venerdì 1 maggio 2009

Pietro Pacciani - Lettera a La Nazione

Il 24 ottobre 1991, Pier Luigi Vigna inviò un avviso di garanzia a Pietro Pacciani, poichè sospettato d'essere l'autore dei sedici omicidi fino ad all'ora attribuiti al "mostro di Firenze". La notizia rimbalzò su tutti i principali quotidiani. Il primo novembre il quotidiano "La Nazione" pubblicò la replica che segue di Pietro Pacciani.
"Ma, cosa vi salta in testa che io sia la persona che fatto tanto del male, cioè, il mostro? Io sono una persona sana di mente e su tutti i punti di vista, dimostrandolo, su ogni lato, sono un padre di famiglia, e o sempre lavorato di continuo senza sosta per non fargli mancare niente." In merito al delitto del 1951, di Severino Bonini ed al rapporto sessuale con Miranda Bugli dopo l'omicidio scrisse: "lo disse lei, che non capì quello che gli dicevano, era una povera contadina, senza studio. Non capì cosa voleva dire congiunzione, credeva di abbracciarsi, con affetto e amicizia, ma come potevo, dopo quello che era successo, avere la voglia di fare quelle cose. Anche l'uomo più virile del mondo, credo, non lo farebbe. Si fu arrestati entrambi, nel 1964 fui scarcerato, non come avete scritto voi, nel giornale 1967, se fui arrestato nel 1951 + 13 anni si va nel 1964."
Nel post scriptum alcune precisazioni: "Faccio presente che quando il maniaco commise quel delitto dei francesi la domenica, io, e mia famiglia, mi trovavo a cena alla festa dell'Unità a Cerbaia, fino a tarda sera."(...) La sera del lunedì mi venne a casa i carabinieri a interrogarmi, mi chiesero dove mi trovavo la domenica sera. Dissi dov'ero a cena con la mia famiglia a Cerbaia alla festa dell'Unità. Mi dissero la puole dimostrare. E io gli dissi che mi bruciò l'interruttore di minima, e la mise in moto in corsa il mio meccanico. Interrogarono pure lui, e ci chiesero scusa e se ne andarono, e il lunedì fu impostato a Vicchio una lettera con frammenri al giudice che porta il timbro e l'ora non ricordo l'abbiamo letto qua nel carcere sui giornali. Dunque, cosa venite a insinuare nei miei confronti più chiaro di così, questo boia viene, di là, e io ero lì a Mercatale, e senza macchina, io in 22 anni che abito a S.Casciano sono stato a Vicchio 4 volte a trovare mia sorella, e mi ci anno portato gli amici che a uscire di Firenze non so la strada, sono di Mercatale. Gli o, citati in tutti i memoriali smentite tutte le calugne. Distinti saluti. Pacciani Pietro."

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