giovedì 28 maggio 2009

Udienza del 17 maggio 1999 - 03

Quella che segue è la trascrizione integrale dell'udienza del 17 maggio 1999, relativa al Processo d'appello per i delitti del "mostro di Firenze" davanti alla prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Firenze.

Segue dalla parte 02.
Relatore:Nel 1983, a Scandicci, non ho capito se questa Via di Giogoli sia stata a Scandicci o al Galluzzo, io dico la verità, non l'ho capito, perchè si legge sia Galluzzo che Scandicci...
Avv. Filastò: La via di Giogoli percorre due comuni, fra l'altro, quindi siamo a metà.
Relatore: In questa via di Giogoli dove vi era, vi era perchè ora, le fotografie che sono in atti, ora non vi è nulla, vi era una piazzola usata per i parcheggi ma normalmente frequentata, anche questa, da ragazzi che andavano a far l'amore, veniva rinvenuto un autofurgone Volkswagen, della Repubblica Federale tedesca, di colore bianco e verdolino, parcheggiato anche questo con la coda verso la strada ed il muso dall'altra parte. L'autofurgone ad un primo esame, presentava cinque fori di entrata di arma da fuoco, dei quali tre erano sulla fiancata sinistra, di cui uno sulla lamiera e due sui vetri e due sulla fiancata destra. Veniva trovato altresì lo sportello di accesso all'abitacolo, che non è nessuno dei due sportelli che danno accesso all'autista e al passeggero ma è uno sportello che sta dietro ancora, a metà dell'abitacolo, sul lato destro, aperto, e quello anteriore destro che immette nella cabina di guida, con il deflettore aperto. All'interno, sul pianale posteriore, venivano rinvenuti, tra indumenti insanguinati, i corpi di due giovani cittadini della Germania Federale, i cui nomi, anche qua, non riesco a leggere, questa volta davvero, nati entrambi nel 1959. All'interno del furgone, venivano rinvenuti due bossoli per cartuccia calibro 22 con la consueta lettera "H". Un altro bossolo veniva rinvenuto all'esterno, a un metro dalla ruota posteriore, è un pò noiosa questa descrizione ma io mi sto limitando all'essenziale, poi bisognerà passare al resto. La perizia accertava che i due giovani, erano morti fra le ore 11,00 del 9 e le ore 1,00 del 10 settembre, che la morte di entrambi, perchè colpiti da colpi della rivoltella che il Meyer, era stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco, a proiettile unico ed il suo amico da quattro colpi di arma da fuoco. Tutti i colpi erano stati esplosi, secondo i periti, in successione rapida e la ricostruzione, fatta appunto dai periti, la perizia sta nella filza 11, appariva verosimile che l'omicida avesse esploso i primi due colpi dalla parte destra del furgone, colpendo il signor Wilhelm Friedrich Meyer alla base dell'emitorace destro, per portarsi, poi, l'assassino o gli assassini, vedete voi, dall'altra parte, da quella sinistra, esplodendo ulteriori tre colpi attraverso la fiancata, dopodichè l'assassino o gli assassini si erano riportati alla fiancata destra, aveva aperto la porta, la porta centrale del quale parlavo prima e aveva finito coloro che ancora apparivano in vita. Anche in questo caso, la perizia balistica, rilevava che si tratta della solita pistola Beretta calibro 22, che aveva già ucciso, e qui ho scritto anche i nomi: Lo Bianco/Locci nel '68, Gentilcore/Pettini nel '74, Foggi/Di Nuccio nell'81 a Scandicci, Baldi/Cambi a Calenzano nell'81 e Migliorini/Mainardi che andiamo a vedere giacchè siamo nell'83, ora veniamo all'82. L'82 viene consumato il duplice delitto di Baccaiano, nel comune di Montespertoli. Infatti i carabinieri di Montespertoli, dopo la mezzanotte del 20 giugno, venivano avvertiti che sulla Via Nuova Virgilio era stata uccisa una donna mentre stava in auto con il fidanzato. Qui in filza 10 se ne parla. E' da precisare, per quel che sono riuscito a capire, che la via Nuova Virginio, è un rettilineo, uno dei tanti rettilinei delle strade statali italiane, in questo rettilineo si trova una delle tante piazzole di sosta che tutti vediamo quotidianamente. La caratteristica di questa piazzola di sosta pare ci potesse stare una sola macchina. Intervenivano i militari dell'arma dei carabinieri, un sostituto e risulta dalle relazioni e dal verbale del sopralluogo che è stato fatto dal sostituto che appunto questa strada come ve l'ho descritta, veniva rinvenuta una Fiat 127 (si trattava di una Seat 147, ndr) non già nella piazzola di sosta, ora ci arrivo, ma dall'altra parte della strada, con le ruote posteriori nella cunetta laterale e quindi in posizione leggermente in discesa. Immagino, la cunetta scenderà. La vettura presentava tutte le luci spente e i fari fracassati. La macchina presentava il finestrino, questa volta sinistro, completamente frantumato e all'interno, nella parte posteriore destra si trovava il cadavere della signorina Migliorini Antonella nata nel '62 che presentava ferite di arma