ci ha detto il Vanni, postino, ci ha detto questo signore con la Cinquecento bianca che lei crede oggi di riconoscere in Pacciani e poi ha detto, cioè, altre persone, ricorda qualcuno in particolare? Aldilà dei nomi? Qualcuno innanzitutto che ha visto poi con questi due, con il Faggi… Chiedo scusa, con il Vanni e col Pacciani?
G.C.: Mah che vuole ricordarseli tutti…
P.M.: Non i nomi signora, volevo vedere
G.C.: Ce ne andavano diverse persone, ogni tanto la cambiava tipo di persona, diciamo.
P.M.: Ecco ma lei ha visto in quella casa persone che poi ha visto insieme al Vanni e al postino?
Presidente: Al Vanni e?
P.M.: Vanni postino… al signor con la Cinquecento bianca… Insieme a loro.
G.C.: Mah…
P.M.: Che li ha visti altrove o insieme, che li ha riconosciuti come amici…
G.C.: No io fuori da lì no, non li ho rivisti…
P.M.: Lei, le è stata mostrata la foto di una persona, dalla Polizia, lei ha detto: si questa persona l’ho vista a volte in compagnia di questi signori e a volte in casa della Malatesta, indipendentemente dal nome, se la ricorda questa persona?
G.C.: Mah ora no.
Presidente: Si ricorda questa foto che le fu mostrata?
G.C.: Si ma così vagamente la ricordo.
P.M.: Ricorda vagamente la persona?
G.C.: Si
P.M.: Però nella foto
G.C.: Se la dovessi rivedere non… Non penso di conoscerla.
P.M.: Scusi lei nella foto riconobbe una persona…
G.C.: Mhm
Presidente: Ricorda vagamente la foto…
G.C.: La foto.
P.M.: Quindi se noi le rimostriamo la foto le riviene in mente?
G.C.: Beh può darsi
P.M.: Allora la domanda è questa: in sede di deposizione davanti alla Polizia giudiziaria le fu mostrata una foto e lei disse di aver riconosciuto questa persona come compagna di loro, lo ricorda questo?
G.C.: Si.
P.M.: E ricorda che questa persona l’aveva vista anche a San Casciano con il Vanni e con il Pacciani?
Avvocato Bevacqua: Faccia la domanda signor Pubblico Ministero.
P.M.: Ricorda se questa persona…
A.B.: Ricorda che cosa ha visto?! Scusi.
Presidente: Ricorda se questa persona…
P.M.: …l’ha vista con il Pacciani e con il Vanni a San Casciano?
Presidente: Con il Pacciani, con la persona
P.M.: No… Ora è col Pacciani, scusi, ora la domanda è con Pacciani… eh? Lo ricorda signora?
G.C.: Si.
P.M.: Ricorda di averli visti tutti e tre a San Casciano?
G.C.: Si.
P.M.: Quindi erano sicuramente a San Casciano Pacciani, Vanni/postino e questa persona che lei riconobbe nella foto?
G.C.: Si.
P.M.: Ricorda di aver mai visto il Malatesta con gli occhi neri? Picchiato…
G.C.: Si.
P.M.: Ricorda se nello stesso periodo, lo stesso giorno in cui lo vide picchiato la persona con la Cinquecento bianca era andata in casa?
G.C.:
P.M.: In quel periodo, in quei giorni…
G.C.: In quei giorni, proprio il giorno preciso…
P.M.: Esattamente no.
G.C.: Esattamente no.
P.M.: Relativamente a questa terza persona che la Polizia in quel verbale disse essere Faggi Giovanni, lei è sicura di quello che mi ha già detto o vuole rivedere la foto?
G.C.:
P.M.: Cioè è sicura di averli visti tutti e tre insieme?
G.C.: Si.
P.M.: Non ho altre domande per il momento grazie.

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