da fuoco al capo. Sulla destra della stessa strada per chi proviene dalla direzione opporta, si trova una piazzola di sosta, quella che ho detto prima, dove venivano trovati 3 bossoli calibro 22 nonché frammenti di cristallo. Ulteriori 6 bossoli, calibro 22, pistola Beretta, vengono rinvenuti: 2 sul lato destro della carreggiata nei pressi della piazzola, 3 sul lato sinistro della strada nei pressi del 127 che sta un po' nella cunetta ed un sesto dentro la macchina tra i due sedili. Gli operanti, cioè i carabinieri, venivano a sapere che l'uomo non c'era perchè avendo dei giovani, che erano passati e visto che questo ragazzo non era morto ma in fin di vita avevano chiamato l'ambulanza, la Croce d'Oro per l'esattezza, lo avevano portato all'ospedale di Empoli dove però questo giovane cessava di vivere lo stesso giorno alle 8,00 del mattino. In un verbale del Pubblico Ministero, scrive, nel quale il Pubblico Ministero, chissà come gli è venuto in testa, che da un ufficiale di polizia giudiziaria cioè aveva previsto quel che avrebbe detto l'avvocato Filastò, questo Pubblico Ministero, incredibile, ma nel verbale scrive di aver saputo da ufficiale di polizia giudiziaria, da dichiarazioni assunte in loco che il fidanzato della Migliorini, Mainardi Paolo, era stato rinvenuto sul sedile anteriore di guida. Allora non c'era ancora l'avvocato Filastò in questo procedimento però in questo verbale c'è scritto letteralmente, l'ho ricopiato, quanto ora ho detto. Si è accertato che si è sparato con la solita pistola che aveva già ucciso tutte le altre persone. Gli investigatori facevano rilevare che questa volta però, contrariamente alla precedente, non vi era stato il taglio di parti anatomiche della ragazza...
Presidente: Scusi consigliere, vicino al microfono.
Relatore: Prego?
Presidente: Consigliere, vicino al microfono.
Relatore: Scusate, scusate.
Avv. Filastò: Scusi consigliere, visto che è stata fatta questa interruzione, visto che è stata fatta questa interruzione, ha parlato, non ho capito bene, ha parlato di un verbale di chi? Su questo fatto...
Relatore: Verbale di sopralluogo, si trova in filza 11 avvocato, eh?
Avv. Filastò: Si, si.
Relatore: Filza 10 del Pubblico Ministero.
Avv. Filastò: Verbale di sopralluogo? Si, si, lo conoscevo.
Relatore: Nel verbale, ho scritto nel mio appunto redatto dal Pubblico Ministero, non mi ricordo il nome, se me lo dice lei il nome me lo ricordo pure chi era...
Avv. Filastò: Dottoressa Silvia Della Monica.
Relatore: Dottoressa Silvia Della Monica, datoci un verbale in cui il Pubblico Ministero dato che da dichiarazioni assunte in loco il fidanzato della Migliorini...
Avv. Filastò: ...stava sul sedile anteriore.
Relatore: La cosa mi ha colpito perchè lei non l'aveva notato...
Avv. Filastò: Si, l'avevo notato, l'avevo visto, certo, so di questo verbale, che è un verbale di sopralluogo in cui la dottoressa Della Monica assume delle informazioni da parte di determinate persone.
Relatore: Non è che l'ho trovato strano.
Avv. Filastò: E si sa anche chi sono.
Relatore: Dunque, continuando, gli investigatori diranno che in questo caso non si erano verificati i tagli delle parti anatomiche della ragazza perchè evidentemente il ragazzo, il Mainardi, si era reso conto che stava per essere ucciso, aveva visto la sua ragazza probabilmente morta, allora aveva innestato, con mossa velocissima, la retromarcia per tentare una fuga perchè lui era parcheggiato con la 127. Come era parcheggiato' Con la coda verso la strada ed il muso verso l'interno.(...)
All'altezza del finestrino destro in questo caso, o sinistro anzi, si apriva nella vegetazione una sorta di viottolo, largo 2 metri, si dice che dava accesso, dev'essere questo l'altro campo con l'erba medica; dicono i verbalizzanti che il giovane resosi conto che gli stavano sparando aveva inserito la retromarcia era tornato indietro ma era finito nella cunetta impedendo così alla macchina di poter poi proseguire perchè le ruote giravano a vuoto. Così avviene. Viene rilevato nella 127, un foro di entrata, cagionato dal colpo di pistola, all'altezza del viso dell'autista, proprio in corrispondenza del posto di guida, si legge, i cristalli dei fari anteriori tutti e due rotti e anche le lampadine dei fari di posizione, mi pare. Il sedile di guida viene rinvenuto leggermente reclinato all'indietro e con la fodera letteralmente inzuppata di sangue. L'autista dell'ambulanza, Allegranti Lorenzo, del quale si parlerà più tardi, dichiarava che il corpo del Mainardi si trovava, quando lo vide lui, nel sedile posteriore della macchina e identica cosa diceva Gargalini Silvano, io comunque ce l'ho scritto e qua, poi le passeremo in rivista tutte quante. Anche in questo caso queste persone sono state uccise dalla stessa pistola. E siamo all'82.
Segue...

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